In una folle notte di marzo l'imprevedibile di fronte all'amico microfono, consapevole che la mia voce possa servire ad abbandonare l'idea di un tormento che si evolve nel ragionamento non adatto.
Quello che percepisco non è comprensibile, forse nemmeno da me.
I miei occhi si chiudono, il suono si propaga nella sala, la mia concentrazione è a livelli altissimi.
Non confondo i miei respiri dai miei battiti, vengono perfettamente separati per la circostanza instabile e confusa in cui mi ritrovo.
Il mio pensiero è soltanto Lei.
Sempre Lei, costantemente Lei.
E scende una fottuta lacrima che mi catapulta in una realtà non più parallela.
Non ne sono capace.
Io sono il mio destino.
E se destino deve essere, così sia...
Si spengono gli amplificatori degli strumenti e il mio microfono ora tace...
Torno a chiudere il tutto nella mia mente e, in una folle notte di marzo, salito in auto per rientrare a casa la radio passa la "canzone di oggi"...
Sono solo stasera senza di Te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
vienimi a prendere
mi vien da piangere,
mi riconosci ho le scarpe piene di sassi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di Te...
Inviato da: chela04
il 09/11/2016 alle 07:35
Inviato da: cindy943
il 24/09/2015 alle 11:16
Inviato da: chela04
il 25/06/2012 alle 14:39
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:43
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:41