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« SERVIZI SANITARI al SANT'ANNA

“Un unico direttore per S. Anna e azienda USL?”

Post n°35 pubblicato il 09 Agosto 2010 da levatofrancesco1
 

“Un unico direttore per S. Anna e azienda USL?”

Il Resto del Carlino-Ferrara, Domenica 8 agosto 2010

L’INTERVENTO del dott. FRANCESCO LEVATO, Consigliere Comunale PDL 

Entro Agosto saranno fatte scelte che condizioneranno la futura politica sanitaria della Provincia di Ferrara.

E’ ormai, risaputo che:

  • Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria, Dr Riccardo Baldi, si è dichiarato non più disponibile ad un eventuale ulteriore incarico;

  • Il Direttore Generale dell’AUSL, Dr Fosco Foglietta, già al termine del suo secondo mandato, potrebbe non essere più riconfermato;

  • Diversi Primari ospedalieri hanno liberamente scelto di andare in pensione;

  • Nonostante Consigli Comunali Straordinari e Commissioni non è ancora possibile conoscere la data di consegna del nuovo Ospedale di Cona e la sua apertura;

  • L’Università, tramite il riconfermato Preside della facoltà di Medicina, ha affermato che il nuovo Ospedale per la parte assistenziale presenta alcune difficoltà strutturali  e che per quando riguarda la ricerca e la didattica, così come è strutturato, è insufficiente a sopperire alle esigenze cui fa fronte il vecchio S. Anna;

  • Non sono noti i tempi per trasformare l’anello del vecchio S. Anna nella nuova “Cittadella Sociosanitaria”.

E’ anzitutto opportuno sottolineare che dall’1 Settembre 2010 saranno operative le due figure apicali dell’ASL  e dell’Ospedale, scelte e nominate dalla Regione e che i probabili nuovi Direttori Generali avranno la responsabilità comune di presentare alla città un progetto assistenziale ospedaliero e territoriale di qualità, capace di rispondere ai tanti quesiti ripetutamente posti, non solo dai cittadini attraverso i loro rappresentanti politici, ma anche dal mondo professionale, come da quello universitario.

Per favorire la “modernizzazione delle attività ospedaliere e sanitarie”, come di recente affermato dall’Assessore alla Sanità di Ferrara, non sarà sufficiente terminare l’Ospedale di Cona (sempre che su questo ci sia la parola fine) e ristrutturare l’anello del Sant’Anna. Sarà invece importante la scelta dei nuovi Primari, in sostituzione di quelli andati in pensione, che dovranno essere professionalmente qualificati, e vedere accolte proposte di innovazione organizzativa, culturale e tecnologica, per sentirsi parte di un contesto avente come obiettivo lo sviluppo e l’incremento delle risorse destinate all’attività assistenziale. Solo così sarà possibile organizzare  una sanità di pregio,  concorrenziale con gli Ospedali di altre realtà.

Non si dimentichi poi che, nella nuova cittadella Sociosanitaria, dovranno operare di concerto professionisti e personale in capo alle due Aziende. Dovrà inoltre essere terminata e portata a conoscenza della città la dismissione dell’ampia e centrale area dell’Ex Sant’Anna.

Ci sarà altresì l’obbligo di pianificare e di integrare con quelle pubbliche le prestazioni fornite dalla Sanità Privata, in regime di convenzione, anche di tipo ospedaliero, dichiarando ufficialmente se esse dovranno svolgersi all’interno dell’Ospedale Sant’Anna.

Nel nuovo Ospedale di Cona, dovrà essere gestita la convenzione trentennale con la Società PROG.ESTE che prevede anche la gestione degli spazi commerciali, del ristorante e del self service, dei distributori automatici di cibi e bevande, della foresteria, del supporto alberghiero per reparti a pagamento, del baby parking, dell'asilo nido, della pubblicità e dei parcheggi.

Infine, la riorganizzazione della Medicina del Territorio, finalmente integrata con quella Ospedaliera, non potrà avere come unica novità la “Casa della Salute”, perché il personale medico e infermieristico in essa oprerante  potrà fornire talune prestazioni e non altre, e neanche tutte quelle finora usufruibili nell’attuale Pronto Soccorso del Sant’Anna.

Dopo tanti anni, anni, si spera di avere il Nuovo Ospedale di Cona e, nel Sant’Anna ristrutturato, la Cittadella Sociosanitaria, l’Università e forse la Sanità Privata.

Ne consegue che i nuovi Direttori Generali dovranno affrontare e risolvere problemi le cui competenze non sempre saranno attribuibili all’uno o all’altro, forse più spesso ad entrambi.

Allora ci chiediamo:

  • Se sia meglio nominare due Direttori Generali o un unico Direttore Generale

  • Se questo Direttore Generale debba avere un mandato specifico e a tempo (p.e. Nuovo Ospedale di Cona e Riorganizzazione del Vecchio Sant’Anna)

  • Se debba venire da fuori, o se sia meglio che abbia già operato a Ferrara oppure vi operi conoscendone i problemi e le professionalità

  • Se debba rispondere alla politica che lo ha nominato o ne sia da questa completamente al di fuori.

Siamo infatti convinti che i problemi futuri della sanità ferrarese, compresi quelli dell’organizzazione dell’emergenza – urgenza o di un altro Pronto Soccorso in città, potranno trovare una soluzione, solo se verranno affrontati da figure apicali, con relativa squadra, che, conoscendoli, sappiano affrontarli senza impedimenti e conflittualità, con una visione più ampia.

 

 
 
 
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