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La Camorra

Post n°251 pubblicato il 25 Aprile 2008 da lifeisnow.napoli
 
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Quando si parla di Camorra è difficile fare un quadro completo e specifico.

La camorra affonda le sue radici come anti stato, paradossalmente per fare quello che lo stato non riusciva a fare ma queste intenzioni sono durate poco.

Sostanzialmente la Camorra, come la Mafia e altre organizzazioni del genere sono organismi dediti alla delinquenza e non solo.

La facciata sporca è fatta di spaccio di droga, estorsioni mentre la facciata buona è quella delle finanziarie o appalti.

C’è la manovalanza che spara e i vertici in giacca e cravatta che si aggiudicano appalti.

I legami tra politica e malavita sono sempre più stretti, tanto è vero che in Campania esiste un alto tasso di comuni commissariati per infiltrazioni camorristiche.

Guardando indietro sembra che i tempi dello spaccio delle sigarette fossero tempi innocenti, anche a quei tempi si sparava e si moriva ma quello che si percepiva per le strade era differente.

C’era una Camorra che alcune volte gli scrupoli se li creava, i famigerati uomini d’onore. Oggi gli scrupoli non esistono e si uccide per una dose di droga oppure per il pizzo.

Proprio di quest’ultimo è giusto parlare, se in alcuni posti esiste il malavitoso che chiede i soldi in cambio di protezione in altri ci sono titolari di immobili che chiedono ai commercianti fitti fuori mercato in nero. Questa è un'altra forma di Camorra.

Come è Camorra quella delle aziende che si aggiudicano appalti per lo smaltimento dei rifiuti a costi stracciati, non trattandoli e utilizzando lavoratori a nero senza alcuna protezione e a volte anche minorenni.

Molte cose ogni napoletano, chi più o chi meno le conosce. Ma nessuno parla, ognuno si fa i fatti suoi. Si gira la testa per vivere tranquilli.

Roberto Saviano non ha fatto niente altro che mettere nero su bianco cose che sono note, oggi vive sotto scorta perché la Camorra lo minaccia di morte.

Nessuno è Camorrista! Tutte brave persone, anche quando vanno a intervistare parenti di primo grado: No! Una brava persona, la Camorra non esiste.

Basta! Io lo so!! La Camorra esiste.

La Camorra è quella che ti viene vicino mentre stai prendendo le misure nel negozio che vuoi prendere in fitto per aprire una attività commerciale e ti offre protezione.

Risultato? Dici: No grazie, e ci ripensi e non apri l’attività che sognavi di aprire.

La Camorra esiste, è quella organizzazione che prima ti aiuta e poi ti uccide. Sei in difficoltà, ti servono qualche migliaia di euro per sistemare dei debiti. Alla fine ti ritrovi con cento volte gli interessi di quanto ti è stato prestato. Non sono persone losche a fare questo, a volte sono proprio alcune finanziarie a coprire queste attività.

Guardando Anno Zero di Santoro mi chiedo, ma quando finirà? Si parla nuovamente di Camorra, ma quando questo male che uccide una terra stupenda finirà?

Anche per la Camorra si è deciso di andare in Germania, perché la Camorra la respiri nell’aria insieme alla puzza della spazzatura.

Mentre invece vorrei respirare l’odore di salsedine, scaldarmi con il sole mediterraneo.

Una storia di  Camorra.

Un giorno una persona uscii di casa, era diretto ad un pranzo. Una persona come tante, con un lavoro e una vita.

Questa persona fece l’errore di imbattersi in un Camorrista.

Chi poteva immaginarsi che dietro ad un coetaneo che aveva infranto il reato di proprietà privata si celasse un Camorrista.

Il Camorrista aveva parcheggiato la sua auto nel viale privato dove abitava la persona che usciva di casa, impedendogli così di uscire.

Una breve conversazione tra i due, e poi lo sfogo del Camorrista. Calci e Pugni.

Tutto questo sotto gli occhi di decine e decine di persone che giravano la testa o guardavano curiosi ma che nessuno ebbe il coraggio di chiamare la Polizia.

Inutile dire che il Camorrista fuggì, e l’aggredito si ritrovò a dover andare con le sue forze in ospedale dove non venne redatto neanche una comunicazione alla Polizia sull’accaduto.

Seguirono mesi di sofferenze me un ematoma largamente esteso nella zona lombare, nel frattempo tramite alcune ricerche si venne a conoscenza dell’identità dell’aggressore. Era un Camorrista da poco uscito dal carcere. Aveva scontato una pena per omicidio.

Denunciarlo oppure no? Il primo impulso è di denunciarlo ma poi prevale l’istinto di sopravvivenza e il potere Camorristico si fa sentire. Si continua a vivere nel dolore e non avere giustizia.

Alla fine se non c’è denuncia non c’è reato.

Questa storia di Camorra è una come tante, vince il cattivo e perde il buono.

Se il buono avesse sentito uno stato più forte che l’avesse protetto forse avrebbe avuto giustizia.

Basta con la Camorra, ognuno di noi può cambiare questo sistema, basta che ognuno di noi faccia la propria parte. Se si è soli tutto è difficile ma se si è in tanti l’unione fa la forza.

Un giorno voglio poter raccontare a mio figlio che la Camorra era un fenomeno sconfitto da uno stato in grado di proteggere i cittadini.

Un giorno vorrei fare crescere mio figlio sotto il sole di Napoli senza dover fare i conti con tutto quello che c’è di marcio.

Io amo Napoli, ma proprio perché la amo non posso ignorare che ci sono i problemi. Se ami  qualcuno o qualcosa elogi i lati positivi e critichi quelli negativi.

Purtroppo sono sempre di più le circostanze di critica per gli aspetti negativi, spero di elogiarla il più possibile e non solo per il sole, mare, turismo, pizza e arte.

 

Ti amo Napoli

 
 
 
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