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Messaggi del 14/10/2008

Scuola: proteste e occupazioni(il nuovo' 68)

Post n°764 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da hesse8

Università in rivolta contro i tagli del duo Tremonti-Gelmini Gianluca Galotta

università al sapienza, studenti

Cresce
la mobilitazione nelle università italiane contro il decreto 133/2008
che stabilisce pesanti tagli per il settore università e la possibilità
per gli atenei del Belpaese di trasformarsi in fondazioni private. La
Statale di Milano è stata occupata. Alcuni studenti stanno manifestando
di fronte al rettorato per chiedere che il senato accademico prenda una
posizione su un loro documento di critica alle legge 133. «Non vogliamo
interrompere il senato accademico ma solo che il rettore Decleva dica
forte e chiaro se vuole fare da parafulmine a Tremoni e Gelmini o se
sta dalla nostra parte» dicono gli studenti.

Alla Sapienza di
Roma proseguono cortei ed assemblee. Nella capitale il centro della
protesta è stata la facoltà di Lettere dove gli studenti hanno gridato
in coro «blocco subito» per chiedere la sospensione dell'attività
didattica. Il preside della facoltà, Guido Pescosolido, al momento non
sembra voler accogliere la richiesta degli studenti ma non chiude
categoricamente la porta. Pescosolido vuole aspettare la riunione di
martedì prossimo del senato accademico con all'ordine del giorno la
discussione sulla legge 133/2008. E non è escluso che dopo quella
riunione il preside conceda il blocco delle lezioni.

Pescosolido
non si è comunque tirato indietro ed ha criticato la riforma del
centrodestra, in particolare il blocco del turn-over del personale
docente che va in pensione, giudicato «un taglio duro e pesante, che
avviene in modo uniforme, prescindendo da misure di interpretazione
qualitativa». La conseguenza è che «alcuni settori
scientifico-disciplinari potrebbero restare senza personale» conclude
il preside.

L'onda della protesta sembra comunque destinata a
continuare. Per il 15 ottobre alla Sapienza sono previste due
assemblee: presso la facoltà di Sociologia, alle ore 12 in aula magna,
e presso la facoltà di Economia, nell'aula 8A alle ore 12.30. L'Unione
degli Studenti auspica che «queste iniziative siano il punto di
partenza per un'analisi attenta di questa legge da parte degli stessi
studenti, i quali possano dare vita una protesta che veda la
partecipazione di tutte le varie componenti delle università». Per i
promotori delle iniziative di protesta la legge 133, tra tagli, blocco
del turn-over e possibilità di trasformare gli atenei in fondazioni
private, sferra «l'attacco definitivo all'Università pubblica e alla
ricerca». E gli effetti si iniziano già a vedere: «vertiginoso aumento
delle tasse universitarie, anticipazione a gennaio delle sessioni di
laurea, didattica sempre più dequalificata e frammentata, totale
cancellazione del futuro dei ricercatori» continuano i promotori.

Una
protesta che vede in prima linea non solo gli studenti ma anche i
docenti. Basta ad esempio recarsi presso l'Istituto di Storia
contemporanea della Sapienza per leggere questo avviso: «Il prof
Bevilacqua rinvia a data da destinarsi l'inizio delle lezioni per
protesta contro la legge 133 che condurrà all'emarginazione
l'università pubblica».

Ma è in tutta Italia che si protesta
contro la riforma universitaria. All'Università Orientale di Napoli,
l'assemblea «Stop Gelmini» ha interrotto la seduta del senato
accademico per far conoscere all'organo accademico le rivendicazioni e
le proposte degli studenti: «Abbiamo consegnato a tutti i senatori una
lettera aperta in cui chiediamo di passare finalmente dalle parole ai
fatti, pronunciandosi ufficialmente e pubblicamente sulle nostre
richieste» dicono gli organizzatori. Invece per il 15 ottobre è
prevista presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
Federico II di Napoli un'assemblea.

A Pisa il
15 ottobre il Rettore ha convocato un'assemblea di ateneo, aperta a
tutti, per discutere gli effetti della legge 133 e pianificare le
conseguenti iniziative di mobilitazione mentre a Firenze, il 16,
lezioni in piazza. Infine a Bari proseguono le assemblee nelle diverse
facoltà: il 14 è stata la volta di Lettere e Filosofia mentre il 15
toccherà a Scienze Politiche (dove saranno anche sospese le lezioni) ed
Agraria.

 
 
 
 
 

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