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Messaggi del 17/08/2008

Treniitalia(FFSS) chiede + sicurezza sui treni e viene licenziato

Post n°726 pubblicato il 17 Agosto 2008 da hesse8


Un macchinista chiede treni sicuri: licenziato Giuseppe Vespo

Dante
De Angelis, macchinista delle Fs e rappresentante per la sicurezza, è
stato licenziato da Trenitalia «per avere reso dichiarazioni contrarie
alla verità» su uno dei due Eurostar spezzatisi il 14 e 22 luglio in
fase di manovra a Milano. Due incidenti sui quali sta indagando la
Procura del capoluogo lombardo, che ha aperto un fascicolo contro
ignoti sull'ipotesi di disastro colposo. In quelle occasioni, come
rappresentante per la sicurezza, oltre a denunciare i fatti De Angelis
fece riferimento alle carenze di manutenzione e allo stato di usura dei
convogli, lanciando - a giudizio del gruppo Ferrovie - «un
ingiustificato allarme sulla sicurezza dei treni di Trenitalia».

Per
questo l'azienda ha fatto partire il 25 luglio il procedimento per il
licenziamento, che si è concluso il 13 agosto. Il macchinista però ne è
venuto a conoscenza solo a Ferragosto, quando dopo due giorni di riposo
trascorsi in villeggiatura si è ripresentato al deposito locomotive di
San Lorenzo, a Roma, dove lavora. E dove è stato accolto da un
funzionario dello scalo che gli ha comunicato la notizia. Tornato a
casa ha trovato la notifica dell'ufficiale giudiziario con su scritto
"Lettera di Licenziamento". «Non l'ho ancora letta - racconta - potrò
ritirarla solo domani, quando riapriranno gli uffici». Intanto pensa
già al ricorso in Tribunale, e ribadisce convinto: «Ho solo fatto il
mio dovere di delegato rappresentante per la sicurezza».

Non per
il gruppo Fs, secondo cui le dichiarazioni del macchinista romano
«hanno creato un grave danno all'azienda gettando discredito e
generando nella clientela una percezione negativa proprio nel periodo
feriale, quando il traffico passeggeri registra le punte più elevate
dell'intero anno. Le affermazioni infondate del De Angelis - continua
Fs - costituiscono una palese violazione dei suoi doveri di dipendente,
del corretto modo di svolgere gli specifici compiti attribuitigli sulla
sicurezza».

Il macchinista ha già incassato la solidarietà del
mondo politico, sindacale e ferroviario: il primo a farsi sentire è
stato il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro (pdl),
secondo cui «occorre fare chiarezza» sulla vicenda. Parla invece di una
«persecuzione» il responsabile Lavoro del Pdci, Dino Tibaldi. Mentre
Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil boccia il
licenziamento come «atto di autentico fascismo aziendale» e Franco
Barbato dell'Italia dei Valori chiede che Trenitalia «ritiri il
provvedimento». Medesimo auspicio per Ezio Gallori ex ferroviere,
medaglia d'oro Cgil nel ‘64 oggi curatore di "Ancora in marcia",
centenaria rivista dei ferrovieri che per prima ha segnalato il
licenziamento di De Angelis. Con lui, anche i l'Assemblea nazionale dei
Ferrovieri.

La storia di questo macchinista romano fa sempre lo
stesso giro: già nel 2006, infatti, venne licenziato da Trenitalia per
essersi rifiutato di condurre un Eurostar che utilizzava un particolare
sistema di sicurezza contestato da molti macchinisti. La vicenda si
concluse con il reintegro del dipendente delle Fs, anche a seguito di
numerosi scioperi e interventi del mondo politico. E nella sua
battaglia contro i giganti, il rappresentante per la sicurezza dei
macchinisti si è trovato anche fra quelli che si sono opposti
all'archiviazione della posizione dell'ad delle Ferrovie, Mauro
Moretti, rispetto alla strage di Crevalcore che nel 2005 costò la vita
a 17 persone. Tutto questo dopo la bufera sui licenziamenti degli otto
meccanici Fs di Genova, allontanati perché uno ha timbrato il
cartellino per i colleghi a fine lavoro. E mentre negli ultimi tre
giorni, a dirlo è il sindacato autonomo Fast, altri incidenti non gravi
avrebbero causato ancora disservizi e ritardi.
Anche Beppe Grillo se ne occupa e lo fa in maniera seria, voglio il rienserimento del macchinista clicca

 
 
 
 
 

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