La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Miseria che tosse! Le hai provate tutte vero? Pastiglie, caramelle, unguenti balsamici, sciroppo ed ammazza sciroppo, ma proprio non vuole andarsene via.
L’unica cosa rimasta sarebbe votarsi alla Madonna perché interceda con Chi di dovere e ti faccia passare questo flagello.
Come, vi chiederete, andando a Lourdes?
No, assumendo la Pastiglie della Madonna della Salute del Laboratorio Farmaceutico Alberani!
Genuflettetevi, o peccatori, di fronte alla potenza di cotali Pastiglie: risolvono qualunque tosse, anche la tosse canina, il singhiozzo convulso e le tossi nervose! Una vera panacea!
Grazie all’aiuto divino e alla sua formula a base di oppio nessun male può resistere!
No, non sto scherzando, a parte l’introduzione da televendita di serie b, sono serissima, le Pastiglie Madonna della Salute contenevano veramente polvere d’oppio: così, oltre a farti passare la tosse, avevi anche la possibilità di scambiare due parole con la Mater Dei.
Oppio, eroina, codeina, tutte sostanze che oggi noi classifichiamo come droghe, in passato erano comunemente impiegate nelle pastiglie per la tosse. Penso che molti di voi si siano chiesto il perché di queste scelte, ed io avevo già accennato qualcosa ma non ero scesa in dettaglio ed oggi ho deciso di completare il tutto.
In primis, è d’obbligo sfatare un mito: la tosse, intesa come riflesso nervoso non è una malattia, è un meccanismo difensivo segnale, sintomo che c’è qualcosa che non va nelle nostre vie respiratorie. Infatti, la tosse non si manifesta solo quando c’è un eccesso di muco nei bronchi o sono presenti delle infezioni microbiche, ma anche “se ci va di traverso” dell’acqua o del cibo.
Il riflesso della tosse è regolato dal cervello, precisamente nel bulbo o midollo allungato ( posto alla base dell’encefalo), dove ha sede il centro nervoso che regola la respirazione.
Nel midollo allungato sono presenti due tipi di neuroni: quelli con i recettori con guaina mielinica e le fibre C, senza guaina mielinica le cui terminazioni arrivano ai polmoni.
Appena l’organismo si accorge che c’è qualcosa che non va nelle vie respiratorie parte una stimolazione che parte dal midollo allungato, percorre gli assoni dei neuroni e va a stimolare i mastociti causandone una degranulazione.
Questo processo implica il rilascio da parte del mastocita, oltre ai granuli, anche ossido di azoto e i leucotrieni che inducono la contrazione della muscolatura liscia. Se aggiungo che sia il diaframma, sia i muscoli intercostali sono muscoli di tipo liscio, credo che abbiate tutti gli indizi per capire il meccanismo.
Ora che sappiamo come “funziona” la tosse, capirete anche che per inibire un processo del genere è necessario operare all’origine dello stimolo nervoso, cioè sul cervello.
Ecco perché molti stupefacenti sono stati impiegati nel combattere la tosse: chi meglio di loro poteva rallentare l’attività cerebrale e permettere così la scomparsa della tosse? Nessuno, tranne forse la cara vecchia botta in testa!
L’oppio agisce sul midollo allungato rallentando i processi automatici del nostro corpo, tra cui è presente anche la respirazione, creando uno stato di torpore diffuso. In questo modo, gli stimoli che provengono dall’area cerebrale vengono rallentati, creando l’illusione che la tosse si sia calmata, in realtà, la tosse scompare quando viene a mancare la causa scatenante.
La scatola che possiedo risale agli anni 50 e misura 5,5 cm di diametro e 2,0 cm di altezza.
Purtroppo gli ingredienti del medicinale erano scritti sulla fascetta laterale, di cui rimangono solo poche parti su cui è scritto solo polvere d’oppio ed eccipienti. Cercherò di trovarne una in migliore stato di conservazione per avere la lista completa degli ingredienti, o se ne avete qualcuna voi, potete contattarmi tramite mail o lasciarmi un messaggio: ve ne sarei molto grata.
Grazie per aver letto il post!
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