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Post n°12 pubblicato il 24 Maggio 2009 da johann_gutenberg
BASTARDO NUMERO UNO Stephanie Plum è carina, solida, spiritosa, cresciuta nel pittoresco quartiere chiamato il Borgo di una città del New Jersey che invece di pittoresco non ha nulla. Quando malauguratamente si ritrova disoccupata, pensa di andare a chiedere aiuto al cugino Vinnie, che ha un’agenzia di cauzioni: presta soldi a chi deve uscire di prigione fino alla data del processo, ma se i debitori non si presentano in tribunale spedisce sulle loro tracce degli agenti incaricati di catturarli e portarli alla polizia. E Stephanie capita proprio al momento giusto per occuparsi dell’incarico migliore: acciuffare l’irresistibile, affascinante, canagliesco Joe Morelli, con cui aveva avuto una torrida avventura (come peraltro metà delle donne del New Jersey), ora poliziotto in fuga accusato di omicidio. Munita di pistola, manette e spray antiaggressione, Stephanie si improvvisa agente di recupero cauzioni; ha a che fare con un campionario di maniaci sessuali, ubriaconi e perditempo, e si ritrova coinvolta in vicende paradossali che però conducono tutte allo stesso mistero di cui Morelli sembra la chiave. E come se non bastasse, un pericoloso assassino, completamente pazzo, non vede l’ora di metterle le mani addosso e ridurla in fin di vita... Se state cerando un libro leggero e ironico, con un pizzico di suspance e un risvolto romantico (qui ha pochissimo spazio) allora questo é proprio il libro adatto a voi. Questo é il primo di una lunga serie in cui vengono narrate le vicende della simpatica Stephanie Plum che per evitare di morire di fame diventa un agente di recupero. Lady Aileen La storia di un ragazzino timido e ansioso, irriverente e saggio, costretto ad affrontare il proprio destino portando sulle spalle il peso degli adulti e del loro mondo di fantasmi, commuove, appassiona e diverte in modo irresistibile. Un inno alla fragilità dell'adolescenza, alla sua voce acerba e miracolosamente indulgente. Philip ha tutte le tristezze , le allegrie, le paure di un ragazzino che si affaccia all’ adolescenza. E ora il padre sostiene che la sua morte non è stata un incidente , ma c’ entra lo zio Alan che vuole la mamma di Philip e il pub di famiglia , e continua a tormentare Phili con la storia del club dei padri estinti , una sgangherata congrega di spettri che si ritrova davanti al pub. Philip cercherà di portare a termine la vendetta del padre fantasma in un crescendo di avventure e disavventure ed episodi esilaranti fino alla tragedia finale. Un libro strano , un po’ da ragazzini , anche se il succo è cosa è il bene e il male, il vero e il falso.Irreale l' idea di fantasmi prigionieri in un limbo di terrore. Voto 6 iononsonoio2 UN ANGELO IMPROBABILE Viso d'angelo, sguardo limpido, aspetto innocente, Madeline Duncan non ha affatto l'aria della efficiente e smaliziata donna d'affari. Non stupisce quindi che, nella vittoriana Ottocento, la sua risoluzione di trasformarsi in imprenditrice susciti un certo clamore .... destinato a strasformarsi in vero e proprio scandalo quando si scopre che l'articolo che l'intraprendente giovane intende produrre non altro che biancheria femminile completamente innovativa. Va da sè che non si può permettere a una simile scriteriata di dilapidare così l'immensa fortuna ereditata, quindi il Tribunale decide di affiancarle quale supervisore agli investimenti il cinico, arrogante, disilluso e soprattutto refrattario lord Cole Mandeville. Nel continuo sforzo di mostrarle l'assurdità dei suoi comportamenti, l'impassibile Cole si imbatte nella sorpresa della sua vita, trovandosi a subire l'incantesimo di una donna incapace di credere il peggio di chiunque... persino di una consumata canaglia come lui. Ambientato in Inghilterra pprimi del novecento, ultimo dell'ottocento.Madeline una giovane ragazza eredita dalla zia un ingente somma di denaro e con essa decide di rimettere in piedi una fabbrica abbandonata e di produrre abiti moderni, ideali, gonne pantalone e biancheria comoda senza stecche o corsetti per signore. Inutile dire che la società non la vede di buon occhio ma un giudice e suo nipote finiranno per accordarle una minima fiducia e da lì partirà la sua avventura. Inutile dire che lei e Cole, il nipote del giudice si innamorano. Weirde LA RAGAZZA DRAGO - L'ALBERO DI IDHUNN La vita di Sofia è cambiata da quando un eccentrico professore di antropologia l'ha adottata e l'ha portata con sé in un'antica casa sul Lago Albano. Qui ha scoperto di essere l'erede di Thuban, l'ultimo dei draghi, colui che imprigionò Nidhoggr nelle viscere della Terra. Il sigillo che incatena la perfida viverna sta per rompersi e lo spirito di Thuban deve risvegliarsi in Sofia per combattere l'ultima lotta e difendere l'Albero del Mondo. Cullata dal guscio protettivo della casa del Professor Schlafen, dopo un primo feroce scontro, la ragazza sta imparando a fare i conti con i propri poteri. Ma proprio mentre la vita sembra scorrere tranquilla, oscuri sogni e premonizioni la tormentano. La guerra è ancora in corso e la condurrà lontano dal Lago Albano, in una città dall'ambiguo passato in cui antiche leggende stanno per riprendere vita. E intanto, nuovi nemici si profilano all'orizzonte... Continuazione de "L'Eredità di Thuban", questo volume continua sulla scia del precedente, con un maggiore contenuto a livello d'azione. Come il pimo, è adatto ad un pubblico giovane:è inutile che la gente leggendolo si dichiari frustrata, il target era ben evidente già dal libro precedente. Sapendo ciò, mi sono accostata alla lettura senza particolari aspettative, ed il libro si è rivelato estremamente piacevole e coinvolgente. Apprezzo molto l'ambientazione italiana, ed anche Fabio, il nuovo personaggio, è molto interessante. BlackMokona L'ELEGANZA DEL RICCIO Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maîtres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… Dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l’esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda. Ennesimo caso letterario in cui ci si imbatte girando per librerie, L'eleganza del riccio è sostanzialmente la storia di due solitudini che si incrociano in quel microcosmo privo di confini e di riservatezza che è un condominio. Krissy |
Post n°11 pubblicato il 25 Aprile 2009 da johann_gutenberg
GLI ORFANI DEL MALE Un ricco collezionista di cimeli del Terzo Reich convoca la giovane reporter Anaïs Chouday per farle una proposta: centocinquantamila euro in cambio di un'indagine su una valigetta pervenuta al collezionista, contenente quattro mani mummificate. L'indagine di Anaïs inizia con la scoperta di una macabra coincidenza: esattamente dieci anni prima, in Germania, erano stati ritrovati i corpi di quattro anziani avvelenati da cianuro, con il braccio mutilato all'altezza del polso. Un dettaglio ancora più spaventoso li accomunava: erano tutti nati nei Lebensborn, i centri di fecondazione umana istituiti dal Reich... Si riapre così un inquietante capitolo di Storia che sembrava ormai concluso: il folle sogno di Hitler è davvero svanito con la sua caduta? Che fine hanno fatto i bambini concepiti dal Male? Che dire di questo libro? Un libro dentro un altro libro, una storia complessa, dove si mischia la realtà del nazismo e la (si spera) fantasia della clonazione umana, la riproduzione di uomini e donne identiche e di razza perfetta. Alla ricerca della propria origine, celata da una passione per la storia del terzo reich , si muove un ambiguo personaggio che coinvolge la giovane anais nella ricerca. Anche Anais ha un passato che non ricorda, così come Vidkun non sa in effetti chi sia . storie intricate che avvengono in epoche diverse, poi alla fine la matassa aggrovigliata si dipana e .. pazzesco scusate ma è pazzesco semplicemente. Poi il finale in quell´ isola piena di cloni ( in questo momento mi viene in mente un film con al centro una comunità di cloni su un´ isola, te lo ricordi?) Anche io ho fatto fatica a seguire la trama, ma ho cercato di resistere, Ho abbandonato due giorni per poi ritrovarmi a rileggere indietro i capitoli. Non sono molto amante dei romanzi storici, per fortuna questo non lo è molto, per me storici sono quelli che non hanno altro che narrazione dell´ evento. È un giallo , un po´ di alta tensione , e sono anche io convinta che non va letto alla leggera. Come voto si merita un 7. Iononsonoio2 Strani eventi accadono intorno ad Ariel Manto, studentessa della British University. Prima scompare il suo professore, poi l’università crolla davanti ai suoi occhi, infine in un negozio di libri usati si imbatte in una copia di un libro rarissimo e maledetto, Che fine ha fatto Mr Y. Scritto da Thomas Lumas, uno scienziato del XIX secolo che compiva esperimenti sui poteri della mente umana, il libro è in grado di trasportare chi lo legge nella “Troposfera”, dove è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio entrando nelle menti di altri uomini. È una porta dimensionale che schiude un mondo di conoscenze, ma anche molti pericoli da cui Ariel dovrà fuggire… o è soltanto un’affascinante allucinazione? Credo che questo sia il libro più brutto che abbia mai letto e credetemi è rarissimo che decida di dare un parere così negativo. Ne avevo sentito parlare un gran bene e anche sul retro non mancano numerosi pareri positivi, così mi sono decisa all'acquisto. LadyAileen SELINA PENALUNA Selina Penaluna è una sirena, così le diceva sempre sua madre, prima di abbandonarla. Raccontava che sua fi glia neonata le era caduta in una pozza senza fondo, e il mare le aveva restituito lei: bionda, pallida come il marmo e dagli occhi viola. Così Selina è cresciuta come una sirena: bellissima e selvatica, senza scuola, in riva all'oceano. Jack ed Ellen sono due gemelli sfollati in Cornovaglia all¿inizio della guerra e affi dati a una ricca famiglia. L'incontro con Selina lascerà nelle loro vite un segno indelebile, che riapparirà prepotente quando Ellen, ormai anziana e alle prese con un trasloco, sarà costretta ad affrontare il ricordo di Jack innamorato della sua sirena. Selina Penaluna è un romanzo molto particolare, talvolta denigrato da chi, acquistandolo, si aspettava tutt'altro:anche a me è successa la medesima cosa, con la differenza che questo libro mi ha estremamente stupito. Cominciamo col dire che non è un fantasy:se è questo quello che cercate non acquistatelo. Amnientato durante la guerra, trasporta i lettori all'interno di una vicenda familiare molto sfaccettata e complessa:sino alla fine non si sa esattamente quale sia la verità, e non si può dire che manchino sorprese. Insomma, una scoperta piacevole, ricca soprattutto di sentimento e di tristezza:spesso mi sono arrabbiata con i protagonisti mentre altre volte mi sono commossa nel leggere le loro vicende. Un libro un po'melanconico, ideale da leggere sul divano, davanti al caminetto.Chissà se c'è una sirena in mezzo a noi. BlackMokona A Barcellona, una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro maledetto che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Julián Carax, l'autore di quel libro. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la sua vita. Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra. Krissy LA MARCHESA DEGLI ANGELI Dall'infanzia nel diroccato castello paterno alle nozze con un misterioso gentiluomo di Tolosa, la giovinezza, i primi turbamenti amorosi, l'inizio delle vicissitudini della bellissima e affascinante Angelica. Avevo visto tutti i film tratti da questa sreie di libri, ma non avevo mai letto i libri. Per ora ho letto solo Angelica la marchesa degli angeli, primo libro della serie e devo dire che mi ha stupito per l'attenzione ad ogni dettaglio storico e la minuziosità e globalità delle descrizioni. Tantissimi personaggi appaiono tra le pagine, tanti piccoli ritratti a volte ironoivci a volte malinconici ma tutti interessanti. Questo libro è uno stupendo romanzo storico degno di essere paragonato ai Tre moschettieri o al Conte di Montecristo. Non è un romanzo d'amore, ma un romanzo storico a tutti gli effetti e dovrebbe essere rivallutato dalla Letteratura. Weirde |
Isaac Asimov Pubblicata per la prima volta nel 1950, questa celebre antologia raccoglie i più significativi racconti che il più prolifico e famoso scrittore di fantascienza di tutti i tempi ha dedicato ai robot. È proprio in questo libro che Asimov detta le tre Leggi della robotica, che regolano appunto il comportamento delle "macchine pensanti" e che da allora in poi sono alla base di tutta la letteratura del genere. iononsonoio2 scrive: Non ho mai letto libri di fantascienza, non è ilmio genere . Sono nove racconti che hanno come protagonisti dei robot che fanno le più disparate mansioni , da baby sitter a controllori di astronavi e costruttori di altri robot Sono sicuri: infatti in base alle leggi che regolano la loro programmazione non possono diventare criminali né nuocere ai datori di lavoro , devono sempre obbedire agli ordini degli esseri umani. Ma ogni tanto qualche robot si ribella o dà segni di squilibrio ( come gli umani) , in questo caso interviene la robot psicologa. In ogni racconto si vede l' interazione tra l'uomo e il robot e la morale. Weirde scrive: Che dire di questo piccolo capolavoro? Si tratta di fantascienza è vero, ma forse prima di tutto di un ben congeniato giallo che lascia spiazzato il lettore fino al finale. Innumerovoli i film, che anche solo lontanamente, si sono ispirati a questa trama. Giustamente, poichè Asimov, non sono con questa opera, ma anche con gli altri suoi libri, ha aperto un nuovo mondo alla letteratura. Io ho sempre pensato a Lui come ad uno scrittore-meccanico, poichè in lui vedo che le trame sono come meccanismi bene oliati pronti a scattare al momento giusto. Adoro io robot, così come adoro il ciclo della fondazione. Kris1969 scrive:
Krissy scrive: Io, robot di Asimov è stata, per me, una piacevole sorpresa. Se letteratura di evasione deve essere, preferisco immergermi nel passato piuttosto che proiettarmi nel futuro. La lettura di questa antologia di racconti, invece, mi è piaciuta molto, tanto che ho finito il volume in un solo, piovoso, pomeriggio. In verità mi aspettavo un romanzo unitario, invece si tratta di una raccolta di nove racconti nei quali si ripetono alcuni personaggi . Quello che ricorre la maggior parte delle volte è la robopsicologa Susan Calvin, seguita dai collaudatori di robot Mike Donovan e Gregory Powell, le cui avventure mi hanno molto divertita. Alcuni racconti sono molto ironici, altri, soprattutto il primo, con il robot che ama ascoltare le favole, li ho trovati decisamente teneri. La cosa che ho trovato più buffa, però, è che i racconti sono ambientati ai giorni nostri più o meno, e Asimov già si immaginava robot baby sitter e salti interstellari, mentre io domani dovrò andare al lavoro con la mia comunissima automobile, e penso che la fantascienza più incredibile sia trovare, in tempi ragionevoli, un idraulico che mi aggiusti il lavandino che perde e non dover fare un mutuo per pagarlo. Per quanto il libro sia di evasione, e i racconti ben scritti, tuttavia mi ha portato a farmi alcune domande su quello che è il mio rapporto con la tecnologia, e sugli eventuali rischi di un eccessivo utilizzo della stessa senza il necessario senso critico, e su cosa si possa definire in realtà macchina senziente. L'ultimo racconto, in particolare, ovvero Conflitto evitabile, con una umanità gestita da enormi cervelli elettronici mi ha lasciato un vago senso di inquietudine. Per me, comunque, una lettura decisamente consigliata. |
Daniel Defoe Nata nella prigione di Newgate, avventuriera, prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il proprio fratello), per oltre dodici anni ladra, per otto deportata in Virginia: e poi finalmente ricca ed in odore di onestà. Questa è la storia di Moll Flanders, che Defoe racconta calandosi completamente nei panni della protagonista, provando così l'ebbrezza di «vivere» le sue travolgenti esperienze. Il racconto in prima persona gli consente di confondere la propria anima borghese con quella di una povera delinquente, senza peraltro tradire la realtà: la storia di Moll la tagliaborse è infatti ispirata alla vita di una celebre ladra morta a Londra nel 1659 e ben presto divenuta una figura leggendaria nell'immaginazione popolare. LadyAileen scrive: Dopo aver letto questo romanzo non starò qui a spiegarvi il significato letterario o a fare la critica del romanzo perché per questo ci sono i libri di letteratura. Mi limiterò, invece, a dare il mio modesto parere su questo libro. Kris1969 scrive:
Medebai scrive: Moll Flanders è il romanzo della maturità di Daniel Defoe. Scritto quando l’autore aveva ormai 62 anni, un’età avanzata per l’epoca. Riletto a distanza di anni, ho preferito concentrarmi sugli aspetti sociali denunciati da Defoe; L’evoluzione della storia in sé è prevedibile, se si considera l’ambiente nel quale fu scritta, Defoe non poteva permettersi di esagerare, in un’Inghilterra puritana e conservatrice, già osava per la prima volta in assoluto mettendo come protagonista una donna, dei ceti più bassi della società, ladra, prostituta e truffatrice, un’eroina negativa quindi, e rimedia con un finale di pentimento e redenzione. Quel che è veramente importante è il distacco netto con tutte le tradizioni letterarie precendenti, coi romanzi che vedevano come protagonisti esclusivamente nobili e cavalieri con le rispettive dame e il popolaccio infame relegato al massimo a far da sfondo a cortei e avventure; qui invece l’abbrutimento è protagonista fin dal primo momento, riflesso delle vere disavventure patite dall’autore che nelle alterne fortune conobbe pure la galera. Non siamo ancora al romanzo sociale che comparirà solo un secolo dopo e in altri ambienti, ma ne è il prodromo indispensabile. iononsonoio2 scrive: Moll parla in prima persona della sua vita, da quando abbandonata perché la madre era stata arrestata e mandata in esilio venne presa in casa di una donna che per avere soldi li accoglieva fin quando potevano andare a servire. Molli è decisa a non fare la serva ma diventare una dama, che per lei significa non fare la serva e vivere del proprio lavoro Racconta in prima persona tutta la sua vita, corrotta fin dalla gioventù, viziosa, i suoi mariti e figli sparsi, di quel marito , che poi scoprì essere suo fratello e del suo desiderio di pentirsi e redimersi. Non mi è piaciuto molto come libro , non è il mio genere. Arcenciel13 scrive: Questa storia mi ha presa anche se ha dei momenti tristi, perché il fatto di lottare contro tutti, comunque e sempre, senza arrendersi mi conquista sempre. Certo non è giusto tutto quello che ha vissuto la protagonista, ma la forza dei suoi sentimenti l’aiuta ad andare avanti, questo coraggio mi chiedo dove lo trova. Weirde scrive: Ho letto questo libro anni fa e rileggerlo mi ha fatto scoprire nuove angolazioni di lettura. Moll Flanders è la storia di una donna coraggiosa, le sue avventure sono avvincenti, ma rileggendolo, mi sono accorta che il sottofondi morale del libro è molto forte. |
Post n°7 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da johann_gutenberg
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Inviato da: iononsonoio2
il 09/01/2011 alle 10:27
Inviato da: serena.gobbo
il 13/12/2010 alle 15:43
Inviato da: iononsonoio2
il 28/08/2009 alle 21:07
Inviato da: iononsonoio2
il 28/08/2009 alle 21:06
Inviato da: iononsonoio2
il 02/08/2009 alle 09:33