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Siamo stanchi di precarietà e norme transitorie: Vogliamo solo la normalità

Post n°371 pubblicato il 18 Marzo 2013 da albathros70

 

Siamo stanchi di precarietà e norme transitorie: Vogliamo solo la normalità

Lsu ed Lpu contro la legge-tampone del Consiglio Regionale: "Vogliamo legge degna di questo nome"

reggio consiglioregionaleEnnesimo viaggio della speranza dei Lpu-Lsu della Locride che insieme ai colleghi provenienti da tutta la Calabria hanno dato vita a una manifestazione davanti a Palazzo Campanella per chiedere certezze sul loro futuro e il pagamento degli stipendi arretrati. La manifestazione ha avuto momenti di forte tensione sino a quando il presidente della giunta Scopelliti e quello del Consiglio Talarico hanno incontrato i sindacati ed alcuni lavoratori.
La decisione è stata di approvare nel corso della riunione odierna del consiglio regionale una norma transitoria che superi il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale e dia continuità ai rapporti dei lavoratori: "Ma qualunque sia il risultato che si otterrà oggi non sarà quello per cui abbiamo lottato in tutti questi anni e speriamo non induca nessuno dei 5000 lavoratori a pensare "almeno non ci mandano a casa", non dobbiamo cadere  in questo becero inganno in cui la classe politica vuole condurci".
"Ora più che mai, dobbiamo avere la forza e il coraggio di lottare per la stabilizzazione e per ottenere ciò non basterà presidiare il Consiglio Regionale ma bisognerà volgere lo sguardo anche al Governo Centrale, non dobbiamo farci cogliere dalla disperazione e soprattutto non ci dobbiamo fare abbindolare da chi ci dice che più di questo non si poteva chiedere. Noi dobbiamo pretendere di più. E comunque molti sono ancora i punti oscuri di questa norma transitoria che speriamo quanto prima venga resa nota ufficialmente" dicono ancora.
Dalle prime "indiscrezioni" raccolte, i lavoratori temono che la norma transitoria sia esclusivamente un "tappabuchi" momentaneo: "Con in più la sorpresa che dei 31 milioni di euro previsti in bilancio, 10 sono scomparsi. Solo 21 milioni di euro quindi per i LSU-LPU e pseudo-proroga solo sino al 15 luglio. È per questo che non siamo affatto contenti e  quindi la lotta deve continuare senza farsi prendere in giro da "illusioni momentanee" e da parate politiche e sindacali fatte "ad arte" per quietare gli animi".
La lotta degli Lsu e degli Lpu, dunque, non arretra di un millimetro: "Noi vogliamo e pretendiamo una nuova legge regionale finalmente degna di questo nome (visto che i consulenti super pagati che dovrebbero scriverla non mancano) con relativa copertura finanziaria (i soldi ci sono, basta solo ridurre i tanti sprechi sotto gli occhi di tutti) e dopo 16 anni di precariato, dopo aver lavorato in nero per lo Stato senza nessuna forma previdenziale e senza alcuna regolarità nei pagamenti, la definitiva stabilizzazione lavorativa, a costo di spostarci tutti quanti in massa sotto i palazzi della politica romana".

Cinzia Musitano (Comune di Ardore)

Antonio Trifoli (Comune di Riace)

 


 
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Cari colleghi,
il 15 novembre, sembrerebbe, che il presidente Scopelliti, riceverà il sottosegretario al lavoro Bellotti per discutere  di noi, vi pregherei ora piu' che mai, di far sapere al Presidente, all'Assessore, al Ministro al Lavoro ed a tutto il suo staff (in particolare a Bellotti) per iscritto, cosa veramente vogliamo e cioè un programma di stabilizzazione serio, realizzabile e concreto, non perdiamoci in inutili e utopistiche  richieste, facciamo sentire la nostra PERSONALISSIMA opinione.
L'elemento determinante per il nostro futuro possiamo essere solo noi, la nostra presa di coscienza, la nostra determinazione, la nostra diplomazia ed il nostro dire e fare, non lasciate che siano, sempre, altri a fare o scrivere per voi.
Sono sicura che, saprete esprimere, quelli che sono i vostri  pensieri senza essere tacciati di presunzione, falsità ed ipocrisia.
Scrivete.
Far capire che siamo in tanti a seguire con il fiato sospeso ogni loro passo, potrebbe fargli capire  quanto ci teniamo ad un posto di lavoro e soprattutto quanto la nostra terra ha bisogno di dare lavoro ai suoi figli, scrivete, scrivete e scrivete.
 
Quanto meno provateci, non vi costa nulla.
 

Cinzia

 

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Noi siamo i DATORI di lavoro dei politici, votando scegliamo chi "ASSUMERE" per lavorare per NOI... questa è la DEMOCRAZIA!

http://www.facebook.com/home.php?#!/notes/cose-che-nessuno-ti-dira-di-nocensuracom/noi-siamo-i-datori-di-lavoro-dei-politici-votando-scegliamo-chi-assumere-per-lav/160389213998054

il giorno sabato 13  novembre 2010 alle ore 12.49 )

Invece siamo NOI che lavoriamo per i loro sprechi e privilegi... ci trattano come fossero loro i "datori di lavoro" e noi i dipendenti: oltretutto, come dipendenti che lavorano a nero e ben sfruttati... pensiamoci

 

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