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Messaggi del 29/10/2008

Nessun ripesamento sul decreto Gelmini 

Post n°775 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da hesse8

Se succede qualcosa la colpa è degli studenti "frottoloni" della sinistra, vai con lo sciopero.

Il Senato approva, in via definitiva, la conversione in legge del
decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 controri e tre
astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è
stato modificato dai senatori e ora è legge.

Intanto gli
studenti continuano a protestare e si sono fatti trovare al loro posto
a scandire gli slogan che hanno percorso le maggiori piazze della
Penisola dall'inizio della protesta. Si tratta di circa 1.500 ragazze e
ragazzi in larga parte delle scuole superiori. Con loro, in prima fila,
gli insegnanti dei Cobas con uno striscione che reca la scritta
«Gelmini Vattene» e «Il popolo della scuola pubblica» con il messaggio
«Non distruggete la scuola».

Ancora un giorno davanti al Senato per urlare che quel decreto non deve passare: l'ennesimo sit-in sotto palazzo Madama.

È
il giorno clou, a Roma dopo i temporali della notte anche la pioggia
sembra dare tregua e gli studenti si preparano a tornare in quel collo
di bottiglia tra Piazza Navona e Corso Rinascimento, chiusi dietro le
transenne e la polizia in assetto anti-sommossa.

Qualcuno
(una trentina) ha già preso posto dalle 9 dietro gli striscioni
lasciati lì da martedì: gridano e aspettano i rinforzi. Sostegni
bipartisan, come è ormai consuetudine contro il ministro Gelmini: «Per
le vie della capitale ci saranno singoli cortei di studenti provenienti
da diverse scuole e universitari sparsi, tutti diretti al Senato: i
primi saranno a palazzo Madama verso le 10.30, gli altri verso le 12»,
spiega Roberto Iovino (Uds) e anche Francesco Polacchi (Blocco
studentesco) dà appuntamento «alle 10 davanti al Senato».

Sul
da farsi entrambi concordano: «Dopo il voto vediamo, dipende dalla
giornata. Certo saremo migliaia». E comunque andrà «domani c'è lo
sciopero».

È stato in ogni caso annullato il corteo previsto
per il pomeriggio con partenza alle 14 da Piazza della Repubblica,
mentre in questo momento si sta muovendo un corteo non autorizzato di
studenti partito da Porta San Paolo e diretto a Trastevere che ora si
trova in via Marmorata.

Intanto, sul fronte universitario
nazionale ad Ancona l'Assemblea No 133, in cui il Gulliver-Udu Ancona è
promotore della protesta, continua la pacifica occupazione della
Facoltà di Ingegneria; a Brescia è previsto un sit-in con volantinaggio
in piazza San Faustino da parte del "Comitato universitaglia: 133 passi
indietro nessuno avanti"; a Cagliari nella Facoltà di Lettere a Piazza
del Carmine alle ore 10 ci sarà il laboratorio di approfondimento "Il
futuro dell'università italiana: istituzioni pubbliche o fondazioni
private?"; a Lecce assemblee studentesche nelle facoltà di Lettere e di
Economia; a Pavia lezioni in piazza (corso di Geometria 1 per
Matematica e Fisica e lezione divulgativa di Fisica); a Padova
fiaccolata di protesta contro la legge 133 organizzata e promossa
dall'associazione Studenti Per sfilerà per le vie della città; a
Macerata gli studenti, che hanno ieri occupato il rettorato
improvvisando un corteo nella città, oggi improvviseranno nuove forme di

Protesta;
ad Urbino assemblea d'ateneo alle 15; a Chieti-Pescara, infine, il
movimento studentesco ha organizzato un'assemblea a Pescara e delle
lezioni all'aperto a Chieti.

«Questo decreto è solo una parte
di una riforma molto più ampia». Così il senatore leghista Federico
Bricolo (Lega Nord) nella sua dichiarazione di voto oggi al Senato sul
dl Gelmini che riforma la scuola.«Non è soffiando sul fuoco della
protesta che si riforma la scuola - avverte Bricolo - sulla scuola la
sinistra ha sparso solo critiche e falsità, nessuna proposta
costruttiva. Su questo tema ci saremmo aspettati un'opposizione più
matura. Ma così non è e quindi andremo a fare questa riforma da soli.
Voi ieri avete protestato qui in Senato. Oggi vi diciamo che la
ricreazione è finita e oggi approveremo il decreto». E infatti, alla
faccia della democrazia.
P.S.
Le dichiarazioni di un senatore a vita Francesco Cossiga(clicca)........ che se ne vergogni


 
 
 
 
 

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