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« Pronto soccorso a Ferrara? | SERVIZI SANITARI al SANT'ANNA » |
3- Consiglio Comunale del 28.06.2010 “Servizi sanitari previsti al Sant'Anna dopo l'apertura del nuovo Ospedale di Cona e progetto di valorizzazione delle aree del Sant'Anna finalizzato al finanziamento del nuovo ospedale” (P.G. n. 51588/2010)” PRESTAZIONI SANITARIE-PROGETTUALITA’ I cittadini chiedono di conoscere con chiarezza quale sarà l'offerta sanitaria che resterà al S.Anna e quale quella che andrà a Cona; perchè anche dopo l'apertura del nuovo Ospedale e la ricollocazione del S.Anna vogliono continuare ad avere tutti quei servizi che fino ad oggi hanno avuto al vecchio S.Anna. Pretendono però una sanità di qualità, accessibile e fruibile nei tempi previsti dalle necessità e dalle normative vigenti.. Alcune risposte deve darle la politica, mediante infrastrutture e servizi. Perchè per esempio le prestazioni sanitarie che saranno trasferite a Cona devono essere fruibili anche ai cittadini che non possono avvalersi dell'aiuto di amici o parenti per recarsi al nuovo Ospedale. Pensiamo e solo per fare un esempio a un potenziamento del Progetto Giuseppina. Altre risposte, che non sono nelle competenze dei Consiglieri, anche se competenti, deve darle chi compra e paga all'Azienda Ospedaliera-Universitaria le prestazioni, cioè l'Azienda USL di Ferrara. L'ASL ha il dovere di rispondere ai dubbi e alle perplessità dei cittadini; deve dire come può risolvere sicuramente i disagi, e prevenire eventuali ipotetici rischi, che per esempio potrebbero aversi con un servizio di urgenza spostato tutto su Cona. E per fare questo deve presentare un progetto con cui dice come pensa di “garantire l'Assistenza sanitaria H24, riducendo gli accessi impropri nelle strutture di emergenza e migliorando la rete assistenziale territoriale”. Il cittadino deve sapere quali sono i compiti affidati all'emergenza sanitaria, ma deve da una parte trovare una adeguata risposta a quelle giuste esigenze che solo un medico può definire non tipiche da Pronto Soccorso e dall'altra vedere riconosciuto il diritto di ottenere un inquadramento clinico terapeutico migliore e in tempi brevi. Il trasferimento dell'Ospedale a Cona, con i relativi servizi assistenziale, per la nostra città è un'occasione unica per adottare, anche a livello sperimentale e nuovo, azioni di riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso e, contemporaneamente, dell'assistenza sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi diversificati e ad elevata flessibilità con ulteriore sviluppo delle integrazioni multi-professionali. Pensiamo per esempio ai Punti di Primo Intervento omogeneamente distribuiti sul territorio del Distretto Centro-Nord dell'Azienda, allo sviluppo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali della Medicina Generale, delle Associazioni Mediche, Medicine di Gruppo in particolare, e delle Unità Complesse delle Cure Primarie o Case della Salute, alla gestione di un ambulatorio H12 nelle Medicine di Gruppo o alle ambulanze del 118 presso le stesse (solo per fare alcuni esempi). In mancanza di questa progettualità, che la politica deve chiedere a chi ha il dovere di fornirla, chiunque, semplice cittadino, professionisti della sanità, politici più o meno competenti in materia, in buona fede o anche in mala fede, motivati da interessi comuni o di parte, si sente autorizzato ad avanzare proposte a volte anche discutibili e non sempre condivisibili. |
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