Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28  
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

Messaggi del 03/02/2009

Israele e i crimini di guerra

Post n°838 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da hesse8

Image

Uso
di bombe al fosforo in aree densamente popolate, questo è solo uno dei
crimini di guerra di cui potrebbe essere accusata Israele dalla Corte
penale internazionale dell’Aja. Il procuratore Luis Moreno-Ocampo sta
conducendo esami preliminari sulla base di “comunicazioni e denunce”
pervenutegli dal ministro della Giustizia palestinese Ali Kashan e da
altri 200 soggetti, persone fisiche ed organizzazioni non governative.



Accertamenti a cui potrebbe presto far seguito un’inchiesta che
metta sul tavolo degli imputati i vertici militari israeliani,
colpevoli di aver fatto ricorso durante l’offensiva nella Striscia di
Gaza ad armi non convenzionali, proibite dal diritto internazionale nei
pressi di luoghi dove si trovano civili.

Rimane però un fatto.
Secondo quanto previsto dal Trattato di Roma, la Corte Penale
internazionale può indagare e procedere su presunti crimini di guerra
soltanto se il Paese responsabile non ha la volontà o non è in grado di
farlo attraverso il proprio sistema giudiziario. A questo si aggiunge
il fatto che Israele non è tra i firmatari dello Statuto, che nel 1998
istituì la Cpi. Fonti ufficiose, riportate dall'autorevole quotidiano Haaretz,
parlano dell’apertura, poche settimane fa, di un’inchiesta militare per
accertare l’impiego di proiettili al fosforo bianco nei dintorni di
Beit Lahiya da parte di una brigata di paracuditisti riservisti.

Ma
a denunciare un utilizzo «chiaro ed innegabile» del fosforo bianco era
già stata nel corso dei 22 giorni di bombardamenti Amnesty
International, raccogliendo sul territorio «prove incontrovertibili»
che ne attestavano la presenza in aree residenziali densamente popolate
a Gaza City e nel nord. Sono stati trovati nelle strade e nei vicoli
ricoperti dalle macerie residui degli ordigni, oltre a resti di
proiettili e candelotti sparati dall’esercito israeliano. Ma la
testimonianza più evidente la si deve cercare nei visi e nei corpi
martoriati da ustioni di centinaia di uomini, donne e bambini. Vittime
inermi di bombe che piovevano dall’alto col dichiarato intento di
ferire e uccidere quante più persone possibili. Non solo i miliziani di
Hamas, badate bene, ma tutti i palestinesi, indiscriminatamente, perché
anche se Israele non lo può ammettere ufficialmente - non sarebbe politically correct - considera i civili alla stregua degli altri, colpevoli di essere collusi e sostenitori del gruppo islamista.

E
come se questo non bastasse, c'é dell'altro. Oltre a mutilazioni e
ustioni da fosforo bianco, il personale sanitario palestinese ed
internazionale continua a testimoniare la presenza di ferite non
compatibili e riconducibili agli effetti provocati dalle armi di guerra
normalmente utilizzate. Vaste bruciature, tessuti scarnificati e
mummificazione dei tessuti molli su centinaia di cadaveri potrebbero
confermare le ipotesi dell’uso di ordigni a microonde o al plasma.
Fonti non ufficiali ne confermerebbero l’impiego in Iraq, Libano e
forse anche in occasione della prima guerra del Golfo. Si tratta di
sistemi che sparano fasci di energia più o meno potente, strumenti made
in Usa ed originariamente realizzati a scopo di ordine pubblico in
funzione antisommossa e poi modificati per azioni di guerra.

Ancora
una volta il tentativo messo in piedi dagli organismi internazionali di
definire responsabilità ci appare non adeguato alla gravità dei fatti
accaduti. Un atto di perbenismo morale da parte dell'Occidente libero e
democratico, che strumentalmente confonde una que stione politica, come
quella palestinese, fatta di interessi e alleanze, sotto le vesti
pietose dei diritti civili e dell'emergenza umanitaria. Sarebbe invece
un atto di giustizia l'unico riconoscimento degno ed accettabile per il
popolo palestinese, uno Stato.

Susanna Bernabei

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963