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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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Antonella di Modena

Post n°485 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da librodade

La mia storia………..
Una pagina bianca dove riportare tutte le mie emozioni di questi anni….. difficile ma non impossibile.


La mia storia inizia una giorno nel mese di aprile del 2001 quando ad una visita di routine dal ginecologo mi viene annunciata questa condanna a morte: cisti endometriosica di 8 cm all’ ovaio sinistro. Cosa? Mi viene da dire a questa diagnosi che questa ginecologa donna mi enuncia dopo la visita. Ero distesa sul lettino ancora e scoppio in un pianto deluso e soprattutto ignara di tutto ciò che tale sentenza volesse dire. Anzi: ricordo di aver detto subito: ma come io ancora non ho avuto figli? Questo perché la mia mamma aveva subito 2 interventi uno all’ovaio sinistro e successivamente una operazione totale dell’apparto femminile a distanza di 10 anni e dopo aver concepito 2 gemelli.
Ritornando alla mia visita, la dottoressa  mi dice che è necessario che il giorno dopo mi rechi all’Ospedale di  Carpi per un ulteriore ecografia con uno strumento più adatto a confermare la diagnosi. I pensieri in quei giorni sono stati di voler eliminare subito quel qualcosa che si era formato nella mia parte più intima e alla quale non potevo rimediare da sola all’eliminazione. Non contenta chiedo un secondo parere dal ginecologo /amico conosciuto che, confermata la diagnosi, mi dice che mi opererà il giorno dopo d’urgenza.
Da quel 20 aprile 2001 sono passati ormai 9 anni e la mia compagna è passata da uno stadio di terzo a quarto grave, subendo in tutto 2 interventi laparoscopici, 1 parto naturale (Alessandra ha oggi 5 anni),  1 aborto (12 settimane), 1 resezione intestinale, 1 aborto (9 settimane) ed ora una gestazione difficile per una placenta previa (ho appena terminato sesto mese).
Quando leggo le avventure del libro di Veronica mi  ritengo fortunata anche se tutte l’esperienze passate sono state anche per me un continuo mettersi alla prova e cercare sempre di non arrendersi. 
Il momento più determinante che mi ha  dato la forza di affrontare tutto ciò è sicuramente stato l’incontro con Marisa.
Ricordo come fosse ieri la prima volta che andai ad una riunione di “Auto Aiuto” del gruppo di Reggio Emilia. Era un giorno di dicembre del 2002.
Devo dire che ero molto scettica e Marisa se ne accorse subito dal mio intervento alla riunione. I nostri occhi si guardavano dentro, fino in fondo, fino a raggiungere il nostro male. Per  tutta la durata della riunione pensavo che quello che questa donna raccontasse fosse solo la sua di esperienza e che nulla aveva a che fare con la mia. Perché io sarei guarita!!!!!!  (questo era quello che pensavo fino a quando Marisa non mi rivolse la parola). Da quella prima volta credo che il gruppo stesso abbia creato in me la CONSAPEVOLEZZA della malattia. Uno scoglio insormontabile fino ad allora: perché come già comunicato a tutte le mie colleghe malate, dopo il primo intervento, i medici non hanno di certo lemosinato dispense negative (farà molta fatica ad avere figli!! Ci provi subito perché altrimenti sarà troppo tardi!!! In alcuni casi l’unica possibilità è la fecondazione assistita! O L’adozione!).
 Mi ero sposata da poco più di 2 anni con Luca (8 anni di fidanzamento alle spalle), 10 anni che ci conoscevamo e che facevamo progetti sulla nostra vita insieme, sulla creazione di quella grande famiglia felice, con qualche marmocchio che gira per casa a far casino ma che dà tanto gioia e completezza alla coppia.
Una sentenza di questo tipo però fa vacillare tutte le tue certezze, tutti i tuoi progetti presenti e futuri.
Antonella.

Ciao Antonella, mi sono ritrovata nelle tue parole, nella tua titubanza nel partecipare ad un incontro di auto-aiuto. Ricordo anche il mio disagio la prima volta che partecipai ad un incontro APE, ricordo la mia rabbia. Ero persino arrabbiata con "quelle persone" che parlavano e mi toglievano speranze, dicendo che era una malattia cronica, che non ci si deve far operare ad ogni ciste di 1 centimetro se la qualità di vita è buona. Figurati, 4 interventi in 4 anni ... quanto ero arrabbiata.
Ma poi anche a me è successa la stessa cosa. Ho conosciuto Marisa, mi hanno informata anche grazie al forum APE, mi hanno "calmata" e in me si è fatta strada la CONSAPEVOLEZZA di cui parli tu.
All'APE e a Marisa devo molto. Devo sicuramente la mia serenità di oggi.
In bocca al lupo Antonella, cerca di ricordare solo le cose belle che per fortuna hai avuto e fatti fare una carezza su quel bel pancione.
Vero

 
 
 
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