Bibliodiario

Ho preso questo libro alla fiera e mi sono stupita nello scoprire che su Anobii ero la prima ad averlo (e lo sono tuttora)! Lo scrittore é stato candidato al Nobel nel '90 e se lo sarebbe meritato. e' uno di quegli scrittori che piacerebbe ai lettori curiosi, desiderosi di conoscere nuovi autori, nuove culture e paesi lontani. I racconti sono estremamente tristi ma delicati. L'ultimo é chiaramente autobiografico e parla di un bambino che doveva nascondersi per leggere poesie perché i compagni lo accusavano di sentirsi superiore...

Ho avuto l'impressione che ogni racconto anticipasse con un accenno la storia del protagonista del racconto successivo. Uno di quelli che più mi ha colpita narra di un bambino "donato" dai genitori ad un monaco buddista per farne un aiutante. Lo spaesamento di questo bambino nei suoi anni a Bangkok é enorme. rimpiange la vita semplice delle risaie e non vede l'ora di tornare dai suoi genitori nonostante l'abbiano in un certo qual modo rifiutato. Purtroppo sembra che in Thailandia sia pratica diffusa "vendere" i bambini che non si riesce a sfamare... Il protagonista sa che a lui é andata bene mentre altri sono finiti nei bordelli.

"Voglio guadagnare il mio primo milione, voglio ritornare quando sarò ricco,voglio poter comrare dieci, venti, trenta ragazzi dai poveri contadini dell'Isaan a qualunque prezzo, poi riaffidarliai loro genitori a cui dirò: qualunque cosa accada, non vendeteli, perché ora sono figli miei che staranno con voie lavoreranno per voie avranno cura di voi fino alla morte!"

La Thailandia é un paese ricco di storia, cultura, civiltà e paesaggi meravigliosi di cui sento sempre di più parlare benissimo... potrebbe essere il mio primo impatto con l'Asia prima o poi...