Benvenuti nel mio piccolo mondo
Post n°11 pubblicato il 05 Settembre 2009 da fata_nocino
... Non ha pareti è dipinta con i colori del bosco, con lanterne di stelle, rivestita da morbidi cuscini di fresco muschio. Profuma di fiori di cotone appena schiusi nell'alba del un nuovo giorno. E' palpitante di vita per i miei affetti più cari, un druido un pò distratto che si perde tra boschi di faggio ,tra antiche pozioni e nuovi incantesimi, un cavaliere magico figlio del domani che scalpita per percorrere la vita con l'innocenza tipica della giovinezza. Un divano di cuoio sul quale riposano le fusa di tre piccoli gatti. Una tartaruga che mi ricorda di non aver troppa fretta nel vivere la vita. Ci sono libri e fogli sparsi sul pavimento di legno, alcuni scritti con fiume d'inchiostro color del mare, altri bianchi come candida neve. Ci sono risate e brevi momenti di nostalgia che vengono spazzati via dalla brezza di un sorriso. Nella stanza del presente , c'è sempre una piccola candela accesa, una piccola luce fatta di speranza , affinchè il domani possa essere dipinto con i colori della pace, dell'armonia univerale per le creature tutte. ...
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Post n°10 pubblicato il 04 Settembre 2009 da fata_nocino
... In un angolo nascosto del mio cuore, si cela una piccola stanza. Osservo le sue pareti sbiadite dal tempo, vecchi fogli scritti d'inchiostro, pagine complete ,altre lasciate e metà in cui le parole si sciolgono tra lacrime ,ormai ,asciutte. Antiche bambole di porcellana sgualcite dal tempo mi osservano con candore infantile, ad esse rivolgo uno sguardo sognante. Vecchi monili ormai dismessi sono appesi come trofei ad un chiodo arruginito. Soffio sulla polvere che ricopre qualche libro facendone riaffiorire il titolo fiabbesco, sorrido di ricordi. Sfioro la tastiera di un pianoforte ormai scordato, le cui note mi accompagnarono in attimi di gioventù. Una lieve melodia si alza nella stanza. Il tremolio della luce di una candela proietta strane ombre sulle pareti, sembrano danzare ed io mi unisco a loro muovendomi in punta di piedi, quasi a non voler turbare quell'atmosfera evanescente. La musica lentamente svanisce nell'eco del tempo. Lentamente mi dirigo verso quella piccola porta. Senza voltarmi esco, chiudo a chiave quella piccola stanza dei ricordi che si cela nel mio cuore. Dedicato a due amiche. ... |
Post n°9 pubblicato il 03 Settembre 2009 da fata_nocino
... Seduto sulla sua argentea falce, lui ormai contemplava, nessuna più domanda , nessuna risposta più da attendere, finalmente era giunto a casa, quella casa causa di innumerevoli notti insonni, tutto intorno gli si spalancava il regno, il palco , il teatro…….. il sogno. Poco più gli importava di chi stava ad ascoltarlo, di chi poteva con difficoltà capirlo, gli applausi salivano in cielo e si perdevano tra le stelle, poco o nulla si curava dei suoi bagagli che aveva lasciato giù., era finalmente tutt’uno con se stesso, così, dopo tanto tempo. La notte gli spalancava le braccia, le stelle ubriache di applausi correvano ad ascoltarlo, volevano ascoltarlo, gli dicevano di continuare. Seduto sulla sua argentea falce , come sempre contemplava ancora, qualche domanda, qualche risposta da attendere, anche se era giunto a casa, intorno il regno, nuova scena , nuova recita, gli importava ora chi stava ad ascoltarlo, gli importava di chi poteva capirlo senza difficoltà alcuna, ripose i bagagli in luogo sicuro, al riparo…… creature di ogni sorta riempirono il palco, ognuno sulla sua stella, ad osservare quello strano personaggio che narrava la sua ode d’amore. ... Tratto da un commento di Druidum
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Post n°8 pubblicato il 03 Settembre 2009 da fata_nocino
... Aspettava..... Il volto pallido, il solito trucco di scena, una maschera o forse il suo vero volto... Ogni sera recitava, una tragedia, quella della vita, di molte vite, della sua vita... Gli applausi salivano al cielo.... La gente, finito lo spettacolo bisbigliava: " Che bravo, che interpretazione sublime". Ma nessuno capiva, ma nessuno davvero l'ascoltava. Calato il sipario,dopo l'ultimo inchino, tornava a sedersi su quella falce di luna, appesa, da sempre, nel cielo. E lì, guardando le stelle finalmente sognava. ll blu del cielo si trasformava nel palco. Come sipario la notte gli spalancava le braccia, le stelle accorrevano a milioni per ascoltarlo. Dal bosco fate, folletti, gnomi e ninfe timitamente uscivano ad osservare, quello strano personaggio che narrava alla luna la sua favola d'amore. ... Post pubblicato da Safira 8Giugno 2009 |
Post n°7 pubblicato il 02 Settembre 2009 da fata_nocino
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Druidum
No alla pedofilia
In punta di piedi
danzo sul palco del mio destino
aspettando il domani...
Inviato da: Jonathan161
il 01/02/2014 alle 16:31
Inviato da: pendrakon
il 21/04/2011 alle 15:27
Inviato da: pendrakon
il 20/01/2011 alle 12:47
Inviato da: WhiteRevenge
il 03/01/2011 alle 21:13
Inviato da: fatastrega2
il 03/01/2011 alle 08:49