Creato da librodelfuturo1 il 18/08/2012
il senso di noi... nel cammino del tempo

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

scricciolo68lbrmonellaccio19m12ps12Desert.69solitudinesparsashajiramitic98DoorsOfTheTimecassetta2annamatrigianoiltuocognatino1acer.250angi2010bryseide2010prefazione09
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« La città e la collina 2 parte...Vento Calabro »

la città e la collina...segue

Post n°12 pubblicato il 02 Ottobre 2012 da librodelfuturo1

l'Albero e la casa

terza parte...la citta e la collina di Sicari Carmelina

Ma il ficus era il piu' guerriero:  si sentiva il custode della casa e prese ad affondare le sue radici ramificandole in molteplici nodi tanto che ad un certo punto il suolo intorno alla casa prese a sollevarsi

Mia madre brontolava

 

-Finirà col trasformare questa casa in quella di Loreto,col farla volare

 

perche' mia madre era molto pia,frequentava tutte le chiese e pregava incessantemente ma anche lei non possedeva il mito del Paradiso perduto,non sapeva cioe' che quando l'uomo,Adamo,peccando perse il Paradiso,Dio pose a guardia un angelo con una spada fiammeggiante ma con quella spada l'angelo trasformo' il giardino in una selva tremenda inestricabile e certo chiamo' a comporla il ficus

Ora costituiva una vera e propria barriera ed addossandosi al muro di cinta aveva finito col far crollare un pezzo

A dargli man forte c'erano una serie di satelliti

Il mandorlo ad esempio che trasportato dal vento prese a crescere inopinatamente e copri' l'intera facciata

Sarebbe stato un vero spettacolo alla fioritura dei fiori bianchi se questi cadendo a pioggia non ingombrassero il pavimento tutto intorno dando enorme fastidio ad un vicino che amava mettersi all'ombra ma non a coprirsi di fiori

 

Chiedeva insistentemente a mia madre

 

-Quando lo tagliamo?

-Ma che vi dà fastidio?

-I fiori certo

-Manco fossero pietre,obiettava mia madre

 

Anche lui non aveva certo letto la poesia del poeta che vedeva la donna amata immersa in un nembo di fiori

Una pioggia di fiori che cadeva sul grembo e sulla gonna

Finche' un giorno sdrucciolo' sul manto fiorito e si storse una caviglia.

Fu necessario allora sacrificare il mandorlo

Ma il nespolo che sorse al suo posto sempre in modo

improvviso e spontaneo non fu da meno

Era cosi' grande ora ad ombrello che impediva la vista

Non è amato neppure lui perche' produce una quantità infinita di nespole  e tutti vanno con sacchi a coglierle,con grande dispetto dei vicini

 

E' la sorte qui di chi dà frutti

Viene sempre malvisto ed è perseguitato

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963