Parte 2
Non esiste un modo che, in assoluto, possa dirsi giusto o sbagliato di eseguire lo shiatsu. Al contrario, a seconda delle diverse situazioni ed esigenze vanno dosati differenti gradi di pressione. Si può restare su una sottile via di mezzo, a metà tra il piacere e il lieve dolore.
Più tensione si avverte, maggiore pressione va impressa.
Quando si pratica lo shiatsu su di un’altra persona, si capisce facilmente qual’è il grado di pressione da imprimere; se invece si pratica lo shiatsu su se stessi quello che conta è la reazione del proprio corpo alla sollecitazione del massaggio: basta fare ciò che riesce più gradito e dà maggiore beneficio, non ci sono regole fisse.
Questa sezione di Altrasalute è dedicata quasi interamente all’arte di recuperare le energie fisiche e mentali, di prevenire disturbi, di alleviare il dolore, praticando da soli il massaggio giapponese sul proprio corpo, senza dover ricorrere all’intervento di un terapista ed ottenendo risultati immediati.
Questa pratica, che chiameremo autoshiatsu, non richiede un luogo particolare per essere eseguita, né l’uso di alcuna attrezzatura: il potere sta tutto e soltanto nelle dita e nelle palme delle mani.
Pochi minuti al giorno per riacquistare benessere fisico, efficienza, lucidità: ne vale la pena!