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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Con la mente a Tortora e gli occhi su Contrada

Post n°677 pubblicato il 20 Maggio 2008 da vocedimegaride
 

servizio di Marina Salvadore
riprese e montaggio Mauro Caiano

LA CRONACA SENZA PELI SULLA LINGUA
di Marina Salvadore

Il miglior convegno sull’Ingiustizia, questo organizzato in Napoli a vent’anni dalla scomparsa di Enzo Tortora presso l’Unione Industriali e patrocinato anche dal locale Ordine degli Avvocati. Relatori d’eccezione illustri avvocati come Della Valle e Pisapia che abbiamo abbondantemente conosciuto in Tv ed altri altrettanto agguerriti anche se meno patinati. C’era, finalmente, una buona rappresentanza della Stampa,a prendere appunti nonostante il boicottaggio del blocco autostradale dalle 9,00 alle 13,00 decretato da quel bontempone dell’assessore comunale Nasti con la sua surreale Domenica Ecologica e le strade ancora lorde di tonnellate di monnezza sparse dal popolo in rivolta; situazioni da“cacio sui maccheroni” ad uso dei giacobini e degli “intellettuali” napoletani, fantasmi cattivi della Repubblica di Robespierre, in auge ancora e SOLO in questa colonia italiana. Ci spiace l’aver riscontrato, in questa manifestazione controcorrente, l’assenza di contraddittorio… un qualsivoglia accenno di talk-show a lavori finiti, tra il nobile consesso ed il pubblico lì giunto dopo le fatiche del suddetto Camel Trophey napoletano. E’ in queste rare, preziose occasioni che si dovrebbe favorire il confronto con la platea perché tutte le belle relazioni ed interventi non restino solo limitati al piacere dell’esercizio di lessico, dell’orazione fine a se stessa, come videoclips stampate in un nostalgico album dei ricordi, con il pericolo di scadere nelle muffe della retorica, in particolare per chi, da anni, in tema di Ingiustizia se la suona e se la canta, purtroppo, da solo. Peccato! Un’occasione mancata di “interAzione”, laddove la presenza dell’avvocato Lipera e di Salvo Giorgio, il primo ed unico giornalista a perorare testardamente da subito la causa giusta dell’ingiustiziato Bruno Contrada, è stata intesa più a corredo scenografico della kermesse piuttostochè quale testimonianza efficace dell’attualità del processo di totale involuzione della Giustizia; tema medesimo del convegno. Riflettori accesi sulla vicenda incresciosa - ma meno penosa, al confronto - vissuta da Sandra Lonardo (presidente dell’intollerabile e ormai quasi “abusivo” Consiglio Regionale) presente tra i relatori e dal coniuge, (l’ex Guardasigilli del precedente Governo, famoso per il controverso Indulto)… Comunque, l’importante - per la difesa Contrada e per noi sostenitori - è “esserci stati”, avervi fatto parte, anche se nel ruolo di attori non protagonisti… aver ricordato, grazie all’intervento di Salvo Giorgio, il caso Contrada… presenti in sala tutti i suoi stanchi, vecchi ed acciaccati fratelli e sorelle. Così, anche la consegna da parte di “Megaride” delle firme raccolte con la petizione per la piena riabilitazione del Prefetto Bruno Contrada e le decine di istanze d’asilo politico allo Stato Vaticano di cittadini italiani che si dissociano dalla sentenza di condanna a morte a fuoco lento in carcere, in esecuzione, è stata effettuata in maniera ufficiosa, lontano dagli occhi dei giornalisti e giornalai presenti; soprattutto lontano dagli occhi dei relatori, principi dell’evento, per il pudore che ci ha fatto desistere dall’approfittare della graziosa ospitalità in casa altrui per un evento peraltro organizzato per la presentazione de libro “Applausi e Sputi” sulla vicenda Tortora, pubblicato dal moderatore dell’incontro, Vittorio Pezzuto. Della giornata, tuttavia commovente anche se non propositiva, ci rimane impressa la coraggiosa testimonianza in video del presidente Cossiga, assente per motivi di salute… e la parola gentile di Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, che ha sottolineato come e quanto una parte politica sia quasi “collusa” con certa Magistratura mentre l’altra parte non ha il coraggio – per timore? – di avversarla francamente. Noi, invece, continuiamo a chiederci perché i radicali abbiano così debolmente sostenuto il caso Contrada, di gran lunga peggiore del caso Tortora. Abbiamo apprezzato con qualche riserva l’intervento dell’avvocato Pisapia sulla depenalizzazione dei reati minori e sul disegno di riforma del Codice Penale. Inspiegabile ci è parsa l’assenza – anche solo di un contributo in video – del senatore Lino Jannuzzi, vero leader di settore. Relativamente all’importanza della location partenopea, teatro della vicenda Tortora, peccato anche non aver invitato, da parte degli organizzatori, l’ingegner Pietrangelo Gregorio, pioniere della tv privata in Italia, Canale 21, indiscusso altro primato nazionale (nonché nave-scuola di “Megaride”). L’”ingegnere”, com’è affettuosamente appellato Gregorio da quando conduceva la seguitissima trasmissione “Filo Diretto”, era molto amico di Tortora: insieme battagliarono per la liberalizzazione della tv via cavo e via etere. Unitamente a Pannella, l’ingegner Gregorio dal pulpito della sua trasmissione dimostrò con i fatti che le accuse rivolte a Tortora erano completamente infondate. Non appena assolto, Enzo Tortora volle concedere un’esclusiva a “Filo Diretto”, nel corso della quale ringraziò il conduttore del programma per averlo sostenuto con vigore estremo, Marco Pannella e l’avvocato Antonio Coppola per la sua difesa. L’intervista, passata alla storia, fu ritrasmessa, poi, da tutte le reti RAI e Mediaset. Tortora, che serbava comunque Napoli nel cuore per motivi dinastici, in quell’intervista dichiarò: “…da Napoli sono partite le più infamanti ed assurde accuse sul mio conto ed avrei tutte le ragioni per odiare questa meravigliosa città, se da Napoli non avessi ricevuto una grande prova d’affetto da amici come Pietrangelo Gregorio, che ha sempre creduto nella mia innocenza e si è strenuamente battuto nel suo Filo Diretto, per proclamarla contro tutto e contro tutti e, sempre da Napoli, non fosse arrivato il mio completo riscatto, grazie all’avvocato Antonio Coppola, che con la sua appassionata difesa è riuscito a dimostrare la infondatezza delle assurde accuse ed a smascherare chi le aveva formulate con tanta incosciente malvagità..”

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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