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Da 19 anni c’è una strada, per la precisione un cavalcavia, che finisce contro il 3° piano di una casa, e continua dall’altra parte. 7 anni fa Bernardo Iovene, inviato Report (Rai 3), è andato lì. E’ andato al comune e ha scoperta che al comune non sapevano che il palazzo fosse abitato e avevano dichiarato che si sarebbe provveduto al più presto con l’abbattimento dello stabile. In questi 7 anni Bernardo Iovene, per conto di Report è tornato ben 5 volte.

Una telenovela interminabile, una volta si dice che và giù la strada e un’altra si dice che và giù il palazzo, siamo nel 2007 19 anni dopo e cosa sarà cambiato?

Torniamo indietro nel tempo e precisamente a 15 anni fa, 1999 quando l’allora direttore alla viabilità Gennaro Esposito dichiarò che la palazzina andava abbattuta.

Da allora gli assessori e le giunte, sia comunali che regionali, sono cambiati e con loro i progetti per la soluzione del problema.

Il comune all’inizio asseriva che la palazzina era disabitata, non la pensano così gli inquilini che sono soprattutto i proprietari degli appartamenti in questione.

19 anni di trattative dove si è ipotizzato quanto segue:

Abbattimento della palazzina

Abbattimento del cavalcavia e interramento mediante costruzione di una galleria

Abbattimento della palazzina e ricostruzione a poche centinaia di metri

Indennizzo

Esproprio

Siamo arrivati nel 2006 che si era aperto uno spiraglio, i condomini avevano accettato la proposta economica di indennizzo del Comune di Napoli.

Tutti tranne una persona, la Sig.ra del 1° piano MARIA GRAZIA TROIANO ATTIANESE.

L’indennizzo era stato stabilito nell’importo di € 150.000,00 ma la Sig.ra ATTIANESE ha chiesto € 200.000,00

La trattativa con il Vice Sindaco nel 2006, Rocco Papa aveva trovato una via di mezzo € 175.000,00.

Un ingegnere capo del Comune di Napoli era stato incaricato ad accompagnare la Sig.ra ATTIANESE a vedere alcuni immobili per l’importo che il Comune di Napoli avrebbe finanziato.

Nel 2007 la situazione è ferma, la Signora del 1° piano dopo aver visionato alcuni appartamenti non fatto sapere più nulla questo in base a quello che ha affermato Eugenio D’Alessandro Ingegnere del Comune di Napoli.

Gli altri inquilini del palazzo con il senno di poi hanno affermato che un po’ si pentono di aver accettato l’indennizzo, come il Sig. Antonio Di Carluccio.

L’importo offerto è al di sotto degli standard di mercato per la zona di Capodichino-Secondigliano ma hanno accettato per non vedersi espropriare l’immobile e quindi vedersi pagare meno della metà o quasi.

In un anno sono cominciati i botta e risposta tra l’inquilina del 1° piano e il Comune di Napoli, la Sig.ra ATTIANESE dice di aver trovato un immobile che le interessava ma che costava € 180.000,00 ma che il comune era disposto a pagare solo € 140.000,00.

Il Comune di Napoli replica a mezzo dell’ingegnere D’Alessandro che la proposta di € 180.000,00 è molto vicina a quella fatta da Rocco Papa nel 2006 di € 175.000,00 e che no vi era alcun problema.

Dal canto suo la Sig.ra ATTIANESE replica: Il comune ci ha fatto perdere tempo, ora vogliamo € 200.000,00

Il direttore delle infrastrutture del Comune di Napoli Gianfranco Pomicino ha dichiarato che se non viene accettata la proposta di € 175.000,00 la casa verrà espropriata e verranno pagati € 90.000,00

Nella puntata di Report del 15/04/2007 Bernardo Iovene ha chiesto al comune quando potevano darsi un appuntamento per raccontare la conclusione di questa storia infinita.

Ormai al comune non sanno più stimare una data precisa, visto che da anni tutto e fermo una cosa però è certa e riprendo l’appello di Milena Gabanelli (conduttrice di Report)

Cara Sig.ra ATTIANESE ha due alternative: Farsi espropriare la casa e ricevere € 90.000,00 oppure accettare la proposta del comune di € 175.000,00.

Non ci si vuole improvvisare mediatori ma valuti il da farsi, € 175.000,00 sono meglio di € 90.000,00

Anche dal satellite, grazie a GOOGLE è possibile vedere il cavalcavia con il palazzo in mezzo.