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Addio a Enzo Biagi

Post n°169 pubblicato il 07 Novembre 2007 da lifeisnow.napoli
 
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Il giornalista era ricoverato da una decina di giorni in una clinica milanese. «Si è spento con serenità»

È morto Enzo Biagi. Il popolare giornalista e scrittore si è spento poco dopo le otto nella clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni per problemi polmonari e cardiaci. Al momento del decesso c'erano al capezzale le due figlie, Bice e Carla. A dare la notizia della morte di Biagi è stato il medico Giorgio Massarotti: «Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento con serenità». Poco dopo è arrivato il messaggio di cordoglio del presidente Napolitano: «È scomparsa una grande voce di libertà».

L'ARRIVO DELLE FIGLIE - Le due figlie di Biagi erano arrivate in clinica attorno alle 7 e 25. Contrariamente a quanto accaduto nelle sere passate, avevano trascorso la notte nella propria abitazione. Al loro arrivo alla clinica sono immediatamente entrate, senza attardarsi con i giornalisti. «Si è addormentato sereno prima della morte - ha raccontato poi la figlia Bice. - Devo dire che aveva programmato tutto anche per noi, ci ha fatto dormire qualche ora a me e mia sorella, e ci ha aspettate». «Voi e tutti ricorderete Enzo Biagi - ha continuato -, io ricordo mio padre e sono grata a tutti quelli che in questi giorni ci hanno dimostrato tanto bene. Non dico che per noi è una scoperta ma ci ha stupito. Noi siamo i suoi figli, io ho perso un padre e sono solo più sola».

ULTIMO REGALO- Le figlie di Biagi hanno poi raccontato che il padre ha vissuto come un regalo della vita la possibilità di riprendere negli ultimi mesi il proprio lavoro di sempre come giornalista anche televisivo. «Ha avuto dei grandissimi dolori privati, negli ultimi anni, ma la vita gli ha dato un ultimo regalo - ha detto Bice - perché pochi mesi fa ha potuto riprendere, per qualche mese, il lavoro che aveva fatto tutta la vita». Bice, insieme alla sorella Carla, ha voluto ricordare in particolare il periodo trascorso dal padre come partigiano. «Ha sul petto il distintivo di Giustizia e Libertà, era una delle cose a lui più care, di cui parlava di più. Anche questo mi piace ricordare». Bice ha riferito inoltre che l'ultima frase pronunciata lunedì sera da Biagi alle figlie è stata: «Ho tanto bisogno di voi». La figlia Bice ha concluso definendo il papà «una persona per bene e coerente».

IL RICOVERO
- Biagi, nato nell’agosto del 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, era ricoverato da venerdì 26 ottobre per accertamenti di routine. Successivamente, si era resa necessaria una degenza più lunga per subentrate complicazioni. Nella mattinata di venerdì le condizioni di Biagi si erano aggravate, poiché ai problemi cardiaci si erano aggiunti problemi renali e polmonari. Ma anche questa ennesima crisi era stata superata "combattendo come un leone", come avevano riferito le figlie. Nelle ultime ore, però, la situazione era tornata nuovamente ad aggravarsi.
Che la battaglia fosse persa lo avevano sostanzialmente ammesso in questi giorni le stesse figlie, che in questi giorni non hanno mai rifiutato il contatto con la stampa, un mondo nel quale la famiglia Biagi ha una tradizione ben radicata. «La situazione è precipitata» era stato il primo annuncio e poi, con il passare delle ore e dei giorni, «è sempre lucido, determinato, sereno», «c'è stato un lieve miglioramento ma la prognosi resta riservata», «è molto affaticato»: frasi, pronunciate in tempi diversi, più eloquenti di qualsiasi bollettino

 
 
 
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