lisondria

Mi ha colpito moltissimo la frase di Oriazio con cui hai intitolato il post...davvero intensa. Per saperne qualcsa di più?

sapere in particolare? Orazio, Horatius Flaccus, nacque a Venosa, in Puglia. Ricevette un'istruzione accurata nella sua città natale poi a Roma. Complete la sua sapienza ad Atene, dove entrò come volontario nell'esrcito di Bruto e Cassio. ottenne il grado insperato data la sua discendenza di tribuno militare. tornò a Roma dopo la sconfitta di Filippi, e srisse le Satire Violente. La sua opera si sviluppa in lavori scritti in esametri, che sono vere proprie conversazioni(sermones):Satire, Epistole, in cui vengono affrontate in forma familiare i problemi più vari. Le riflessioni evolvono su problemi della vita morale s d'ordine lettereario, in particolare l'Epistola (arte poetica). Poi ci sono le Odi il cui ritmo presta la forma a temi lirici più vari: mitologia, ispirazione nazionale e religiosa, sentimento della natura, riflessioni personali in cui affiora l'intuizione del valore che occorre saper riconoscere all'istante del vissuto. qui si può riconoscere l'esperienza della guerra, il desiderio della pace, il silenzio forte che si lascia alle spalle, le urla mute di chi ha perso ..... poco è cambiato da allora, solo l'immagine di uomo moderno, un'idea...forse.. ... niente.

Ho fatto il liceo un po' di tempo fa, ma sono ancora in grado di capire che l'Orazio di cui si parlava non è l'amico di Topolino...volevo solo sapere da quale opera è tratta la frase con cui intitoli il post. Ciao

:D... colpito e affondato... Odi,I,1,24... hahah posso essere perdonato?