Creato da london7m il 09/10/2008
pareri,commenti,pensieri

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

psicologiaforenselondon7mTuaEvaKantmikenightunamamma1fioreselvatico3ancheiriccipungonobrunaines.costaOsiride_DioDeiMortila_mano_tesaalf.cosmoslupa_78Pevi1bergamascosalvatoremagiciandgl1
 

Ultimi commenti

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

le illuminazioni

Post n°67 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da london7m
 

Noi siamo tutti sulla via dell' evoluzione che ci permetterà di portare a termine la nostra missione spirituale. Mentre gli esseri umani si concentreranno sulla crescita sincronicistica, i mezzi tecnologici di sopravvivenza diventeranno completamente automatizzati. Tale crescita porterà gli uomini a livelli sempre più alti di energia, trasformando infine i nostri corpi in forme spirituali e unendo questa dimensione di vita con quella dell'Aldilà, ponendo così fine al ciclo di nascita e di morte

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

maroni

Post n°64 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da london7m
 
Foto di london7m

Beni mafiosi: Maroni disinnesca la polemica

Nascerà un'Agenzia nazionale per i beni sequestrati alla mafia, per poter meglio valorizzare l'utilizzo di questo immenso patrimonio valutato in miliardi di euro. L'idea è stata spiegata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. L'Agenzia farà parte del piano nazionale antimafia in 10 punti che verrà presentato dal governo a gennaio, approvato Consiglio dei ministri e poi discusso dal Parlamento in una sessione straordinaria. Maroni, lanciando l'idea dell'Agenzia, ha recepito le perplessità avanzate anche dal centrodestra sulla vendita all'asta "sic et simpliciter" dei beni sequestrati ai clan e disinnescato una polemica interna che andava avanti da giorni. Il vicepresidente dell'Antimafia, Fabio Granata, ha espresso pieno apprezzamento pieno per le parole del ministro: «si sta andando nella direzione giusta e Maroni conferma la sua piena volontà e coerente politica di contrasto alle mafie". "La nascita dell'Agenzia - osserva il deputato siciliano - può contribuire a scongiurare, e comunque a limitare fortemente, i rischi connessi alla eventuale approvazione della possibilità di vendita ai privati dei beni confiscati a Cosa Nostra.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

iran

Post n°63 pubblicato il 08 Dicembre 2009 da london7m
 
Tag: iran

 TEHERAN, 7 DIC - Fermata ieri per un'ora Faezeh Hashemi, figlia dell'ex presidente Rafsanjani. Lo riferiscono alcuni siti riformisti. La donna, presente a una manifestazione in un ateneo di Teheran, e' stata bloccata e tenuta in una stanza per circa un'ora. A giugno era stata arrestata per 2 giorni per aver dimostrato nei cortei post-elettorali. Mir Hossein Mussavi, leader dell'opposizione iraniana, e' stato invece assediato nel suo ufficio a Teheran da un gruppo di fondamentalisti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

CENSIS

Post n°62 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da london7m
 
Tag: censis

ROMA - Più di una famiglia su quattro arriva a stento a fine mese. E per coprire le necessità quotidiane è costretta ad ingegnarsi attingendo così ai risparmi accumulati nel tempo, dilazionando i pagamenti o chiedendo un prestito. A guidarle, una comune strategia: tagliare su tutto, mettendo al bando gli sprechi e ridefinendo i propri consumi. In una corsa sempre più alla ricerca delle offerte e dei prezzi più convenienti, in cui anche il carrello della spesa e la casa diventano low cost. Mentre si dice addio ai vizi che costano troppo, sigarette in testa. A fotografare "la stressata resistenza" delle famiglie italiane ma anche le nuove abitudini su cui la crisi le ha instradate è il rapporto 2009 del Censis dedicato alla situazione sociale del Paese. Dall'indagine emerge che il 28,5% delle famiglie ha avuto difficoltà a coprire le spese mensili con il proprio reddito. Un dato che si confronta, al contrario, con un 71,5% che invece dichiara di avere un reddito sufficiente, con una quota che sale quasi al 79% nel nord-est e scende al 63,5% al sud.

SOLO 2% DICHIARA REDDITI SOPRA 70MILA EURO
Un paese dall'alto peso fiscale e da una ricchezza spesso occulta. L'Italia è al sesto posto in Europa per peso dell'imposizione fiscale sul Pil, con una incidenza del 42,8% a fronte di una media europea del 39,8%. Però solo il 2,2% dei contribuenti (893.706 in valore assoluto) dichiara un reddito che supera i 70.000 euro annui, circa il 50% degli italiani presenta redditi che non vanno oltre i 15.000 euro e il 31% dichiara tra 15.000 e 26.000 euro. A dirlo è il 43/o Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese. Il reddito medio dichiarato è di 18.373 euro pro-capite: si va da un massimo di 20.851 euro nel Nord-Ovest a un minimo di 14.440 euro al Sud. La provincia con il valore più alto è Milano, con una dichiarazione media di 24.365 euro, l'ultima è Vibo Valentia, con 12.199 euro per contribuente. Inoltre, secondo le stime del Censis, l'economia sommersa si aggira intorno al 19% del Pil. Con la crisi tale quota potrebbe essere aumentata, sostiene il rapporto, raggiungendo un valore di 275 miliardi di euro.

PIU' DI 1 MLN FAMIGLIE IN POVERTA' ALIMENTARE
In Italia ci sono un milione e 50 mila famiglie in condizione di "povertà alimentare", pari al 4,4% del totale, con un divario territoriale enorme tra Nord e Sud: lo afferma il Censis nel suo Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi. Secondo l'analisi del Censis, frutto di una elaborazione del Censis su dati della Fondazione per la sussidiarietà e dell'Istat, ci sono regioni come Veneto, Toscana, Lazio e Trentino Alto Adige che hanno quote di famiglie in povertà alimentare sotto al 3% e altre come Calabria, Basilicata e le due isole che, invece, presentano valori nettamente più elevati (dal 6,2% al 10,8%). Il disagio sociale è quindi fortemente territorializzato, dice il Censis, che pubblica anche una graduatoria delle province dalla quale emerge che il gap tra Centro-Nord e Sud-isole è marcato e relativo a tutte le dimensioni del disagio considerate, da quelle private (consumi e reddito) a quelle di natura collettiva, come le infrastrutture. Le province più problematiche risultano Palermo, Agrigento, Matera, Lecce, Caserta, Crotone, Vibo Valentia e Caltanissetta; al contrario, Trieste, Aosta, Belluno e Siena sono le province con livello di disagio sociale più basso.

OLTRE 760 MILA POSTI PERSI CAUSA CRISI
Oltre 760 mila posti di lavoro persi in un anno per motivi legati alla sola crisi. A dirlo è il Censis nel Rapporto 2009 sulla situazione sociale del Paese, nel confronto annuo al secondo trimestre. Per l'esattezza, scrive il Censis, sono 763 mila quanti, a causa della crisi, sono rimasti senza lavoro perché licenziati, messi in mobilità, per interruzione dei contratti o per chiusura dell'attività. Un nucleo costituito prevalentemente da dipendenti (83,9%), uomini (56,4%), residenti al nord (42,8%) quanto al sud (37,0%). Circa il 42% lavorava nell'industria della trasformazione (27,1%) e nell'edilizia (15,1%), il 14,5% nel commercio e il 9,1% nei servizi alle imprese. A questa platea "già numerosa - sottolinea ancora il rapporto - si aggiungono quanti, pur occupati, lavorano a regime ridotto": sono risultate circa 310 mila le persone che nella settimana in cui sono state intervistate non hanno lavorato mentre circa 415 mila l'hanno fatto ma per meno ore del solito. Si tratta per lo più di lavoratori dipendenti, in Cassa integrazione o mobilità (quasi 350 mila) e sono concentrati soprattutto al Nord (65,0%), segno di come in quest'area del Paese "il sistema, che pure ha tenuto - viene sottolineato - stia però registrando preoccupanti segnali di affanno".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

no b-day

Post n°61 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da london7m
 
Foto di london7m


ROMA - Quasi duecentocinquantamila adesioni raccolte su internet in un mese. Nasce così il "No B day", la manifestazione nazionale "per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Ideata da un gruppo di blogger, incubata nella Rete, alimentata su Facebook, la protesta nasce come reazione agli attacchi del premier seguiti alla sentenza sul Lodo Alfano. Dal 9 ottobre 2009, Silvio Berlusconi critica il Quirinale, attacca i giudici della Corte Costituzionale, accusandoli di essere "comunisti", si definisce "l'uomo più perseguitato della storia", litiga in tv con Rosy Bindi dicendole che è "più bella che intelligente" provocando una rivolta delle donne. A un passo dallo scontro istituzionale, mentre fuori e dentro il Parlamento infuriano le polemiche, un gruppo di blogger decide di dar vita ai propri post.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963