"Solo due cose contano: l'amore, in tutte le sue forme, con ragazze carine, e la musica di New Orleans o di Duke Ellington. Il resto sarebbe meglio che sparisse, perché il resto è brutto.." (Boris Vian, L'écume des jours)
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Semplice, come la scrittura dei versi
che la ragazza ha recitato per un pubblico di figuranti
sono cadute nel vuoto, le parole
l’aria le ha raccolte da quello spazio neutro
e ne ha fatto un libro
con una cornice di petali essiccati ancora in fiore semplice, è la fatica
che dovrò fare, stanotte
perché tu ti addormenti
ed il sonno ti sia sereno
che ti sembrerà di ascoltare il canto di quando eri bambina
ed era pensiero di altri, prendersi cura di te
ed io riposavo ancora nel tuo sonno, in attesa
che un bacio increspasse il nitore di quella voce
sulla tua fronte
semplice, come stabilire
il cambio della guardia
tra un uomo che comincia a sentire gli anni
e quella piccola parte di sé che lo implora
di non lasciare la mano del bambino
che ha dimenticato portare il suo nome
semplice come le figure sulla pagina
se la giri vedrai sollevarli in piedi
e scrosciare un applauso, che scivola
dalla punta delle dita mute
hanno il cuore duro, non è rimasto niente
dentro il cavo delle loro passioni
se giri la pagina li spezzerai per sempre
il gioco è questo, le regole si improvvisano
ma se gli permetterai di restare
se ti sforzi, e tendi l’orecchio
potrai sentire quel silenzio tra le dita
allungare il collo ed assumere una forma
semplice, così come viene
semplice, come la verità
che ci affanniamo a svilire
a mortificare, spingendola verso altro
a fare un passo oltre il confine
che delimita il sentimento
della nostra ripresa
perché dobbiamo ritornare
a quando tutto era così, come all’inizio,
con le parole che uscivano da sole e all’occorrenza
sapevano ritirarsi in un angolo e aspettare
che i nostri corpi si sfinissero.
Semplice è la vita
prima di una caduta
perché non costa alcuna fatica
e la tentazione è nell’occhio
di chi spera invano
e piangeranno tutte le nostre lacrime
i figuranti, se non li fermiamo
piangeranno come si deve, senza sforzo
e sapranno anche loro quanto può essere
semplice, cadere
smetteranno di applaudire
quando li sorprenderà
la verità
bizzarro
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"Noi crediamo forse di vedere come il chiaro di luna fosse già in do minore, prima che Beethoven lo scrivesse, come tutte le sinfonie europee fossero già state scritte dal vento sulle pagine degli alberi e i pentagrammi delle foglie, prima che i nostri padri le scoprissero nell’aria. Crediamo nella scoperta della bellezza.."
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