Creato da lehah il 01/05/2012

Diario virtuale

di Pensieri Scarsi e Sparsi

 

 

Pensieri sparsi

Post n°18 pubblicato il 20 Giugno 2014 da lehah

E così fu che mi allontanai senza un ma, e ancor meno un perchè. Fu soltanto il desiderio spento di evitare di scrivere di atteggiamenti poco consoni con le novità che sanno regalare le esperienze, seppur datate, e ancor meno quelle nuove.

Il tempo pare sia capace di rallentare la sua solita presa, che induce spesso oltre la soglia del voler fare, e persino di ostentare ogni probabile idea.

Loro si sa [le idee]  si presentano immancabili a voler ricostruire o a demolire quanto esse generano. E si rimane sorpresi o a volte sospesi per  quanta capacità distruttiva o costruttiva siano capaci di ordire.

Non mi lamento anche se vorrei tanto poterlo fare, ma so bene che poco vale, poichè il risultato finale non raggiungerebbe mai la meta della soddisfazione, quella capace di liberare lo spirito dalle idee che poco si appropriano al momento.

La luce inonda i luoghi silenziosi rendendoli vivi, ma il mistero della notte sovrasta i pensieri morficati dai rimpianti.

Pertanto taccio, e mi congedo ancora una volta per riprendere di nuovo il tempo di questa giornata di sole.

 
 
 

Per parlare di sesso serve sfrontatezza

Post n°17 pubblicato il 12 Luglio 2012 da lehah

Parlare di come e del come volere essere amata da un uomo potrebbe essere peccaminoso e oltraggioso addirittura, se non fosse non condivisibile, giacché non lo ritengo un problema.

Ho vissuto la mia vita all'insegna della correttezza, della fedeltà, e di ogni norma e regola che ha caratterizzato la mia esistenza sempre, e comunque alla sua stregua.

Ora, non è che voglia cambiare all'improvviso, perché non potrei, e tanto meno ci riuscirei, ma voglio soltanto raccontarmi nella mia veste più intima senza pudori e senza ipocrisie, perché l'amore e il sesso sono gli elementi che ci rendono smisuratamente umani, e questo deve solo farci vivere ogni sua forma con la mente aperta senza remore, perché fare l'amore è appagante oltre che seducente, e non deve essere limitante.

Pertanto, chi non volesse sapere e nemmeno avere l'intenzione di immaginare di seduzione, di erotismo e passione ne faccia a meno, agli altri dico: mettetevi comodi, e ascoltate.

 

 

" Sentire danzare la tua bocca lungo l'asta del mio membro è quello che più desidero, come quello della mia lingua avida e bramosa della tua parte calda e profumata.
Ti farò gemere sottovoce.
Appoggerò la mia asta lunga e dura sull'incantevole potere che hai tra le gambe e affonderò.
Ti penetrerò  con ardore, e ti prenderò con passione e strapperò alla tua bocca schiusa grida di piacere infinito "

 

 

Il modo in cui me lo disse mi lasciò senza fiato. E non potevo immaginare che disponesse della facoltà di così tanta audacia.  Mi piacque molto e non esitai a non mettere alcun freno agli istinti che i miei sensi avevano già messo in subbuglio.

Le sue parole mi spinsero a immaginare la sua bocca, e ne sentii persino il tocco mentre ero immobile di fronte a lui che teneva stretta la mia vita attorno al suo braccio.
Mi sentii stringere ancora, e lasciai che mi guidasse in quel ballo improvvisato sotto l'impulso di una musica seducente che aveva il potere di avvicinarmi alle fantasie che si estendevano a dismisura nella mia mente.
Non ci volle molto tempo, perché le sue labbra lambirono il mio collo con lentezza e movenze sinuose. Baciò la mia bocca e lì persi quel poco di lucidità che mi era rimasta, e lasciai che lui si prendesse la mia aria e la mia voglia.

Chi non conosce tali sensazioni?

Quelle capaci di smuovere anche le più recondite percezioni, che sobbalzano e si materializzano lungo il corpo accrescendo il desiderio di volersi donare a chi sa volerti.

Non so cosa provi un uomo nel momento nel quale il suo desiderio di avere una donna si manifesta, non conosco nel dettaglio le sue impressioni, ma so bene il modo nel quale reagisce.
E’ naturale che l’istinto predomini e in alcuni casi si gradisce a pieno tutto quell’istinto così primordiale e così selvaggio.

Penso che la dolcezza non sia molto appropriata perché mina la passione capace di travolgere e attraversare. Diventa importante quando ogni senso è in cerca della quiete tra le braccia di chi ha amato con ardore.

Tuttavia, ho cognizione di cosa provo quando le carezze suadenti delle mani di un uomo seguono le linee del mio corpo, so cosa sento quando le sue labbra umide sfiorano e poi toccano la mia pelle, so, eccome se ho imparato quando la sua bocca riempie la mia, e quando colma e stuzzica ogni parte di me.

Non è necessario soffermarsi sulle minuzie, tanto sono certa che chiunque sia già conscio di tali sensazioni, sicuramente non somiglieranno alle mie, ma saranno diverse, e  se si è predisposti tutto è molto, ma molto più piacevole.

Non ho ancora parlato di fellatio e cunnilingus e vorrei farlo.

Non è mia intenzione dare lezioni, anche perché non ho mai creduto a tali pratiche, perché quello che conta è dirsi reciprocamente ciò che si desidera ricevere dall’altro, pertanto sappiate che seguire l’istinto e avere imparato ascoltare diventa una scuola della quale fare tesoro.

A me piace incantare e dilettare un uomo e uso le mie labbra per soffermarmi e poi la lingua per disegnarci in cima ghirigori con movenze lente e nello stesso tempo decise.
Mi piace essere guardata e guardare mentre sono dedita a tale pratica.
Mi piace moltissimo sapere che procuro piacere, che tra l’altro lo dilato nel tempo e poi lo accelero durante il momento nel quale avvolgere e suggere diventa entusiasmante.
La conseguenza è sensazionale.

Sono convinta che la fellatio sia una delle cose che ogni uomo sogna.
Il mio, o meglio entrambi, nel senso che di uomini ne ho amati due ed entrambi mi hanno sempre detto che si sono sentiti  dei Re.
Non è necessario dire quanto ne sia stata felice, perché darsi ad un uomo per renderlo felice è un desiderio da mettere in atto per ampliare il più possibile una unione.
Non è solo il sesso a essere fondamentale, e lo so bene, ma di che se ne dica è, e diventa molto decisivo far bene l’amore con entusiasmo.

Sono del parere che se ci si dedica a un uomo, si debba farlo con abnegazione e entusiasmo, perché se si è distratte, e mi rivolgo a voi mie care signore, l’operazione potrebbe non trovare alcun riscontro e il vostro compagno ne rimarrebbe deluso.
Attente, potrebbe preferire l’autoerotismo a voi.
Pertanto, sappiate dare senza lesinare, e soprattutto non siate schizzinose.

Dedico anima e corpo a chi è il mio Re.

Mi sento alquanto sfrontata, nonostante la mia libertaria maniera di espressione.

 
 
 

Pensieri di luna e di colori mai visti

Post n°16 pubblicato il 07 Luglio 2012 da lehah

Giornata alquanto ostica la mia.
Pensavo fosse amore, invece era un calesse, mi verrebbe da dire.
Già, perchè le mie intenzioni si soffermavano su altri lidi dove poter svagare la mente e liberarla da tutto quanto quello che non è capace di sorprendere.

E' sabato sera, sono a casa, e non sto neanche bene.
Febbriciattola che mi butta giù, e mal di gola insidioso.
Cosa si può desiderare di più?

Forse un pò di gioia.
O magari quelle  idee che sorvolano tra i pensieri, ma loro, quelle idee permangono e non è il caso di desiderarle perchè presenziano.


Mi piacciono tali pensieri, e anche parecchio, oltrepassano confini e travalicano sentieri, ma li tengo lì per non smuoverli troppo per evitare ogni improbabile gestualità che ne possa derivare, che li possa sbilanciare e far precipitare.
Le idee si sa sono solo idee, e spesso le associamo a gesti e fatti che ne descrivono le sembianze, ma sempre e comunuque gradevoli.
Stasera mi sento anche filosofa oltre che impaziente di voler spazzare via il pizzicore che prude la mia gola.

Vorrei poter essere altrove e vagare mete lontane per godere di occhi mai visti, di strette di mani mai conosciute, di respiri mai appresi, di parole da ascoltare.

Le sensazioni migrano.

Lo sguardo si sofferma incredulo su quella sfera arancione che ieri sera rimaneva appesa nel cielo. Una luna mai vista prima così bella, così irreale da sembrare un sogno.

E si sa, che i sogni potrebbero avverarsi, fosse anche solo per un momento.

 

 
 
 

Desideri di passioni interrotte

Post n°14 pubblicato il 22 Giugno 2012 da lehah

Sono tempi trascorsi oramai, quando andare in moto era consuetudine durante i giorni d'estate, e girovagare presso luoghi particolari, e trovarsi ad ammirare panorami che lasciavano senza fiato, quasi come uno di quei baci che ricevi quando c'è di mezzo la passione.

Forse sarebbe il caso di evitare di parlare di passione e baci, perchè riportare alla memoria tali pensieri crea inutili rievocazioni.

Preferivo i viaggi, se pur brevi, durante le sere, perchè la notte appare enigmatica e magica. Braccia avvolte su colui che sta alla guida, e avvertire forte la sensazione esaltante ed insieme elettrizzante che sa darti quel modo di affidarti completamente nelle mani della persona che ritieni tanto importante.

 

Su una moto due individui diventano una cosa soltanto, e quello che riescono a trasmettersi a vicenda, nonostante si debba assolutamente prestare tutte le attenzioni alla guida, è simile ad una sorta di simbiosi, mediante la quale avviene uno scambio di mute parole ma di intensi scambi emozionali. Inoltre, si riesce comunque a comunicare in modo più esplicito attraverso  gesti o il tocco particolare del corpo.

A me piaceva da impazzire in certi momenti.
Si rallentava volutamente, e sentire addosso  mani che mi stringevano, che mi sfioravano era una di quelle sensazioni che ho ancora sulla pelle adesso, è paragonabile ad un brivido che corre lungo il corpo capace di essere avvertito con una intensità maggiore, anche perchè le circostanze ne davano la possibilità.

La conseguenza somiglia ad una trasgressione, che procura evidentissime linee sottili, affilate e invadenti che percuotono i sensi senza mai lasciarli, ma che proseguono poi, ancora sino al momento nel quale si vogliono dissetare.

Mi rendo perfettamente conto che tiro in ballo spesso i sentimenti e ciò che ne deriva in questi ultimi tempi, e la motivazione mi appare misteriosa, se non addirittura incomprensibile.
Forse, è tutta quanta racchiusa nel desiderio interrotto di cui mi sono fatta carico per reinventarmi la vita, o chissà, per evitarla questa volta.

 
 
 

Donne complicate o uomini semplici

Post n°13 pubblicato il 20 Giugno 2012 da lehah

 

 

Non è sempre chiaro sapere quello che effettivamente si desidera, perchè alcune volte tutto è talmente confuso, che si farebbe prima a rinunciarvi che a perderci tempo per poi non ricavarne neanche un ragno dal buco.
Che io sia un tantinello complicata  si evince da quello che scrivo, d'altro canto qualcuno direbbe che le donne tutte sono complicate.
E quì soggiunge un pensiero singolare da parte di una persona con la quale da tanti anni è in atto una diatriba su alcune vedute riguardati i comportamenti delle donne.
Ce ne sarebbero da dire, e so che a chiunque salti in mente qualche aneddoto o un ricordo nel quale è dovuto incappare, suo malgrado.

Costui afferma al contrario di miliardi di uomini che le donne non hanno nulla di complicato, e che bontà sua, sono facili da capire perchè in realtà sono semplicissime simili ad una addizione: 1+1=2, in pratica ci paragona a dei numeri.

Ora, non è che è assolutamente necessario controbattere questa teoria alquanto improvvisata, ma credo che tutto sommato non è che costui abbia tutti i torti, perchè in fondo noi donne le creiamo le complicazioni proprio perchè le amiamo e non perchè siamo complicate.
Ci piace da matti vedere il rosso dove è soltanto rosa pallido, o preferire  un film sentimentale e commuoverci invece di implicare il cervello con uno di quei film, che tanto piacciono agli uomini del genere "spara spara"

Noi siamo fatte così come siamo, purtroppo gli uomini non ci vedono affatto, vuoi perchè si impegnano poco e vuoi perchè ci giudicano a priori  complicate senza tanti ma e tanti se.
In realtà  noi siamo dirette e spontanee, e non da meno coraggiose.
Riusciamo a fare tre cose insieme, sopportiamo la soglia del dolore senza lamentarci, siamo forti e affrontiamo la quotidianità con grinta e sacrificio quando serve.
Siamo solo concrete, e se gli uomini non ci capiscono è un problema loro e non è colpa nostra se ci giudicano complicate, perchè la nostra tenacia e determinazione forse in fondo, in fondo  un tantinello fa si che si sentano spiazzati questi benedetti uomini, e tra l'altro loro sono solo diversi da noi, e noi vorremmo essere rispettate e ascoltate, invece di essere giudicate.

Ma non sarà che gli uomini sono troppo semplici, e per questo fanno leggermente fatica a comprenderci?

Se loro sapessero cosa riesce a fare una donna solo in quel lasso di tempo che della sera quando decide di andare a letto sino al momento nel quale tenta di arrivarci quanto lavoro ha da fare ancora, sottolineando  la tipica frase, che gli uomini odiano, e cioè che "è stanca"

E' bene chiarire quanto segue:

una donna cosiddetta stanca prima che vada a dormire prepara i vestiti per i figli, il marito e per sè per il giorno seguente, controlla i biscotti e guarda se  c'è il latte per la colazione del giorno dopo, accudisce il cane e pulisce la lettiera del gatto. Riempie le loro ciotole d'acqua fresca. Poi si ferma a guardare i bambini e controlla se hanno finito di fare i compiti, ripone i loro libri sulla scivania e poi entra in bagno. 
Si lava i denti e fa una doccia, si spalma  la crema nutriente sul viso e quella idradante sul corpo. Raccoglie i calzini e le mutande usate del marito che ha lasciato sul pavimento,  e stende il bucato. Finalmente va a letto.
Un uomo, al contrario di una donna si alza dal divano dove ha trascorsso l'intera serata, va in bagno, fa pipì e pensa già al mattino seguente lamentandosi che deve lavarsi e radersi prima di andare al lavoro, e va a letto con questo pensiero in testa e si addormenta, e m
agari russa pure.

Complicate noi?

Però, ammettiamolo pure che ci compensiamo alla grande, suvvia!

 
 
 

Idee tra le idee

Post n°12 pubblicato il 18 Giugno 2012 da lehah

 Ci sono delle volte nelle quali la percezione delle cose risulta alquanto improbabile, nel senso che tutto quello che avverto mediante le sensazioni istintive è fuori da qualunque aspettativa.

Credo che scendere a compromessi sia una di quelle forme che da sempre ho trascurato volutamente,  semplicemente perchè credevo che le conseguenze minassero l'onestà intellettuale, e la  morale, compromettendo persino l'equilibrio interiore, che spesso tende all'instabilità già di suo.

Si cresce accompagnati da quei valori che ti insegnano, e ai quali affidi il tuo modo di vivere, tralasciando quelli che ritieni non in linea con i tuoi principi. Fin quì è tutto naturale, se non fosse per il sopraggiunto cambiamento di percorso che la vita riserva, in maniera del tutto inaspettata, sorprendendoti con le sue inziative mai richieste.

Giungono apparentemente inermi, ma poi si modificano ed il loro scopo è di mirare diritto e colpire. La meta in questo caso riguarda il cuore, povero cuore mi verrebbe da dire, ma evito perchè potrebbe intristirsi, ed è risaputo che un cuore malinconico non fa bene a nessuno, e ancor meno a se stessi.

Non capisco perchè mi dilungo, eppure non dovrei temere alcunchè, perchè in realtà è a al mio diario che parlo al quale affido i miei pensieri, e non dovrei certo farmi intimorire da una pagina inerme che ha il solo compito di accogliere le mie parole. Ma stranamente mi sento un'idiota, e nel frattempo mi attardo a confessare i miei pensieri,  non riesco a confessarli in quella maniera spontanea che giunge da dentro, e che catapulti fuori con semplicità.

Temo che dicendole queste cose io possa cadere nella trappola che tanto respingo.
Quella delle parole colme di miele con il retrogusto al fiele che mi soggiungono da colui che afferma di non poter vivere la sua vita lontano dalla mia. Se lo dico a lui, al mio cuore sarebbe pronto a mollare ogni cosa e andare da lui e rimanergli accanto in qualunque caso, ma se parla la ragione le cose cambiano.
Tengo a freno la voglia che ho di lui, di lasciarmi andare e ignorare le ritrosie tenute al guinzaglio e alle quali sono oramai abituata persino  a gestire.
Dicono che l'amore riesca a fare e a cambiare il mondo, e forse è così, ma nel mio caso ha cambiato soltanto in peggio.

Non basta l'amore per continuare a condividere pezzi di vita insieme, serve altro capace di rassicurare, perchè si giunge prima o poi in quella condizione nella quale ogni cosa diventa indispensabile, e se ne avverte il bisogno impellente, e non c'è niente altro che possa appagare come lo sguardo  pregno d'amore di un uomo che ti ama.

Io non esigo, non pongo nessuno di fronte a delle scelte, non condiziono, non pretendo, ma non transigo, e pecco di presunzione, e medito sulle mie scelte perchè ho imparato che io conto, soprattutto per me stessa e gli altri debbono imparare a rispettare le mie scelte.

Questa è la sera delle amarezze, e sono stanca di sopportare, voglio che le cose cambino, e devo impegnarmi per dimenticare tutto quanto causa una tale amarezza.
Non ho idea di come fare, e questo mi rammarica ulteriormente.

 
 
 

La possibilità e il suo contrario

Post n°11 pubblicato il 16 Giugno 2012 da lehah

Possono apparire audaci, o semplicemente intraprendenti, ma rimangono sempre, e comunque, le ispirazioni più grandi dalle quali attingere quando ci si indirizza volutamente nella direzione di certi lidi.
 
Sembra un parafrasare tipicamente fugace, quasi transitorio, che omette la sostanza vera per lasciarla custodita nella sua dimora.
Non sempre si è disponibili a voler guardare, ma non è questo che importa, perchè in fondo il senso del mancato interesse, che alla fine dei conti diventa insubordinato contiene inevitabilmente fonti di contraddizioni, che d'altro canto appartengono al mondo delle emozioni.

Esse vivono, ma si celano intimorite dando spazio alle improbabili reclusioni fatte di dinieghi a prescindere.
La cosa appare triste, se non fosse per quella audacia che rimpiazza i timori per dare posto alla voce della coscienza ed è proprio quest'ultima la protagonista del palcoscenico, la primadonna che indirizza e impone i suoi dettami.

Accondiscendere diventa inevitabile.
In fondo che male c'è?

Si tratta soltanto di evasioni dalle forme armoniose e dalle tinte aeree, capaci di intraprendere eterei voli mai sperimentati, con la prerogativa di rimanere circoscritti all'interno di un mondo delimitato, quasi confinato, ma ancora tutto da scoprire.

 
 
 

A che pro è così maledettamente indispensabile fare i conti con le delusioni

Post n°10 pubblicato il 07 Giugno 2012 da lehah

Rincorrere le emozioni e lasciarsi trascinare lungo una direzione della quale se ne avvertono i contorni che diventano ostili è da pazzi.

Certe cose della vita si condividono volentieri, e ci si sente persino bene a renderne partecipi e farne un uso comune anche con gli altri, ma alcune volte non si può, perchè si tratta di condizioni che riguardano te e soltanto te. In genere fanno parte dei sentimenti quelli che nascono da dentro come il saper comprendere, come essere in linea con le idee dell'altro, come saper trovare l'intesa su ogni cosa, e come si è attratti oltre che a sentire qualcosa di forte che ti travolge.

Dicono che questo sia  l'amore.


A dirla tutta non ne sarei così sicura, ma a quanto pare devo pur ricredermi di tanto in tanto e fare in modo che ci creda anche io. E non lo dico perchè voglio essere accondiscendente a tutti i costi, ma semplicemente perchè devo esserlo e basta.

Sto vivendo un momento particolare che somiglia a quello sopra descritto, ma c'è qualcosa che  tende a trascianarmi lontana da colui che dice di amarmi. Stranamente lui ne ama due di donne ed io non ci credo, non posso credere che sia possibile, non si può amare due volte nello stesso tempo.
O ne ami una o l'altra e non c'è ragione che possa essere diverso, perchè se provi dei sentimenti forti per una persona non hai la testa per amarne un'altra.
Credo che sia contro natura, ma lui dice che mi sbaglio. Come al solito sono io quella che non capisce e che tra le altre cose deve sentirsi persino inadeguata per il fatto di non capirlo.

E' assurdo, e non posso continuare a vivere situazioni ambigue. Io non lo sapevo che lui frequentasse una donna prima che mi conoscesse. Non sapevo del suo disagio e al fatto che continui a rimanerci con costei, nonostante sia ormai diventato un rapporto sterile e unilaterale.

E' lui che è venuto a cercarmi, che mi ha corteggiata, che ha messo alle strette le mie emozioni, che mi ha travolta con il suo modo persistente di condurre i giochi.

Credo di essermi lasciata andare in maniera inopportuna, nel senso che non condivido assolutamente di far parte di trii, e malgrado il forte disagio emotivo a cui devo far fronte debbo prendere l'unica decisione che deve essere presa: lasciarlo.

L'ho fatto, ma lui è caparbio. Mi chiede tempo per poter lasciare l'altra. Ma io non so cosa farmene dele sue parole dette con l'unico scopo di volermi condizionare. Non ci casco e non voglio vederlo. Voglio solo dimenticarlo. Quanto mi sbagliavo nel pensare che gli uomini adulti hanno insito in loro la capacità di saper affrontare le cose della vita, anche quelle più disagevoli e dolorose. Non sempre è così. E' evidente che mi ha profondamente delusa e questo saprà tenermi a dovuta distanza da quel uomo che credevo perfetto, accidenti a me.

 
 
 

Una donna non sempre è " ideale "

Post n°9 pubblicato il 31 Maggio 2012 da lehah

Gli uomini hanno delle prerogative tutte loro a cui affidano giudizi e conclusioni quando si tratta di donne.
Naturalmente, non è detto che sia così per chiunque, soprattutto per coloro che hanno raggiunto una certa maturità gli atteggiamenti assunti cambiano di gran di lunga rispetto a coloro che hanno breve esperienza di contatti umani.

A me è capitato di essere attratta da uomini molto più vecchi di me, non bellissimi ma decisamente affascinanti.
Sono le menti brillanti ad attrarre e non i muscoli addominali, perchè come è noto, il corpo prima o poi cede al tempo che passa, e se la mente non ha acquisito sapienza, e non intendo soltanto quella culturale, rimane ben poco da apprezzare.

Rimangono comunque differenze nel modo di pensare e di vivere la vita, anche perchè quella sostanziale sta nel fatto che un uomo relativamente giovane non si prefigge di conquistare una donna come farebbe un uomo maturo. Il giovane pensa che andando dritto al sodo riesca nell'impresa, e magari ci riesce pure, ma spesso la relazione rimane ad un livello insoddisfacente proprio per la scarsa considerazione che lui  pone ai bisogni di lei.
Al contrario, un uomo maturo corteggia una donna e lo sa fare con i suoi modi galanti e di attenzioni garbate e mai precipitose, e molto raramente delude.

Tuttavia, non è una regola, ci sono casi in cui le cose si ribaltano del tutto, come in quello personalissimo di una mia cara amica. Lei vive una storia con un uomo più vecchio di vent'anni. Lei è cinquantenne e lui nonostante il suo fascino, l'intelligenza si è scoperto un uomo che il più delle volte si comporta da ragazzino viziato e permaloso con quel bisogno insito di chi pensa che la donna con la quale vive una storia d'amore possa considerarsi alla stregua di una mamma.

Noi donne abbiamo si il senso materno ed è risaputo, ma non è che ci entusiasmi usarne molto spesso parte nei confronti dell'uomo che amiamo, perchè da lui ci aspettiamo ben altro.

Credo, che se imparassimo a vivere all'interno di un rapporto accettando in toto le peculiarità buone o non buone dell'altro/a, riusciremmo a ricambiare senza remore e con dedizione tutto quanto quello slancio e trasporto che chiamano amore, vivendo a pieno ogni momento.

 

 
 
 

A volte, non serve aggiungere il titolo

Post n°8 pubblicato il 30 Maggio 2012 da lehah

Ieri ho vissuto una giornata alquanto strana.
Direi difficile da sopportare, mi sentivo inadeguata, e persino malinconica.
Si narra in giro che sia fondamentale, tutto sommato, provare tali sensazioni, perché aiutano a temprarsi e a ricarsi.

Sembra una di quelle frasi fatte dalle quali ci si dovrebbe tenere alla larga, perchè sentirsele dire certe cose non fa altro che affossarti invece di risollevarti.

Ho imparato a restarmene da sola quando le cose non le sento andare lungo la direzione che vorrei evitare, e mi chiudo in me stessa cercando di ritrovarmi.
Forse si tratta di una questione di pudori mai superati, o la incapacità di aprirsi che mette a repentaglio la mia improbabile idea.

Scrivere potrebbe essere di aiuto, ma scriverle le proprie sensazioni mette a rischio la propria anima perché spogliarla non è che sia esattamente una grande idea.
D’altro canto, a pensarci bene,  queste pagine dovrebbero servire proprio a questo, a raccontarsi e a liberarsi anche delle proprie amarezze quando se ne ha voglia, quando se ne avverte il bisogno.

Serve molto coraggio, e forse ne troverò una parte, dovrò solo aspettare che tutto passi, affinchè possa sentirmi di nuovo me stessa.

 
 
 

Le lettere d'amore

Post n°7 pubblicato il 28 Maggio 2012 da lehah

Di tanto in tanto la leggo, a volte l’ascolto ed è sempre una grande emozione, come fosse una riscoperta continua capace di sorprendere e persino struggere.

Scoprirsi solo .. con la consapevolezza di aspettare la fine come unica e ultima risorsa di una vita insieme al rimpianto di aver rinunciato all’amore di una donna, colei che avrebbe potuto riempiere il suo letto e la sua vita ..


Si tratta de  “Le lettere d’amore “  di Fernado Pessoa di cui Roberto Vecchioni ne riprende la poesia.

 

 

" Le lettere d'amore "  di Pessoa


Fernando Pessoa chiuse gli occhiali
e si addormentò
e quelli che scrivevano per lui
lo lasciarono solo
finalmente solo...
così la pioggia obliqua di Lisbona
lo abbandonò
e finalmente la finì
di fingere fogli
di fare male ai fogli...

e la finì di mascherarsi
dietro tanti nomi,
dimenticando Ophelia
per cercare un senso che non c'è
e alla fine chiederle "scusa
se ho lasciato le tue mani,
ma io dovevo solo scrivere, scrivere
e scrivere di me..."
e le lettere d'amore,
le lettere d'amore
fanno solo ridere:
le lettere d'amore
non sarebbero d'amore
se non facessero ridere;
anch'io scrivevo un tempo
lettere d'amore,
anch'io facevo ridere:
le lettere d'amore
quando c'è l'amore,
per forza fanno ridere.

E costruì un delirante universo
senza amore,
dove tutte le cose
hanno stanchezza di esistere
e spalancato dolore.

Ma gli sfuggì che il senso delle stelle
non è quello di un uomo,
e si rivide nella pena
di quel brillare inutile,
di quel brillare lontano...

e capì tardi che dentro
quel negozio di tabaccheria
c'era più vita di quanta ce ne fosse
in tutta la sua poesia;
e che invece di continuare a tormentarsi
con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna,
rispondere a uno sguardo...

e scrivere d'amore,
e scrivere d'amore,
anche se si fa ridere;
anche quando la guardi,
anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere;
e non aver paura,
non aver mai paura
di essere ridicoli:
solo chi non ha scritto mai
lettere d'amore
fa veramente ridere.

Le lettere d'amore,
le lettere d'amore,
di un amore invisibile;
le lettere d'amore
che avevo cominciato
magari senza accorgermi;
le lettere d'amore
che avevo immaginato,
ma mi facevan ridere
magari fossi in tempo
per potertele scrivere...

 


 
 
 

Radicale ostentazione dettata da un’imponente sopraffazione traboccante

Post n°6 pubblicato il 07 Maggio 2012 da lehah

Si riporta che la violenza maschile sia in grado di uccidere più del cancro, per diventare una pratica sempre più esponenziale e pericolosamente dilagante, munendo al gravissimo problema incapacità di soluzione e lasciandolo accartocciato nel drappo della reticenza tollerante.

La storia e i fatti ci rammentano quotidianamente i modi e le tattiche usate con l’unico scopo di seviziare e asservire le donne a una supremazia maschile generata sin dalla notte dei tempi, e che attraversa ogni cultura e che stenta a diminuire.

Non entrano in gioco il livello sociale e culturale di appartenenza su una consuetudine violenta che ambisce all’unico scopo della distruzione psicologia, fisica, istituzionale e simbolica della donna.

Vi è un sistematico disorientamento maschile a renderli deboli. Depauperati del loro potere di autorità, che personifica l’appartenenza alla loro di “ specie “   si arma dell’espediente della violenza come strumento  per assoggettare le donne, dettato dalla  paura incontrollabile di poterne perdere il dominio.

L’ego maschile se decade non ammette disfatte e basta un diniego e spesso degenera nella direzione dell’irrefrenabile impulso di fare male a una donna che considera sua per sempre, temendone l’abbandono. La paura di perdere il totale controllo sulla propria donna, che afferma di amare, di un sentimento che è disprezzo lo induce persino a commettere il più aberrante dei reati: uccidere.

Non si giustificano comportamenti malvagi, non sono accettabili, sono da deprecare. Serve un’adesione di consapevolezza collettiva contro ogni forma di abuso perpetrato si danni delle donne.

 

[Pur tuttavia, non mi presto a condividere i modi e le pene che la giustizia è incapace di infliggere a individui che non si pregiano la facoltà di essere definiti uomini. Nei loro confronti riserverei un trattamento tutto personalizzato nel quale l’essere immondo è sistemato lungo il confine di un muro, privato dei suoi abiti, con i polsi legati dietro la schiena per essere poi impalato e lasciato morire]

Trovate il mio pensiero di giustizia troppo radicale?

Liberi di pensarlo.

Peraltro, non dimentichiamoci delle vittime per favore, che vivono nel silenzio delle loro clandestinità sottomesse ai loro carnefici, i quali si mostrano al mondo indossando l’abito del perbenismo, ma che nelle mura domestiche si spogliano del loro costume che contiene tutto il sapore della crudele violenza.  

 
 
 

Il corso di un palpito spoglio

Post n°5 pubblicato il 07 Maggio 2012 da lehah

Non ho idea che si palesi come cosa comune, quella di avvertire il rumore dei propri pensieri.
Detto così, di sicuro può provocare un certo sconcerto, che si manifesta con la tipica espressione del volto, che ne è l’esternatore per eccellenza.

E’ singolare: si sollevano le sopracciglia, l’occhio allargato fissa il soggetto o l’oggetto che ha provocato lo scalpore appena suscitato, la bocca si schiude, non certamente per protrarsi verso un’altra, ma per dare maggiore merito al proprio stupore e infine, la fronte si corruga.
Naturalmente, le espressioni variano secondo il genere di persona, ma il senso rimane invariato.

I miei chiassosi pensieri usano un modo alquanto particolare di manifestarsi. Fanno irruzione per corrompere la malinconia, che intrepida si lascia osteggiare dai ricordi vissuti e viventi con il miraggio insondabile del loro intreccio, portando con sé l’intenzione di contrastare, e di approvare.

Tra i pensieri ribelli, e tristi derive vi è una traiettoria ordinata che percorre nella mente senza imbrogli, il più delle volte desolanti, con il compito di non distogliere dalle convenzioni, che spesso appaiono inconciliabili tra le prospettive, spesso ipocrite.
I suoni procurati dei magri intrecci riescono a placare l’impeto istintivo, con la funzione di fare da scudo in un tempo che indirizza un ricordo in un lontano esilio.

“ I ricordi riflessi nello specchio dei ricordi “  

assottigliano le miserie intellettive, e ubriacarsi di sogni porta allo scontro con le precarie verità.

E diventa follia illusoria consegnare al passato la gioia o l’infelicità del presente, perché ne immiseriscono la vita nei suoi eventi tipicamente teatrali, a volte mirabili, dove sono messi in scena potenziale emotivo, generalmente ordinario, che fanno  parte della cosiddetta normalità.

Diviene una convenzione ragionevole consegnarsi alla vita, e poterla vivere è seducente, perché in essa arde e si accende il pensiero e pulsa il sentimento.
Chiasso, frastuono e rumore rinvigorisce i pensieri andati tra il tempo e lo spazio di un attimo, e se da ciò si carpisce  il sentore della follia incluso in sé, è segno che si è vivi.

Ad ogni modo, qualunque percorso seguono i pensieri, in qualunque  caso attribuire loro una trama che custodisce una verità, assume una forma che si accosta agli eccessi.

“ Vivi l’istante senza temere il tempo “

è ciò che mi sovviene da dire.

 
 
 

Il significato di un abbraccio

Post n°4 pubblicato il 03 Maggio 2012 da lehah

E' un desiderio cresciuto al di là delle consuetudini, celando in serbo un sentimento clandestino fatto di timori per la paura di sbagliare.

Ma i desideri,  per loro natura non conoscono dettami imposti, e le emozioni mai provate prima risultano  disarmanti come per magia.

E quelle sensazioni ritrovate come per caso,  improvvise e meravigliose, colpevoli di farti sentire libera da tutto e tutti, ti rendono quasi irrangiungibile.

Nel silenzioso momento aver respirato, avvertito e provato mille sensazioni a crearne una sola, unica e isolata, forte ed emozionante capace di valicare ogni confine è giunta dritta al cuore.

Prima di quel momento migliaia di parole pronunciate, scritte avevano oltrepassato ogni frontiera ed avevo ascoltato voci che ne descrivevano le sembianze, ma mai avrei potuto immaginare che nessuna parola, e tanto meno un sogno avrebbero potuto spiegare la percezione di un abbraccio.

Ero stretta in una morsa che genera prepotenti emozioni. Ero dentro a quell’abbraccio e ne ho sentito la forza ed il suo potere insieme ad un’infinita tenerezza che ho respirato, avvertito, e provato tra infinite sensazioni.

Mi sentivo trascinare dolcemente ed avvertivo la mia fragilità ricomporsi, e trasformarsi dentro il suo mondo diventato nel tempo quasi sconosciuto.

Come per incanto era svanito ogni fragore, e la mia rabbia prepotente, che si è trattenuta per molto tempo senza mai abbandondonarmi.

Ora, esistono soltanto le mie lacrime a far rumore tra la felicità inaspettata generata dall’abbraccio di un padre ritrovato.

 

 

 
 
 

Il principio base che del tuo uomo non devi raccontarne le fattezze

Post n°3 pubblicato il 03 Maggio 2012 da lehah
 

Non sono mai stata attratta dagli uomini di bassa statura, ma conoscere Nicola è stata una di quelle eccezioni che confermano le regole, ma che con il senno di poi so che  non avrei dovuto dare seguito, e comportami nella maniera nella quale usavo fare in occasioni del genere: scappare.

Nicola è un uomo particolare e per niente bello, ma in lui risiede il fascino capace di entusiasmare e di attrarre nella sua direzione con una spontaneità sconcertante.
Mi è piaciuto subito. Pelle olivastra, capelli neri, spalle larghe.  E’ servito davvero poco per capire che ero attratta da lui.  Ne ebbi maggiore conferma quando strinse la mia mano tenendola tra le sue, e  continuando a guardarmi negli occhi sfoderando un seducente sorriso.

E’ stato un momento a dir poco pazzesco fuori da norme e regole alle quali ero abituata. Nicola è espansivo e avvincente, E’ una di quel genere di persone che è destinata a piacerti a prescindere per rimanerti nel profondo, diventando una pietra miliare del sentimento da custodire nel tempo.
La nostra fu una storia importante, di quelle che vivi con armonia e passione. Quest’ultima è stata particolarmente intensa.
Il ricordo non ne cancella i contorni, piuttosto non smettono di esistere ed avverto ancora adesso i suoi baci lunghi e appassionati. La frenesia inebriante della sua bocca sulla mia, sulla mia pelle capaci di stordirmi tra sensazioni incalzanti prodotte dai nostri corpi in un desiderio sempre acceso, tutte emozioni rimaste nel ricordo.  
L'amore lo si faceva molto di frequente.
Era sempre bellissimo.
Nicola sapeva amarmi.
Sapeva insidiarsi lungo il mio corpo. Riusciva a provocare  i miei sensi con la consapevolezza di sapermi appagare.  Le sue capacità amatorie riconducevano sopra ogni confine probabilmente immaginabile.
Nicola è un uomo molto altruista. Molto passionale.
Un uomo come Nicola lo si tiene per sè, e per sempre con sè.
Non lo si abbandona.

Noi donne abbiamo l'abitudine insita in noi che dimora nel nostro DNA di voler raccontare qualunque cosa che ci riguardi alle nostre cosiddette amiche. E' una bella e sana abitudine fin quando tutto va bene. Le amiche ti consigliano, ti dicono cosa è meglio fare, o meglio non fare. A volte, capita che ti chiedono un pò troppo, ma tu non ci fai caso, e pensi che ti fanno alcune domande solo per sapere quello che ti riguarda senza secondi fini. E tu immancabilmente racconti loro tutto, persino il grado e le capacità amatorie del tuo lui, e lo fai spontaneamente senza riserve.

Ora, giusto per mettere i puntini sulle i, è bene che sappiate che certe robe non vanno mai raccontate, soprattutto quelle inerenti la vostra  sfera sessuale.
Non dite che lui è un campione nella pratica del cunnilingus, non fate sapere che riesce a farvi provare orgasmi multipli, che è un autentico fenomeno a letto.

Per carità, non dite queste cose, fatene tesoro e tenetelo per voi, e custoditelo come si fa con i segreti più intimi.
Non fidatevi delle amiche troppo impiccione e curiosone,  perchè prima o poi riusciranno a fregarvi, facendosi portare a letto dal vostro uomo, proprio da quel fantasmagorigo uomo del tipo come  Nicola.

So che colpevolizzare l'amica o colei che ritenevi tale non è una soluzione capace di mettere fine alla insensatezza del gesto, perchè il vero colpevole è lui, Nicola.
Non puoi venirmi a raccontare che lei ti ha costretto a fare sesso, che ti ha invitato, che ti ha messo le mani sulla patta dei pantaloni o quant'altro. Sappiamo benissimo che non ti ha puntato una pistola alla tempia per farsi scopare da te. Sei stato tu il debole e bastardo, che hai fatto una scelta, quella di fare sesso con lei, che è la mia amica,  e che avresti dovuto tenere al suo posto,  nonostante ti fosse saltata sulla patta.

Un uomo come Nicola pensavo che non avrei  mai voluto lasciare, ma l'ho fatto,  perchè di fatto Nicola è un bastardo traditore. La mia amica, oggi ex, ha dovuto cambiare aria ed uscire dalla mia vita.
Non avrei mai immaginato di essere stata tradita, tanto meno due volte.
Le vere amiche non si scopano il tuo uomo, proprio come principio fondamentale stabilito tacitamente a priori. Non si fanno scopare dal tuo uomo spinte da improvvisa cupidigia, piuttosto se la fanno passare, misurando la cosa con razionalità, perché le amiche non si pugnalano alle spalle per un uomo che non è loro.

Gli uomini vanno e vengono nella vita di ogni donna, ma le amiche,  quelle autentiche rimangono per sempre, al contrario di quelle predisposte geneticamente ai facili approci.

 
 
 

Ricordi

Post n°2 pubblicato il 02 Maggio 2012 da lehah

Muoversi attraverso un silenzio provvisorio tra fogli di carta curati con amore, custodi di segreti conservati nell’anima dimenticati in un cassetto, ormai quasi in disuso,  si riaffacciano inaspettati ai miei occhi.
La luce tenua inibisce le parole scritte, ma le emozioni scuotono e ravvivano i ricordi.
I pensieri prendono vita per dare forma ai sogni segreti rinchiusi per troppo tempo.
Volano via come foglie guidate dal vento, strappati alla memoria in modo frettoloso senza conoscerne la meta.
E’ il destino che appartiene ai sogni segregati quello di fuggire,  coccolati a lungo nel tempo ormai vissuto. La necessità che hanno di insinuarsi nei miei pensieri non comprende ragioni, perché diventa prepotente,  indossando l’abito del competente disposto a scuoterti con veemenza pur di dar loro luce e preservarli nella memoria.
Non c’è molto di cui stupirsi, le questioni che riguardano l’anima si affrontano perché appartengono aslla categira delle diatribe terrene, e paradossalmente il nostro rifiuto a non affrontare le cose ci mette nella condizione di imputato sperando nell’indulgenza della sentenza.

 
 
 

Sono lehah

Post n°1 pubblicato il 01 Maggio 2012 da lehah

Se siete capitati qui è consolante, anche se riconosco che si tratta di casualità unita alla curiosità di voler sbirciare il blog della nuova arrivata. E’ comprensibile e siete benvenuti tra queste,  che diventeranno per me una sorta di rifugio dal quale potermi  estraniare dalla frenetica quotidianità. 

Con le parole si creano situazioni  fatte di momenti,  che a volte possono apparire reali, ma che possiedono la capcità di  non esserlo, e ciò nonostante diventano causa di  emozioni  derivanti  da fantasiose parole scritte.

Le cose che ho da dire sono parecchie,   per via dei miei pensieri scarsi e sparsi potrebbero risultare inconsistenti., ma è un rischio da condividere dato che  sarete ben preposti alla lettura, nonostante tutto.

Vivo la vita intensamente, per evitare di perdermi qualcosa, e soprattutto per assaporarla sino in fondo.

So sognare, ma con moderazione, preferisco rimanere stabilmente  bilanciata, almeno ci provo,  onde evitare sobbalzi e cadute che potrebbero  srotolare il mio già equilibrio instabile.

La mia vita sentimentale è attualmente inesistente,  per via di una  scivolata del mio uomo, ora ex uomo.

Sono istintiva e passionale, mi piacciono gli uomini  per istinto e  fondamento,  e per quello che rappresentano  [ spero sia chiaro il concetto]  e so relazionarmici,  se il caso lo permette.
Con le donne instauro solide amicizie, ma con poche di loro, le altre spesso mostrano evidenti segni di insulsaggine e disponibillità ad aprire le gambe per sfruttare gli uomini capaci di poter essere il loro passaporto  per la carriera,  sperando che nessuno si accorga della loro incapacità professionale.
Ho fiducia,  che quanto prima la competenza sia considerata l’unica carta vincente per potersi fare strada nella vita,  e che le gambe siano utilizzate soltanto per camminarci onestamente in questa vita.

Considerazioni utopistiche.

E poi mi soggiunge una considerazione dovuta ad una riflessione: all’improvviso, in maniera del tutto inaspettsta avverto forte e chiara la netta sensazione che sto annoiandovi, e da ciò deduco che  è mia ferma intenzione non dilungarmi ancora ed esco di scena.
Spero di lasciarvi con la consapevolezza [illusoria da parte mia]   che io possa piacervi, o sperarlo, magari in un prossimo futuro, ma che non sia troppo lontano però.

 
 
 

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