La voce di Megaride

"Carneade... chi era costui?" - (due)

Quando il civile confronto fa PAURA!

Marina Salvadore su
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A onor del vero, ho trovato il "capolavoro editoriale" del dottor Guidotto, soporifero e inconcludente: un patchwork di inconsistente retorica, partigianeria quasi "familistica" e disinformazione, tessuto sulla trama dell'inconcludenza e dell'ambiguo esercizio lessicale, peraltro infarcito di inutile quanto pietoso sarcasmo... ch'è tutt'altra cosa, con rispetto all'ironia...  ed in assenza di autoironia, ch'è la virtù dei GRANDI! Questo sarcasmo non esplicativo di fatti, circostanze, nomi e luoghi... avulso dalla realtà cui fa riferimento coraggiosamente, invece - con dati precisi - Gioacchino Basile, è fine a se stesso: nulla leva e nulla aggiunge, di fatto, a quello che sarebbe stato, in un altro contesto vieppiù responsabile e maturo, un civile confronto, laddove il Paese tutto invoca luce di verità su tragici e misteriosi fatti che ne hanno sconvolto la geopolitica e la vita stessa del suo Popolo sovrano! Vuol dire che esistono tante verità di comodo, strumentali al "successo" popolare, carrierista ed economico di quei pochi privilegiati infilatisi nella new wawe arrogante, faziosa e furbesca di coloro che il grande Sciascia definiì "i professionisti dell'Antimafia" e che oggi, per metodo e strategie, sono gli "intellettualioti" tout de suite in concorrenza con i "corleonesi di ieri" (se ricordo bene, il capitano Ultimo li ha proprio definiti "i nuovi corleonesi, i rampanti remunerati dell'antimafia galoppante). Tornando a Guidotto, che parrebbe essere semplicemente un narcisista, per come ha illustrato in rete un comune curriculum vitae, sottolineando di eccellenza ed orpelli esperienze di lavoro comuni a numerosissimi docenti della scuola media superiore italiana, dalla prima riforma Fioroni ad oggi, ha scritto in risposta a Basile... che manco l'aveva interpellato (essendo in questa sede Basile un "intervistato" e non un interlocutore) quattro o cinque... o più pagine fitte di aria fritta e ritagli di giornali d'epoca; soprattutto inutile e fuori tema, il solito "fatterello" di Contrada che si racconta insieme ad altre leggende della tradizione popolare, ogni Natale, sotto "l'albero della libertà", accanto al camino con tante castagne sul fuoco, ai bambini dell'antimafia, nell'attesa dei doni di gesùbambino!!! FATTI! Vogliamo i FATTI, Guidotto! Ed i fatti sono che nonostante lo screanzato dileggio e l'assenza di tesi a supporto della strategia dell'inciucio, comodamente intrapresa e senza incorrere nel rischio di querela dagli offesi che non nomini, Gioacchino Basile - che i nomi, anche autorevoli, li ha fatti - fino ad ora non è stato raggiunto da denuncia alcuna... anzi, con i vostri potenti mezzi, provvedete perchè ciò avvenga: sarà l'occasione d'oro di Basile, attesa invano da anni, per poter infine essere AUDITO da qualche autorevole! Nel curriculum Guidotto accenna a due riconoscimenti pubblici, per la sua attività di bardo dell'antimafia: un encomio di - figuratevi! - Oscar Luigi Scalfaro ed una medaglia conferitagli da un'associazione culturale civica del Veneto; chi scrive, strimizita giornalista sull'affollata spiaggia di giornalai pennivendoli di regime, ha ottenuto comunque - pur andando controcorrente e lavorando "gratis", qualche riconoscimento in più e più importante alla sua attività, non supportata da sponsors politici e fuori di qualsiasi congrega... al di là di questo - e solo per giustificare la par condicio di questa replica all'illustrissimo Guidotto - la VERITA' dovrebbe essere prerogativa di ogni comune senziente, cittadino di questa Repubblica, e non privilegio dei soliti tromboni che si riciclano i calzini bucati nel Perlana! Quando Guidotto avrà qualcosa di concreto da esprimere, sarò lieta di confrontarmi con lui, come ho fatto con il mio antagonista Gioacchino Basile sul campo dell'Onestà Intellettuale: cosa che, come don Camillo e Peppone, dopo accesi ma eleganti scambi sfociati nella stima reciproca, ci ha indotti a stringere forte e sincera amicizia.