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Messaggi del 26/05/2009

Eternit l' INPS si costituisce parte civile

Post n°921 pubblicato il 26 Maggio 2009 da hesse8

Eternit, l'Inps si costituisce parte civile, risarcimento per tre mld

Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier De Marchienne accusati di disastro colposo. Udienza aggiornata al 1° giugno

Image

Nella nuova sessione dell'udienza preliminare svoltasi ieri l'Inps ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo Eternit

Gli imputati sono il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne, i manager della multinazionale accusati di disastro colposo per la morte di circa 3000 persone e centinaia di malati a causa dell'esposizione all'amianto. L'Inps, secondo il legale Maurizio Greco, parla di un danno «legato all'erogazione anticipata delle prestazioni ai lavoratori, in relazione a un fatto illecito», la cifra richiesta sarebbe di 3 miliardi di euro.

Il processo era partito a Torino lo scorso 7 aprile. Un processo record con 2889 persone offese nel capo d'accusa; 500 richieste di costituzione di parte civile tra Enti pubblici, associazioni e persone fisiche; dall'Inail è stata fatta una richiesta di risarcimento per 246 milioni; al processo si sono presentati esponenti di associazioni da tutta Europa; un record anche l'Italia per l'utilizzo dell'amianto dagli anni '50 al 1992 anno in cui fu dichiarato materiale pericoloso e cancerogeno; le zone più colpite i comuni di Rubiera (Reggio Emilia), Casale Monferrato e Cavagnolo, dove stavano gli stabilimenti Eternit-Spa fino al 1986

. Ricordiamo che in Italia fino al 1992 sono state utilizzate più di 20 milioni di tonnellate di amianto nelle attività di coibentazione e della produzione di manufatti in cemento-amianto. E proprio per questo i ricercatori dell'Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro hanno evidenziato come l'Italia sia «uno dei paesi occidentali più colpiti dall'epidemia di malattie asbesto-correlate». La pericolosità della polvere d'amianto e dell'esposizione ad esso comincia ad essere nota fin dagli anni '70, ma non ne derivò una diminuzione del suo utilizzo.

Ha coordinato le indagini e sostenuto l'accusa il pubblico ministero Raffaele Guarriniello, punta di diamante per i processi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, affiancato dai pm Fanelli e Colace. E proprio Guariniello si era auspicato  «tempi brevi e la possibilità di un risarcimento per le vittime e i parenti oltre che l'accertamento delle responsabilità penali».
Ma chi sono le vittime dell'amianto? La malattia colpisce soprattutto i lavoratori dei settori dei cantieri navali, della riparazione e manutenzione dei rotabili ferroviari, dell'industria del cemento-amianto, ma il quadro è molto articolato e comprende numerosi casi di esposizione. Di amianto si continua a morire, addirittura il picco di moralità si verificherà tra il 2010 e il 2020.

Per Guariniello l'indagine inizia da lontano e va avanti a lungo: nel 1999 il pm ancora chiedeva alle Ferrovie di eliminare i vagoni in cui c'è amianto, dopo aver scoperto che molto di questo materiale anziché essere dismesso era stato solo “declassato”. Poi la polvere bianca stava sulla strade vicino agli stabilimenti, stava sui campetti dove giocavano i ragazzi, nelle scuole. Stava sulle tute degli operai che venivano lavate a casa dalle mogli, anche per loro c'è la polvere killer, c'è la morte, c'è il lavoro che uccide anche fuori dai cancelli dello stabilimento e non fu facile, in un primo momento, correlare la loro malattia con quei panni da lavare.

Per Ciro Argentino, candidato alle elezioni europee nella lista Pdci-Prc, ed in prima linea sulle questioni della sicurezza nei luoghi di lavoro, si tratta di «un processo di rilevanza strategica per tutti i casi di morti sul lavoro. Il fatto che Inail ed Inps, cioè istituzioni, enti, chiedano un risarcimento e si costituiscano parte civile è una circostanza senza precedenti. Ci auspichiamo - ed insieme alla Associazione delle vittime dell'amianto - ci stiamo battendo affinché non si modifichi il Testo Unico sulla sicurezza nella direzione di  garantire immunità ai padroni e ai manager».

In tribunale il prossimo appuntamento sarà con l'udienza aggiornata al 1 giugno.

Alessandra Valentini

 
 
 
 
 

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