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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Come si curavano nel passato: affaticamento intellettuale e veleno per topi

Post n°99 pubblicato il 06 Aprile 2011 da lafarmaciadepoca
 

Ultimamente mi sento un po' stanca e affaticata: corri all’Università, corri ai mercatini, studia, prepara i post per la settimana, smista e rispondi alle mail, e non parliamo degli impegni collegati alla normale gestione della casa.
Non che questo mi dispiaccia, anzi, mi fa piacere che prendiate il mio blog come punto di riferimento per il collezionismo di questi oggetti, però con il sole inizio anch’io a sognare le vacanze, per smaltire un po’ di stanchezza o “affaticamento intellettuale” accumulato durante l’inverno.

Effettivamente già il Morgagni, nel 1900, consigliava di “cambiare aria” per riprendersi dagli stress dovuti all’attività mentale, ma se non si disponeva di una casa in campagna, per ritornare belli arzilli si poteva ricorrere a medicamenti piuttosto bizzarri:

Quanto ai medicamenti, Rommè consiglia l’arseniato di stricnina ed il fosfuro di zinco, secondo queste norme.
Nelle forme acute due pillole di arseniato di stricnina di 1 mm ciascuna ed una di fosfuro di zinco di 8 mm, sia alla prima colazione, sia al pasto del mezzodì, secondo che il malato dovrà coricarsi presto o vegliare fino a ora tarda.
Questo trattamento sarà continuato per tutto il periodo della malattia, interrompendolo due giorni a settimana.
Nelle forme croniche, il trattamento  sarà intermittente; si farà prendere regolarmente una pillola di arseniato di stricnina ogni due giorni ed una di fosfuro di zinco ogni quattro giorni, oppure nei giorni di maggior stanchezza.
Per le pillole di fosfuro di zinco consiglia questa ricetta: fosfuro di zinco, gomma arabica polverizzata, polvere di liquirizia e miele ; per 100 pillole da inargentarsi e conservarsi all’asciutto e al riparo dalla luce
”.

Non ci vuole molto per capire che questa cura non ridonava né la gaiezza, né la rilassatezza, casomai ti portava verso la fine. (Ora capisco perché gli intellettuali del passato erano magrolini e pallidi: a furia di arseniato di stricnina, voglio ben vedere!).

Infatti, l’arseniato di stricnina è formato proprio dall’unione dell’arsenico e della stricnina.
Il primo è il veleno più amato al mondo, ma non solo: è stato largamente utilizzato come cosmetico nell’Età Vittoriana, per creare il “pallore artificiale” tanto apprezzato all’epoca.
Il secondo, invece, è il veleno più cattivo, perché non intacca le facoltà intellettive, mantenendo la vittima cosciente, in preda a spasmi atroci. Fu usata largamente come veleno per i topi, sia per quelli normali, sia per quelli di biblioteca.

Ma non è finita qui: anche il fosfuro di zinco è utilizzato come rodenticida. In particolare il fosfuro di zinco reagisce con i succhi gastrici del roditore producendo fosfina, molecola altamente tossica, che causa la morte dello sventurato ratto o, a lungo andare, dello sventurato intellettuale.

Credo che questo post mi abbia fatto bene. Dopo aver letto di ricostituenti all’arsenico e stricnina per alleviare l’affaticamento intellettuale, credo che la mia stanchezza sia scomparsa.
Fossi mai vissuta cent’anni fa, ora starei ad ingurgitare ratticida come pop corn, nell’attesa di ritrovare il vigore mentale, che non sarebbe mai arrivato.
Però devo dire che queste pillole erano molto efficaci contro la stanchezza intellettuale: facevano sì che il cervello si spegnesse per riposarsi e non si riaccendesse mai più.

Grazie per aver letto il post!

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Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 06/04/11 alle 19:22 via WEB
cioè l'arseniato di stricnina fa dimagrire?! interessante...
 
 
lafarmaciadepoca
lafarmaciadepoca il 06/04/11 alle 20:52 via WEB
Sì, ma non è un dimagrante che consiglierei! Un saluto
 
hscic
hscic il 06/04/11 alle 21:58 via WEB
....ummm ......ma direi che aiutava molto a creare il mood giusto, in linea con il personaggio del bello e dannato tanto caro agli intellettuali dell'epoca.....almeno finchè durava....ma vuoi mettere il fascino di bruciare la candela da tutte e due le parti?
 
 
lafarmaciadepoca
lafarmaciadepoca il 06/04/11 alle 22:14 via WEB
Pensa che l'arsenico era così tanto usato che nell'Età Vittoriana si sono registrati casi di donne che per ottenere il pallore artificiale si sono auto - avvelenate. Roba da matti! Un saluto e grazie per il commento!
 
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