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Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Post n°105 pubblicato il 11 Aprile 2010 da vecchioleone1
In questo piovoso noioso pomeriggio che c'è di meglio che seguire le tracce di amici bulgari e farmi un volo letteralmente pindarico attraversando i monti della Grecia e Macedonia per planare in Bulgaria?
E mi imbatto in questa "Prituri se planitata", canzone folk tradizionale, in una versione modernizzata di Stefka Sabotinova..
Non finiranno mai di meravigliarmi le meravigliose voci e tonalità bulgare!
Ed ecco lo strano e originale incontro tra le culture.... dai monti macedoni e bulgari alla pianura padana, grazie a Elio e le Storie Tese, che riprendono in questo video una canzone popolare della tradizione bulgara: "Pippero"
Per finire andiamo alle origini bulgaro/macedoni della prima canzone, in versione tradizionale solo cantata
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Post n°104 pubblicato il 10 Aprile 2010 da vecchioleone1
Ten Years After! ero un loro fan, ho rischiato di restare spiaccicato contro un cancello per entrare a vederli e ascoltarli in un loro concerto a Milano! Alvin Lee, il chitarrista, era bravo e velocissimo...me lo sono andato a sentire a distanza di anni , ben più vecchi ambedue, ma lui ancora bravissimo. E poi c'era il bassista Leo Lyons, potevano non essere i favoriti di un Old Lyon come me?
Qui in Bad Scene, filmato bruttino, ma per dare un'idea di com'erano. La canzone era diventata anche lo stacco musicale di "Per voi giovani", trasmissione radio condotta da Renzo Arbore (si parla di 40 anni fa...
Ten Years After! dieci anni dopo... dopo che? Pare abbiano scelto il nome in onore del loro mito Elvis Presley, dieci anni dopo il 1956, anno del boom di Elvis. e adesso...40 years later, ancora ad ascoltare la loro musica trascinante. Famosi soprattutto per la loro apparizione a Woodstock, con la lunghissima e coinvolgente "Goin' Home", hanno comunque un repertorio tra il rock, blues e jazz notevolissimo. qui in "Woke up this morning", con il solito assolo straordinario di chitarra di Alvin Lee
Questo è solo un assaggio...consiglio davvero di andarveli a sentire in altre canzoni, che meritano!
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Post n°102 pubblicato il 03 Aprile 2010 da vecchioleone1
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Post n°101 pubblicato il 31 Marzo 2010 da vecchioleone1
Per dormire bene un'amica mi suggerisce questa "Hakuna Matata", dalla colonna sonora del film "Il re leone" E mi da lo spunto per ritornare sulle commistioni (queste abbastanza recenti) tra musica occidentale e africana Qui è Elton John che si inventa questa musichetta, su storia ambientata in Africa, ma come musica più vicina alla Giamaica
Un grande protagonista dell'incontro tra Africa e Occidente è stato negli anni '80 Paul Simon, col sul album Graceland, da cui è tratta questa " Diamonds on the Soles of Her Shoes". Qesto video è di un concerto nello Zimbabwe nel 1987, con la partecipazione di grandi artisti africani a fargli da illustre contorno.
Finiamo in super bellezza con un duetto di Paul Simon e Miriam Makeba in " Under African skies" a siglare definitivamente l'incontro Africa-Occidente
E a questo punto, buona serata e buonanotte!
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Post n°100 pubblicato il 28 Marzo 2010 da vecchioleone1
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Post n°98 pubblicato il 17 Marzo 2010 da vecchioleone1
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Post n°97 pubblicato il 17 Marzo 2010 da vecchioleone1
mmmm... volevo sentirmi un bel concerto di musica classica dell'orchestra filarmonica da camera della Cekia e guarda un po' in che mi imbatto!!! la soprano portoghese Liza Veiga che canta A Whiter Shade of Pale!!! Quanti l'hanno cantata... ecco Sara Brightman e Annie Lennox Belle voci....Ma il sound originale dei Procol Harum.... e si ritorna alla classica!!! Come già detto in altro post, i Procol Harum si sono ispirati a una corale di Bach, la cantata BWV 140, che vi consiglio e che mi vado a ascoltare
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Post n°96 pubblicato il 10 Marzo 2010 da vecchioleone1
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Post n°95 pubblicato il 07 Marzo 2010 da vecchioleone1
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Post n°94 pubblicato il 07 Marzo 2010 da vecchioleone1
Abbassate la cresta che oggi si vola basso.... I Platters, famoso gruppo degli anni '50, avevano tra i loro cantanti un basso fortissimo..eccolo esibirsi in " Lazy River "...
Pensavo fosse basso, ma sentite questa...
Un coro russo coi bassi profondi Vladimir Pasuikov e Victor Wichniakov, una ottava più sotto del basso americano Paul Robeson Incredibile!!! |
Post n°93 pubblicato il 04 Marzo 2010 da vecchioleone1
Riprendo il tema Mexico iniziato con un post uscito in contemporanea sul blog di Semprepazza
E chi non conosce questa canzone???? Composta nel 19° secolo è una delle canzoni simbolo del Messico. El Jarabe Tapatio, la danza della zona di Guadalajara, chiamata dai Nordamericani Hat dance, perchè si danzava attorno al sombrero
I mariachi sono gruppi musicali tipici del Messico.. Non hanno un vero e proprio genere musicale poiché i gruppi di mariachi suonano musica di diversi stili. Il genere potrebbe chiamarsi "tradizionale messicano" o "regionale messicano". Il mariachi rappresenta una delle icone della cultura messicana . Il gruppo di mariachi solitamente è formato da 7/12 elementi (ma non esiste un limite) e comprende almeno due violini, due trombe, una chitarra spagnola, una vihuela e un guitarrón. In certi casi si aggiunge il flauto e l'arpa. Solo al di fuori del Messico è presente anche la fisarmonica.
Uno dei cantanti che si è rifatto alla musica tradizionale messicana, rivista in chiave moderna è stato l'Hispano-Americano Ritchie Valens. Morì a soli 17 anni in un incidente aereo. Sulla sua breve vita di cantante è stato anche girato un film intitolato "La Bamba" La bamba è un motivo tradizionale della zona di Veracruz. Ritchie Valens l'ha lanciata a livello internazionale; tra gli altri interpreti che l'han ripresa molto bella e coinvolgente l'interpretazione dei Gipsy Kings. Qui un gruppo di Mariachi nella versione tradizionale: !Hasta la vista!
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Post n°92 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da vecchioleone1
In realtà volevo introdurre la serenata con una canzone che cantavamo sul pullman al rientro dalle gite sciistiche: faceva...la svizzera, la svizzera, la svizzera, la svizzera (ad libitum), forse con ciò significando la monotematicità di quella Kultura... ma non l'ho ovviamente trovata e allora ripiego su un più banale Yodel, cantato da un elettricista italiano in Engadina
Funghi e risottini nel Canton Ticino!!! ...ma il nome viene dal fiume che passa da Pavia???
Fred Buscaglione incontra la futura moglie Fatima a Lugano allora ci si fa un risottino ad Ascona?
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Post n°91 pubblicato il 26 Febbraio 2010 da vecchioleone1
Lila Down è una cantante compositrice Messico-Americana, che, oltre a cantare sue composizioni, si rifà alla musica popolare della tradizione messicana. Questa è una sua interpretazione di un pezzo tradizionale La sandunga è una musica popolare, probabilmente di origine gitana, arrivata nel Messico dalla Spagna e adottata in breve dagli abitanti dello stato di Oaxaca. La storia la potete leggere in questo video musicale Dal Messico al Messico-Brasile... Caetano Veloso e Lila Down insieme in Burn it Blue, dalla colonna sonora di Frida Kahlo E dal Brasile torniamo in Europa, nel Portogallo conquistatore del Brasile, e al Fado di Amalia Rodriguez... Coimbra Amalia amava molto l'Italia e ha cantato diverse canzoni della tradizione popolare italiana, ma qui la riascoltiamo in una sua canzone, che in italiano fu cantata da Milva, col titolo "La filanda" L'originale portoghese, per me decisamente meglio, è "E ou nao è" Spagna-Messico-Brasile-Portogallo e un pezzetto di Italia...
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Post n°90 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da vecchioleone1
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Post n°89 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da vecchioleone1
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Riprendo il tema delle contaminazioni e influenze interculturali, cominciato con un post da Semprepazza, che esce pressochè in contemporanea a questo... "Cose Turche"... i Turchi, intesi genericamente come spauracchio per la nostra "civiltà", ma anche fonte di ispirazione nella musica e non solo.. Cominciamo da un ispirato Beethoven in questa Marcia Turca
Da Beethoven e la sua Marcia Turca a un Turco/Calabrese...il pirata e condottiero Uluj Alì, detto Occhialì
Durante gli attacchi alle città costiere italiche, in alcuni casi i cittadini, oppressi dalla miseria, si facevano catturare, nella speranza di un futuro migliore, o quanto meno di non morire di fame.
E un altro famoso genovese lo canta in una sua canzone...
Nel’album Creuza de mä di De Andrè c'è la canzone Sinan Capudan Pascià che parla del personaggio storico realmente esistito, entrato nei miti e nelle leggende del mare, che ha saputo trasformare la sua vita da prigioniero galeotto a personaggio di spicco nel mondo islamico. Scipione Cicala Noto come Sinan, nato a metà del 1500 da una famiglia genovese, fu catturato dai turchi giovanissimo e, nell’impossibilità di pagare un riscatto, per non morire abiurò il cristianesimo ed entrò nel corpo dei giannizzeri, il corpo di guardia scelto del sultano ottomano. Si distinse per le sue doti di condottiero e pirata, fino a diventare bey dell’Impero turco di Solimano II, Kapudan Paşa (Grand’ammiraglio) e infine Gran Visir. Il nome che si scelse, Sinan, ricorda la sua origine: significa infatti genovese, da Sina, Genova nella trasposizione ottomana.
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Post n°88 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da vecchioleone1
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Post n°87 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da vecchioleone1
Voi portate da bere e da mangiare, io vi porto queste tre canzoni!
Barbara Ann...inizi gloriosi per i Beach Boys!!! Hemmylou Harris in una versione un po' country della canzone di Chuck Berry "You can never tell"
I miei prediletti degli anni '60... i Kinks, in " Milk cow blues", canzone recuperata dal folk-blues tradizionale e rivista in chiave più dinamica prima da Elvis Presley e poi dai Kinks. |
Post n°86 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da vecchioleone1
Pensando alla nevicata di ieri, con nostalgia ricordo la calma e il silenzio di tante nevicate alpine... e incoccio, cosa che di recente mi succede abbastanza spesso, in Antoine, cantante anni'60, con questa sua "Cade qualche fiocco di neve" Da piccolo facevo grandi cantate di canzoni di montagna e pensando alla neve questa mi ricordo... ..mi piace, seppur burino, lo yodele, e cercando canzoni innevate ho trovato questa canzone del cacciatore e a proposito di storie di cacciatori, ho letto recentemente l'ultimo libro di Erri De Luca, Il peso della farfalla, che, devo dire la verità non mi è piaciuto molto, seppure il tema della lotta per la sopravvivenza tra uomo e animali è interessante. Ma mi è piaciuta molto questa frase: "In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva. Dietro di loro la traccia aperta si richiude."
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Post n°84 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da vecchioleone1
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Post n°83 pubblicato il 28 Gennaio 2010 da vecchioleone1
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Inviato da: semprepazza
il 03/01/2016 alle 21:27
Inviato da: licsi35pe
il 29/09/2014 alle 04:57
Inviato da: iosonoemma
il 08/07/2014 alle 15:26
Inviato da: iosonoemma
il 14/05/2014 alle 22:51
Inviato da: vecchioleone1
il 10/05/2014 alle 13:18