Un blog creato da librodade il 26/01/2008

Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Annalisa di CremonaBarbara di Oristano »

Storia di Michela

Post n°472 pubblicato il 11 Gennaio 2010 da librodade

Eccomi qua a raccontare la mia storia, che per ora, non è brutta come molte che ho letto fin ora in queste pagine.
Io ho sempre sofferto di mestruazioni dolorose e abbondanti...ma mi veniva detto che era normale e che dopo una gravidanza sarebbe andata meglio. I dolori non erano insopportabili almeno per me, ma mi obbligavano ad un antidolorifico per poter andare a scuola e a lavoro.
Ebbene dopo tanti anni a cercare di non avere figli perché prima volevo sistemare per bene tutto (sono un'organizzatrice nata!!) finalmente decidiamo di avere un figlio e dopo più di un anno di attesa...niente!!!Mi rivolgo a vari ginecologi che fanno fare a me e a mio marito tutte le analisi...risultato…dopo varie castronerie, ENDOMETRIOSI.
Come tante di noi ho risposto “endo che???”
Alla vigilia di una laparoscopia esplorativa mi ritrovo incinta e nasce il mio piccolo grande tesoro. Gravidanza senza intoppi particolari, bimbo del peso di kg 4,050…tutto ok….tutto dimenticato…tutto passato!!!
E invece no!! Dopo due anni riproviamo per avere il secondo figlio…rimango incinta quasi subito….all’inizio del quarto mese subisco un aborto spontaneo!!!il giorno più brutto della mia vita!!perché l’ho perso…non mi risponde mai nessuno!!ma mi consigliano di avere un altro figlio per curare l’endomestriosi.
Riproviamo subito…non succede nulla. Faccio tre cicli di stimolazione ovarica per avere un’ovulazione “perché una gravidanza mi aiuterebbe a fermare l’endometriosi”…non succede nulla.
Il 17.11.2009 il mio ginecologo mi opera in laparoscopia per togliere delle piccole cisti che sembrerebbero endometriosiche, e principalmente per dare un’occhiata più approfondita a tutto l’apparato!
Risultato: salpingectomia (asportazione della tuba) sinistra, folgorazione cisti ovariche sinistra, asportazioni aderenze varie in regione pubica…e…rilevata presenza focolai in intestino con conseguente stenosi dei tratti compromessi.
Io che dell’endometriosi ho iniziato ad occuparmi solo adesso, cado dalle nuvole e capisco la gravità solo quando inizio a documentarmi personalmente.
Il mio ginecologo adesso mi ha messo in cura con l’enantone per 6 mesi e ci ha associato la pillalo anticoncezionale…sono al secondo mese di cura e l’unica cosa che adesso e solo adesso noto sono i dolori addominali prima di andare in bagno (sopportabili) e a ridosso del periodo in cui avrei dovuto avere le mestruazioni, forti dolori pelvici che interessano anche gli intestini…per il resto combatto con gli effetti collaterali dell’enantone…
Premetto che al mio ginecologo sono molto affezionata, ma leggo spesso dell’importanza di rivolgersi a centri specializzati…e mi chiedo cosa possono capire loro senza la laparoscopia? Cosa possono fare di più di chi ha visto con i suoi occhi come cono combinata all’interno? Dovrebbero riaprirmi e vedere loro?
Intanto dedico il mio tempo libero allo studio di questa maledetta compagna di vita e raccolgo firme per avere una legge che ci tuteli…sono rimasta sbalordita quando ho scoperto che non c’è neanche l’esenzione ticket…pensa che io ce l’avevo quando soffrivo di rinite allergica!!!
In questi giorni l’unico pensiero che mi martella è se sto facendo il meglio per bloccare la malattia o sto solo perdendo tempo o addirittura sto aggravando la situazione.
Michela
.
.
Ciao Michela ...
Che dire ... hai ragione ... è la "solita storia".
Mi chiedi che differenza c'è farsi visitare da un ginecologo o piuttosto in un centro specializzato?
Beh un ginecologo ti visita manualmente e ti dice : " va tutto bene"
Un ginecolo specializzato in endometriosi ti dice: "hai l'utero poco mobile, probabilmente attaccato al retto".
Un ginecologo normale ti fa una ecografia e non vede niente o vede qualche piccola ciste.
Un ginecologo specializzato le riconosce al volo e ti prescrive esami approfonditi per capire quale sia l'entità del danno.
Risonanze, clisma opaco ...
Insomma se leggi sul mio blog .. due o tre post fa riporto una frase del Prof Veronesi che spiega molto bene perchè è meglio rivolgersi ai centri specializzati.
Non è necessario farsi "riaprire" per capire come si è messe dentro.
Un buon centro ti farà tutti gli esami per capirlo anche da fuori.
Io alla raccolta firme credo poco, soprattutto quelle su facebook che non hanno nessun valore giuridico dato che ogni persona può aprire più di un profilo ...
Purtroppo come in tutte le cose queste cose sono gestite solo da chi ci vede interesse economico, purtroppo sulla nostra pelle.
Speriamo bene.
Vero

Commenti al Post:
jeanne_e
jeanne_e il 12/01/10 alle 18:53 via WEB
Un medico specializzato è importantissimo. Riconoscono tutto al primo occhio, sanno quali esami prescriverti e come tenere la situazione sotto controllo. Era tempo che dicevo "ho dolori durante i rapporti" e nessuno, dico nessun ginecologo, capiva. Vado al Careggi, non menzionerò il nome della dottoressa ma è veramente eccezionale, e mi dice: "scommetto che ti fa male qui"..e tan mi prende subito il punto dove si era formata una piccola aderenza che nessuno aveva visto... Questa è la differenza....:)))...quindi trova un buon centro, porta tutta la tua documentazione e vedrai che ti faranno fare tutti gli esami specifici per capire appieno....Mi raccomando devi essere soddisfatta del tuo medico ... ognuno ha una propria sensibilità a cui rispondere ...(io per es sn stata anche a verona, centro d'eccellenza ma nonostante la bravura del medico non mi sentivo a mio agio e quindi ho cambiato strada: è normale anche questo!Non tutti siamo fatti alla stessa maniera...)....Un abbraccio. Elisabetta
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/01/10 alle 19:39 via WEB
Care ragazze, i vostri consigli sono sempre affettuosi e cordiali. Ho letto ieri il primo libro di Veronica, e come tante di voi, l'ho fatto tutto di un fiato...che dire...Veronica ha messo per iscritto tutto quello che ho provato e che provo...lei ha scritto il diaro che mi sono ripromessa tante volte di scrivere e che non ho mai scritto per paura di vedere nere su bianco le parole la realtà che sto vivendo. Adesso sto leggendo "Condividendo"...storie come tante e che sembrano la copia l'una dell'altra...ma tutte intense e vere... Un altro parere lo sentirò sicuramente, e spero che mi possa dare buone prospettive e che mi dica che sono stata seguita bene e che niente di più si poteva fare... La ricerca di un altro figlio non l'ho abbandonata...non solo per fare la guerra all'endometriosi, ma anche perchè sarebbe come fare goal per tutte noi! Per dare speranza a chi si affaccia solo ora in questa realtà. Mi piacerebbe creare una sede dell'APE nella mia città...pensate possa essere realizzabile? Grazie per la vostra presenza al mio fianco in questo momento di solitudine "interiore"!! Grazie...che Dio vi benedica!!
 
   
librodade
librodade il 16/01/10 alle 23:48 via WEB
Carissima grazie per le tue parole. Aprire una gruppo APE (non una sede, perchè la sede è una ed è a Reggio Emilia) è un progetto molto ambizioso e da affrontare piccoli passi. Capisci anche tu che aprire un gruppo APE, è di grande responsabilità perchè da quel momento devi essere in grado di sostenere una donna che ti si rivolge. Devi conoscere la malattia, i centri specializzati per saperla indirizzare e devi essere sicura di aver fatto quel cammino interiore verso l'accettazione che ti porta a sostenere una donna con il sorriso. In questa pagina trovi qualche info in più http://vb.apeonlus.info/showthread.php?t=9394 essendo un argomento che affrontiamo spesso abbiamo stilato una sorta di linee guida. Direi comunque di partire per gradi ... e poi di risentirci! Ciao
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/01/10 alle 14:02 via WEB
Grazie Veronica per la tua puntualità e per la tua correttezza...immagino che leggere in queste ore i tuoi libri mi ha pervasa di uno spirito "dispositivo" e " operativo" che non ho ben valutato... Prima di aiutare gli altri tocca passare dall'"inferno" e poi "condividendo" crescere e usare ciò che di buono può trarsi da quest'esperienza. Vado avanti e per quel che posso porto la mia esperienza ad aiuto di chi può aver bisogno di rivolgersi a voi che state più avanti di me con lo studio e il percorso psicologico. Grazie Michela
 
     
librodade
librodade il 17/01/10 alle 14:11 via WEB
Grazie a te per la tua comprensione. Non è nostra intenzione smorzare gli entusiasmi, ma anzi, se hai qualche idea per portare un po' di informazione nella tua città siamo qui per ascoltarti e insieme possiamo organizzare qualcosa ... Ti abbraccio
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/10 alle 17:13 via WEB
Ho visto che il gruppo a me più vicino sta a circa 120 km da casa mia...un pò fuori mano!! C'è qualcosa che posso fare per divulgare il vostro operato e per incuriosire più donne possibile? non so avete opuscoli che posso portare negli studi medici...locandine...oppure così come sto già facendo parlo con più persone possibili che mi conoscono e le invito a visitare il tuo sito o quello dell'APE...che mi suggerisci?
 
     
librodade
librodade il 18/01/10 alle 19:49 via WEB
Se mi vuoi far avere in privato il tuo indirizzo ti spedisco volentieri dei volantini APE da lasciare negli studi medici e sale d'aspetto degli ospedali
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 
 
 

IN QUESTO MOMENTO SIAMO IN

web stats
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963