Creato da lasaggiainfelice il 04/06/2007

Paura di decidere...

...qualcuno mi aiuti a capire le cose del mondo...

« Messaggio #45

emozioni... »

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da lasaggiainfelice

HO IL CUORE CHE STà PER SCHIZZARMI DAL PETTO

Trackback: 0 - Scrivi Commento - Commenti: 7

Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lasaggiainfelice/trackback.php?msg=3782565

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:

Nessun trackback

Commenti al Post:

Post N° 46

maxsof1 il 18/12/07 alle 23:29 via WEB

Wow.

Rispondi

lasaggiainfelice il 19/12/07 alle 08:22 via WEB

Si max...proprio così...ieri il mio cuore è schizzato con mio enorme piacere dal mio petto....ma stamane è rientrato e si è composto.....e così continuerà ad essere...Un bacio...

Rispondi

tigre271 il 19/12/07 alle 14:58 via WEB

Bella Piccerella ogni tanto lasciati andare. Non frenare il cuore come delle volte faccio io. Kiss.

Rispondi

lasaggiainfelice il 19/12/07 alle 15:13 via WEB

Ci conosciamo?

Rispondi

maxsof1 il 20/12/07 alle 20:53 via WEB

Potremmo sempre conoscerci... :) Scusami, ma l'altra volta mi sono dimenticato di fare il cambio nick... Kiss.

Rispondi

bugiardoingenuo il 19/12/07 alle 11:11 via WEB

ah sti cuori..che scherzi che fanno.......certe volte sarebbe bello nn averne no?ma poi?nn apprezzeresti le cose belle che capitano...magari esistessero pillole di strafottenza..come dice mio padre..uno le prende e va avanti!

Rispondi

lasaggiainfelice il 19/12/07 alle 15:14 via WEB

Ti dirò...ho imparato a ingerirne di invisibili...col solo frutto della mia immaginazione...e avolte il risultato c'è...ma devi esser tu a ingerirne la dose giusta!;)

Rispondi

Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.

Nuovo commento

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.