Creato da librodelfuturo1 il 18/08/2012
il senso di noi... nel cammino del tempo
|
Area personale
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
« Convegno | AFRICA... » |
Franco Mosino...un pensiero
Un personaggio di Reggio Calabria
La scomparsa del professore Franco Mosino segna quasi la conclusione di una generazione che ha espresso non l'antica Reggio ma l'essenza stessa della città come polis greca.
La città è pervasa dallo spirito della polis greca
Tale spirito ha un termine che è anche un indice_
In gergo suona
tragediatore
Ossia posseduto dallo spirito della tragedia.
Lo spirito della tragedia è allucinatorio , profondamente arcaico e doloroso,fa apparire ogni evento come ineluttabile,voluto dal destino,irreversibile
Ogni evento è fatato perciò i rancori diventano inimicizie, il ratto di una donna all'origine di una guerra sanguinaria
E poi c'è l'invettiva che anima l'ira funesta.
All'origine dei poemi omerici sta proprio questo spirito tragico che l'antico greco Franco Mosino rappresentava in se' per noi
L'invettiva è il momento supremo di questo spirito che il poeta Giunta ha indicato come un indice della condizione degli abitanti della polis.
Franco Mosino lo ha rappresentato
Invano Carducci,il poeta di Giambied epodi, ha voluto esprimere questo sentimento che per essere autentico deve essere nativo
Le polemiche letterarie del poeta che si definiva scudiero dei classici, non possono essere paragonate a quelle mosse dal filelleno Franco Mosino
Scudiero dei classici
e cosi' entriamo dentro l'attività di filologo di Franco Mosino le cui spigolature sono state pubblicate per lo più' in rapidi pamphlets da Calabria sconosciuta
La sua patria fu la letteratura antica e cosi' egli è finito nella questione omerica che lo ha impegnato con arduo proposito nell'ultima parte della sua operosa esistenza
Chi fu Omero?
Sgombrato il campo dai luoghi comuni,Franco Mosino risponde,un greco diCalabria.
Ed è facile comprendere il perche'.
E' un aedo che conosce i luoghi,Scilla e Cariddi ad esempio e che canta il mare greco all'origine del secondo spirito del mondo greco,quello dell'avventura.
Franco Mosino sperimenta un metodo,la lettura verticale e scopre che nei primi versi dell'Odissea,le iniziali del verso lette verticalmente contengono un nome,quello di Appa
Ed ecco la tesi
Il poeta Appa reggino è l'autore dell'Odissea.
Questa teoria rientra pienamente nella cosiddetta questione omerica che a partire da VICO CONTIENE LE PIÙ PEREGRINE IPOTESI SULL'ORIGINE DEL POEMA OMERICO.
Sennonché'Franco Mosino non si sottrae alle polemiche risponde agli sbeffeggiamenti a fil di spada
Lo spirito della tragedia e quello dell'avventura nel greco mare si uniscono ad un altro elemento tutto greco, l'attaccamento al territorio
Un greco ha un solo sogno se è lontano,il nostos ed ecco Ulisse che pensa solo a Itaca anche quando è trattenuto dalla dea o quando incontra Nausicaa.
Ed ecco Senofonte e compagni che gridano di gioia quando vedono il mare.
Thalatta,thalattae per loro significa il ritorno ancora
E i trecento di Leonida muoiono sul posto con ferite tutti al petto mentre combattono contro la massa informe dei barbari.
I persiani avevano minacciato
-Copriremo con le nostre frecce il sole
E Leonida risponde
-E noi combatteremo all'ombra
E questo è la virtù' greca che si sostanzia di questo amore per il territorio.
Lo stesso che Franco Mosino ha rappresentato.
CarmelinaSicari
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: cassetta2
il 12/10/2020 alle 09:59
Inviato da: librodelfuturo1
il 15/02/2014 alle 11:36
Inviato da: librodelfuturo1
il 29/07/2013 alle 17:25
Inviato da: Therryonda54
il 27/03/2013 alle 01:12
Inviato da: librodelfuturo1
il 07/01/2013 alle 20:28