gli indiani massacrati, gli indiani ingannati, rubati, deportati, usati, strappati e umiliati...si è tutto vero, ed è la vergogna e il sangue che continua fino ad oggi a parlare di loro e ad attaccare manifesti in nome della loro rivendicazione.
ma gli indiani, i nativi americani, i red skin non sono solo questo, sono uomini, sono donne, ragazzi bambini, che lavorano, che mangiano, che ridono che vivono, che hanno i loro usi e costumi, che hanno le loro cerimonie e i loro uomini e donne medicina, che come noi parlano, spettegolano, sognano, litigano si offendono, dicono parolacce e danno carezze, amano, si sposano, vanno a scuola, ridono, tradiscono, si aiutano, si telefonano e guardano la tv.
hanno rubato e tolto l'identita' alla loro terra, si è vero, ed ora è un popolo difficile combattuto tra antichi insegnamenti e la vita di tutti i giorni che non per tutti (come noi) è facile, ci sono molti di loro che hanno conosciuto alcool e droghe e ci sono molti che vivono come senza tetto e molti in lussuosi palazzi, c'è chi si è aperto uno store o un piccolo negozio o chi ancora coltiva l'orto o chi va al supermercato o chi non mangia tutti i giorni.
gli indiani li amo profondamente, davvero profondamente si, e non per quello che ha sconvolto la loro esistenza, ma per quello che semplicemente sono sempre stati e che oggi sono. non sono santi, sono UOMINI!
non rimango indifferente al loro massacro (massacro che avviene ancora oggi, ma che non viene dichiarato), ma mi insegnarono e io imparai che la vera dignita' non potra' mai essere venduta ne comprata ne rubata ne calpestata.
questo è per ogni colore di pelle e per ogni terra!
piumarossa70
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Ciao papā,
siamo andate io e la mamma qualche sera fa a cenare fuori, in un posto dove ha detto che la portavi qualche volta appena sposati. Si sai qual'č, lo stesso sulla via, quella quando ogni tanto ti venivo incontro quando uscivi dal lavoro. Ero una bimba.
Sai papā, osservavo il ristorante e immaginavo te e la mamma seduti vicino al camino, immaginavo mamma presa dalla sua buona educazione e tu che cercavi forse di fare il galante.
Poi sono uscita a fumare una sigaretta, si puzzano lo so, mi sembra di sentirti mentre ancora me lo dici, anzi ne accendo una nel frattempo sono a casa mia non ho mai fumato a casa tua, e ti dicevo sono uscita e guardavo quella via e guardavo insieme alla via poco piu' in la dove c'č il palazzo dove lavoravi.
E' cambiato quasi tutto papā, anche se lo sai, sono 2 anni e poco piu' che hai lasciato la mamma, č cambiato tutto, la zona č molto brutta adesso, con gente che fa paura. I negozi sono tutti chiusi a parte qualche bar, punto di ritrovo per gente che ha incollato il bicchiere pieno in mano. Tranne quel ristorantino.
Mamma mangiava ma pensava, cercavo di distrarla, di essere divertente e di instaurare un discorso diverso dal solito, ci sono riuscita poco. Ho mangiato, si bene, eppure papā ho mangiato anche l'amarezza di mamma.
Sai papā, č forse assurdo e quasi incredibile che io te lo dica, ma mancavi, si certo sicuramente saremmo finiti a litigare, ma mancavi.
Mamma č dimagrita, e sta ritornando molto carina, mi chiedo ancora oggi come due anime cosi' estremamente differenti possano essere state insieme per oltre 40 anni.
Io ti ho vissuto poco papā, a 18 anni me ne sono andata, si lo so non me lo hai mai perdonato, ma lo sai papā era impossibile la nostra convivenza, ma lo spirito libero me lo hai donato proprio tu, assurdo vero? Mamma con le sue regole rigide e il suo credo e tu con la tua durezza e i tuoi modi di fare e io...libera come un gabbiano, lo sai se non ci fosse stato il tempo della maggiore etā me ne sarei andata anche molto prima...ma mancavi.
No papā mio fratello non c'era a quella cena. Si sta bene ogni tanto, raramente lo sento, mi aveva detto che ti aveva sognato. Penso che sia la mamma che tuo figlio siano stati quelli che hanno sofferto di piu' il tuo volare via, sai lei mi ha detto che si sente sola, anzi no precisamente si sente senza una guida, mio fratello invece evita il discorso ancora oggi se appena si parla di te gli vengono gli occhi rossi e io...io be' lo sai sono sempre stata la "dura" di famiglia, l'aggressiva la ribelle, non posso certo smentirmi ti pare?...ma mancavi.
Papā passa nei sogni della mamma ogni tanto, magari falla sorridere, magari lasciale una buona parola, un abbraccio...l'hai fatto troppo poco quando eri in vita e ora libero come sei puoi farlo...e a tuo figlio ogni tanto indicagli la strada, si te l'ho detto sta bene, ma deve ancora comprendere la sua fragilitā e superarla, e a me per favore quando passi nei sogni evita di discutere!
Ciao papā...mi sembra di sentire l'eco della sua voce con un: "ciao pulce"...cosi' mi chiamava.
piumarossa70
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COME NACQUERO LE MONTAGNE ROCCIOSE
Un giorno il coyote incontrò la Volpe il cui manto splendeva di mille pietruzze. “Dove hai trovato quelle belle cose luccicanti?” chiese incuriosito all’amica. “Su quella rupe” rispose la volpe , indicandogli una grande rupe che si stagliava nitida all’orizzonte. “Ma per ottenerle dovrai pagare qualcosa”. Il Coyote, che aveva fama di furbo, andò alla rupe, prese le luccicanti perline, ma in cambio non diede nulla. Così fece per tre o quattro volte. “Bada che la rupe ti piglierà in trappola” lo ammonì la volpe; ma il coyote non le dette ascolto. Avvenne che una volta la rupe stanca di essere derubata, imprigionò il ladruncolo. “Aiutami!” gridò rivolto alla volpe. “Mi spiace” fu la risposta. “Non posso aiutare un disonesto”. Con la forza della disperazione il coyote riuscì a liberarsi dalla stretta, ma la rupe si mise ad inseguirlo; correva velocissima valicava corsi d’acqua e foreste. Proprio mentre stava per essere raggiunte il coyote sentì una voce: “Salta sopra di me e non temere”. Si guardò iontorno e vide un uccello. “Non dovrei aiutarti, ma la rupe correndo per inseguirti sta distruggendo tutti i raccolti”. Il coyote saltò sopra l’uccellino, ma la stessa cosa fece la rupe. Ma quest’ultimo gridò: “Bum!”. Immediatamente la rupe si frantumò in mille pezzi che si sparsero qua e là, formando quelle che oggi sono le Montagne Rocciose.
-leggenda pellerossa-
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Falco (21 Marzo - 19 Aprile) Passionalità, istintività, indipendenza, romanticismo, egocentrismo. Castoro (20 Aprile - 20 Maggio) Laboriosità, tenacia, creatività, gelosia. Cervo (21 Maggio - 20 Giugno) Simpatia, intuitività, intelligenza, socievolezza, nervosismo. Picchio (21 Giugno - 21 Luglio) Dolcezza, sensibilità, gentilezza, altruismo, a volte un po’ dispersivi. Salmone (22 Luglio - 21 Agosto) Entusiasmo, determinazione, coraggio, a volte hanno poca autostima. Orso Bruno (22 Agosto - 21 Settembre) Fedeltà, disponibilità, ricchezza interiore, insicurezza. Corvo (22 Settembre - 22 Ottobre) Socievolezza, diplomazia, allegria, indecisione. Serpente (23 Ottobre - 22 Novembre) Forza, curiosità, decisione, ostinazione. Gufo (23 Novembre - 21 Dicembre) Curiosità, indipendenza, onestà, integrità, a volte mancano un po’ di responsabilità. Oca (22 Dicembre - 19 Gennaio) Decisione, tenacia, ambizione, idealismo, serietà, a volte sono poco comunicativi. Lontra (20 Gennaio - 18 Febbraio) Positività, inventiva, creatività, individualismo. Lupo (19 Febbraio - 20 Marzo) Lealtà, romanticismo, tranquillità, permalosità.
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