Creato da lasaggiainfelice il 04/06/2007
...qualcuno mi aiuti a capire le cose del mondo...
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Post N° 44
Post n°44 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da lasaggiainfelice
L'atmosfera natalizia ormai comincia a penetrare in tutti gli animi... In tutti o quasi... C'è sempre il "cattivo" di turno... Vedo strade e balconi addobbati,luci soffuse degli alberi di natale dalle finestre delle case, gente con pacchi e pacchettini in mano e i bambini con il sorriso a 98 denti già stampato... Ecco ...la cosa più bella del Natale è vedere la gioia di un bambino mentre scarta il suo regalo sotto l'albero... Ogni Natale puntualmente ci raduniamo in almeno 4 famiglie, 3 delle quali hanno bambini dai 5 ai 9 anni...(immaginate la mia felicità quando il raduno è previsto a casa mia ) ...e credetemi...vivere la tensione e l'attesa della mezzanotte coi bambini per l'arrivo di Babbo Natale è un qualcosa di ...incredibile...stupendo...commovente... Sono così fortunati a credere in un qualcosa così fermamente...insomma invidiabilissimi...sarà che io nn ho mai creduto in nulla fino in fondo... E come di consueto ogni Natale ci si ritrova a fare il resoconto di tutto l'anno...e ditemi se non è vero...o alzi la mano chi nn ha mai pronunciato questa frase:"Un altro anno se ne và...e cos'ho concluso??Speriamo che il prossimo sia migliore"....Sbaglio?Sbaglio??? Ahhh ...a me il Natale m'infonde una così tale tristezza ...eppure lo adoro...certo nn come gli anni precedenti...vero è anche che ogni Natale che viene l'atmosfera è sempre più ridotta dentro me...Però...devo dire...il Natale è Natale...ed è la ricorrenza più bella di tutto l'anno...Sarà che le ferie si protraggono per una settimana o più,sarà che ricevi una miriade di regali senza alcun motivo reale... O forse è perchè si festeggia la nascita di Cristo??....si...si...credo sia per questo... Dolce Natale a tutti...ma per gli auguri ci sarà tempo... |
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
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