Creato da angiolhgt il 01/09/2011

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prostituzione

Post n°119 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da angiolhgt

Periodicamente viene proposta da qualche politico animato da un certo pragmatismo anglosassone o nordeuropeo, la soluzione di  "gestire"  un fenomeno sociale che andrebbe considerato con  mente sgombra da pregiudizi bigotti ed ipocriti.

In tutti gli eserciti in guerra in aggiunta ai classici "generi di conforto", sigarette, cappellano,  cioccolata, acquavite, spettacoli di varietà ecc , non poteva mancare il genere di conforto per eccellenza: la prostituta.

Credo che adempisse  oltre alla nota  funzione fisiologica anche una funzione direi etica, consolatoria, psicologica, quella di "tirare su anche il morale", di alleviare la solitudine e la paura di questi ragazzi lontani dall'"eterno femminino": era pur sempre anche una figura materna se non altro a consumazione ultimata.

Non siamo in guerra ma il fenomeno è endemico, inutile tentare di sradicarlo.

Nell'immaginario maschile schizofrenico (ovviamente immaginario medio basso sul bassissimo),  la donna-femmina  oltre ad avere il volto rassicurante della mamma, sorella e sposa, veste i veli di Salomè..la dispensatrice di piacere che gli alleggerisce i coglioni senza romperglierli ! O meglio senza contaminare corrompendolo il suo eros immaginario con prosaiche immagini domestiche.

Perchè non gestire un fenomeno sociale che potrebbe garantire più sicurezza per le prostitute e più decoro per certi luoghi in cui non ne è gradita la presenza?

Fra 100 anni ci  sarà una laurea in psicoterapia sessuale e le/i prostitute/i potranno fregiarsi del titolo accademico operando professionalmente, come i dentisti, direi forse di  maggiore complessità - che ci vuole a cavare un dente?-, rilasceranno regolare ricevuta fiscale e perchè no? anche le ASL potrebbero dispensare con modesto ticket un servizio per le fasce meno abbienti, volto all'equilibrio psicofisico degli utenti.

Pragmatismo anglosassone e professionalità certificata per un aspetto del libero mercato fatto di domanda e offerta.

L'immagine della donna non è certo tutelata dalla Tv, dalla pornografia pret a porter...e poi  la  prostituzione non è solo monopolio di genere: il gioioso mercato del piacere offre  di tutto, erga omnes :uomini e donne.

E poi farebbe PIL, il gettito fiscale aumenterebbe e, come succede in certi paesi, non ci sarebbe più una commistione etica tra vita privata e professione.

 

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Commenti al Post:
ossimora
ossimora il 17/02/15 alle 15:14 via WEB
Certo. Direi però che l' innovazione più seria e redditizia sarebbe lo sdoganamento radicale e reale dei " puttani" , le donne non osano proporre un popolare allargamento degli elitari "gigolo " : vuoi mettere , un bel viale a luci rosse con aitanti trentenni esenti da Viagra e dotati di muscolatura comme il faut ...Certo le donne sono geneticamente e storicamente abituate ad aliti fetidi, pNce prominenti mollicce protuberanze , ed igiene discutibile .gli uomini dovrebbero abituarsi , si sa il lavoro e' lavoro ...
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 17/02/15 alle 15:44 via WEB
sono d'accordo con te è una cazzata confondere il piacere, l'aspetto ludico (indipendente dal genere) con i sentimenti o l'istituzione seppur marcescibile ma progettuale della famiglia. Con questo non voglio escludere, anzi è auspicabile al massimo, che si possano giocare più ruoli ,, con la stessa persona: ho un caro amico che mi ha confessato di vedere i film porno con la moglie , ho trovato la cosa umanamente accettabile...al limite bella per lo spirito di condivisione che è l'asse portante di ogni intesa! Se c'è un fenomeno umano va gestito, l'importante è non recare o subire violenza: deve essere un "affare " per entrambi i contraenti del contratto...do ut des. Poi c'è chi questo tipo di "consumo" non è mai interessato..o non interessa più! Oppure c'è chi ha certi valori per i quali il piacere diventa subalterno ai sentimenti! C' è chi teme le malattie sessuali ed evita le prostitute. La prostituzione è un fenomeno che investe personalità immature e frustrate, talvolta è una dipendenza degli impotenti: mediamente le donne sono più mature dei maschi....ma è giusto che se lo desiderano, per la parità di opportunità si adeguino a certo genere maschile.
 
lorifu
lorifu il 17/02/15 alle 16:23 via WEB
Tornare alle case chiuse che la legge Merlin del 1958 sprangò col risultato di riversare in strada , non senza effetti peggiorativi, le schiere di clienti e meretrici che per esercitare il loro mestiere videro trasformata una salutare professione in uno squallido mestiere sarebbe un’idea illuminata. Ripensare a una legge che prevedesse la riapertura dei casini stroncherebbe il mercato insano della merceficazione del corpo non tanto alla luce ipocrita di quello che viene considerato un vizio da non tollerare in strada ma proprio per risolvere quei problemi, tasse, sicurezza igienica e personale invocate dai più e dalle prostitute stesse. L’esercito della salvezza di pruriti che non sta a me giudicare potrebbe finalmente acquistare uno status e contribuire col pagamento delle tasse al rimpinguamento delle casse dello stato.
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 17/02/15 alle 19:42 via WEB
non abbiamo che da copiare dai paesi più aperti a questo problema; si salva nel decoro la citta e la riservatezza delle professioniste, e lo stato fa quello che dovrebbe fare : regolamenta una attività anche dal punto di vista igienico sanitario: lo si fa con i ristoranti, i mercati alimentari.... Il cattolicesimo non ha mai avversato i bordelli anche nella roma papalina un maldestro o approccio socialista ha lasciato un problema irrisolto per cui il rimedio è risultato essere peggiore del male.
 
ziryabb
ziryabb il 17/02/15 alle 20:01 via WEB
Assolto l'ex direttore del FMI. Non era sfruttamento. Non pagava lui...
Lo stato è ipocrita e la politica si sa è priva di moralità. Vorrebbero riaprire le case chiuse e spacciare liberamente marijuana per riscuotere tasse ma non possono. Si accontentano del Fumo Uccide oppure Giocare può causare dipendenza patologica. Come sarà il monito alla reception dei bordelli? La carne fa male, non abusarne oppure: Sei sposato? Non farlo.
Il problema è culturale. In Olanda le vie a luci rosse sono un'attrazione turistica. Gli olandesi non ci vanno. È un paese che ha saputo educare i propri cittadini a essere liberi di fare ciò che vogliono conoscendo però i loro limiti. Da un anno in Olanda fare l'amore o anche sesso in luogo pubblico non è più un reato ma nessuno lo fa! Come in Germania: velocità illimitata in auto strada ma nessuno va oltre i 130. A mio parere ,la prima cosa da fare è di insegnare la sessualità nelle scuole come si fa da anni nei paesi nordici.In Olanda hanno il tasso di AIDS più basso d'Europa non solo per il condom ma anche i tossicodipendenti prendono la loro dose in qualsiasi ospedale gratis. E i disabili possono chiamare una O.S (Razzi: operatore sessuale) a domicilio e con la ricevuta si fanno rimborsare la prestazione dall'ASL. Ma il vero problema è DODO LA SAUMURE...
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 17/02/15 alle 20:44 via WEB
Sono olandese anch'io!!:) libertario e antiproibizionista; da ragazzo sui nostri tram c'erano le scritte vietato sputare, vietato bestemmiare....(non appariva la scritta vietato fumare) , si danno per ovvi i divieti che sono stati introiettati dall'educazione nelle coscienze che dovrebbero decidere liberamente secondo un imperativo categorico. Uno stato che ha bisogno di tante leggi e tanti divieti è uno stato ben misero per la condizione sanitaria delle coscienze civiche. Ma quanto più è civicamente e moralmente degradato tanto più ha bisogno di regole e controlli...ma i controlli non possono generare il senso civico e morale se non con la paura della pena . (Cosa vuol dire certezza della pena in italia?) L'ipocrisia della politica dei sepolcri imbiancati impoverisce le coscienze.
 
gaza64
gaza64 il 17/02/15 alle 21:26 via WEB
Trovo che, nel caso si scelga di svolgere questa professione, sia giusto poter avere, come tutti i lavoratori, pari trattamenti che, ovviamente, includono diritti e doveri.
Di fondo non credo nel proibizionismo di nessun genere, nemmeno nei confronti della droga che, al contrario e come per la prostituzione, genera redditi, potere e prevaricazioni incontrollati e, ad oggi, incontrollabili.
In generale credo nella libertà esercitata con buon senso: l'importante è che il comportamento assunto individualmente non nuocia ad altri.
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 18/02/15 alle 01:20 via WEB
Doveri e diritti certamente e poichè si tratta in fondo di una prestazione professionale anche tasse e tutele per entrambi i contraenti. E così penso anche per gestire il commercio della droga, garantendo a fronte di tasse tutele sanitarie un percorso di disintossicazione sostenibile con le tasse....quanti fumatori o meglio alcolisti sono un onere sociale sanitario? Ma sulle sigarette ,sull'alcol, sulle slot...ci sono tasse che dovrebbero essere impiegate anche per far fronte alle ricadute sociali in modo da gestire virtuosamente un fenomeno non solo individualmente ma anche socialmente dannoso. Quindi combattere le droghe gestendone il commercio, non per lucro ma per ridurlo e pagare le spese per salute e sicurezza.
 
   
gaza64
gaza64 il 18/02/15 alle 12:00 via WEB
Certamente: è così che andrebbe risolto un fenomeno sociale come quello che hai trattato, così come gli altri ad esso correlato per l'impatto che, inevitabilmente, producono anche in chi non ne è direttamente coinvolto.
Non certo pubblicizzando "servizi" o sostanze, come già avviene per giochi nocivi, sulle televisioni di stato incorrendo in un reato ancora peggiore.
 
eliantemo
eliantemo il 21/02/15 alle 10:05 via WEB
Speriamo si possa mettere fine a una ipocrisia che danneggia e degrada soprattutto la donna che nelle strade, spesso è vittima dello sfruttamento di papponi crudeli...
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 21/02/15 alle 18:36 via WEB
governare certi fenomeni sociali dovrebbe essere compito dello stato.
 
woodenship
woodenship il 21/02/15 alle 19:06 via WEB
Purtroppo siamo il paese dei papi,quindi regna il si fa ma non si dice.Il resto è l'estensione di questo giochetto ipocrita.E fino a quando il clero dominerà pure in tanti letti,c'è poco da fare:si vivrà sempre nell'illegalità e nell'ipocrisia velenosa.Proprio come nel turbillon delle droghe si droghe no.......Complimenti per il post........Un saluto.........W.....
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 22/02/15 alle 01:11 via WEB
una ipocrisia antropologico- culturale che nasce forse ancor prima del cristianesimo: uno storico sagace sostenne che nel corso dell'impero romano, per trovare braccia che lavorassero immensi latifondi,l 'italia fu popolata forzosamente da un numero impressionante di schiavi...quella base antropologica abituata ad essere sottomessa poi anche ai tanti stranieri invasori per secoli e secoli...le eccezioni se pur ci furono, molti italiani eccellenti lo ammisero e non ultimo lo stesso garibaldi che nelle sue memorie coniugava il bieco clericalismo allo spirito servo dei contadini e delle masse.
 
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