lasoffitta
un polveroso ripostiglio di idee e parole affastellate« AI TUOI PIEDI | La viola » |
Quella notte (F.)
Vagando nella notte senza stelle
ho incrociato la tua rotta inquieta.
Il mio legno antico ha sussultato
Incagliato nelle secche dei tuoi occhi.
L’annuncio del giorno hai atteso, fremente:
un vento tiepido, venuto da Oriente
ti porta in dono canzoni e fragranze.
Odori di petali e di muschio,
segnalano già la tua presenza.
Una linea scura galleggia sopra il mare.
«Terra»! Ti guardo e grido: «Terra», amica mia.
Il tuo porto segreto mi accoglierà.
Esausto, crollerò sulla tua riva.
Come una conchiglia vuota
rotolerò nel gorgo delle tue correnti.
Finché non mi raccoglierai.
Mi accosterai al tuo orecchio.
E allora entrerà dentro di te
il canto dolente del mare,
il respiro lento della sua risacca,
il rombo potente delle sue tempeste.
Poi chiuderai gli occhi,
assorta...
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Inviato da: berthajorkins
il 12/05/2009 alle 13:22
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il 07/05/2009 alle 12:23
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il 19/02/2009 alle 16:52