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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 
« A.A.A. Politicanti veri cercasi.Editorialisti attivatevi! »

SIAMO INADEGUATI

Post n°68 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

Siamo inadeguati.

Nell'epoca del pluralismo sociale, delle frontiere aperte, delle telecomunicazioni spaziali noi, siamo ancora maledettamente legati a vecchie convinzioni e leggende metropolitane.

Nell'era della consapevolezza e della conoscenza noi ci barrichiamo testardi dietro dighe mentali: forse pressati dai tanti guai personali, dalla mancanza di un'alternativa valida, dalla sensazione opprimente e costante dello scacco matto. La matrice, un sistema politico strozzato dai suoi stessi ingranaggi.

Ma la società si evolve anche senza il nostro aiuto o anche con i nostri continui tentativi di sabotaggio. L'evoluzione che ci ha visti progredire continuamente e in ogni campo professionale.

L'evoluzione è qualcosa di indipendente dalla nostra volontà e possiamo soltanto evolverci con essa e adeguarci ai cambiamenti. Pena il caos e le guerre.

Arricchiamo i nostri personali vocabolari con neologismi eleganti, sinonimo di aperture mentali: ma è solo parvenza.

Accade perché non crediamo fondamentalmente in quello che diciamo: ancor meno pensiamo quel che diciamo. Per non parlare della vigliaccheria che s'impossessa di noi facendoci temere ogni radicale cambiamento.

Dualismo. Dove la parte incancrenita da anni e anni di mal cultura si oppone alla parte che cerca di evolversi, affannando pateticamente in un mare d'ignoranza sociale. Da un delirio politico sempre piu discordante e lontano da dottrine salva giustizia e dignità umana: per i politici questi non sono equiparabili ai piu comuni principi morali di cui tutti noi dovremmo esserne porta voce e difensori agguerriti, ma meri strumenti politici per spartirsi voti e coalizioni.

Queste polemiche son per loro pedine preziose da usare con attenta strategia.

La polemica sui bambini da accettare o meno negli asili comunali ne è una prova.

Avrei dovuto corredare i bambini con un altro termine, clandestini.

Non sapevo potessero esserci bambini clandestini, è come dichiararli figli di NN!

Ma andiamo avanti.

Al solito il baricentro viene spostato onde evitare di trattare il vero problema, la vera emergenza.

Nel nord mancano le strutture pubbliche o meglio, gli asili comunali: questa è la sola certezza e il fulcro dal quale dipanare discussione costruttive.

Quei pochi vengono contesi a colpi di burocrazia e appellandosi a qualche somma conoscenza.

Altrimenti, si devono mandare i propri figli negli altri asili, quelli parastatali o privati ma comunque costosi: in un'epoca dove la stragrande maggioranza degli italiani si trova a dimezzare le vettovaglie, usufruire di questi asili a 5 stelle è davvero insopportabile! Per non dire improponibile.

Il sindaco Moratti è ampiamente inadeguata a coprire il ruolo assegnatogli: manca di pugno fermo, manca di coraggio e d'indole tumultuosa. E poi gli attuali politici son sempre troppo indaffarati a coprire gli interessi di partito, a non dare troppo fastidio per non vedersi soffiare poltrone e fama.

Torniamo ai bambini cosiddetti clandestini.

Abbiamo in Italia numerose associazioni umanitarie volte alla tutela minorile, e non solo per minori italiani.

Facciamo intere campagne raccolta fondi per bambini africani, russi, cecoslovacchi, di Bucarest, ect, ect, ma però, in casa nostra, al sicuro nelle nostre mura circondariali siamo razzisti e ignoranti!

Chissenefrega dei bambini clandestini, chissenefrega se accogliendoli nei nostri asili li togliamo dalla strada, dalla sporcizia, dalla strumentalizzazione, dalla schiavitù, dai mille pericoli come la tratta della pedofilia, spaccio di organi e chissà quante altre cose.

A chi importa se in questo modo appunto contrastiamo la clandestinità e quindi, indirettamente li regolarizziamo e li controlliamo!

Per iscriverli dovrebbero aver fatto le vaccinazioni, quindi automaticamente combattiamo vecchie e nuove malattie.

Registrandoli sapremmo dove vivono e quindi li avremmo sott'occhio.

E cosi i loro genitori o almeno uno di loro.

Dire che non dovremmo farli entrare è pura demagogia: ormai ci sono e comunque le frontiere sono aperte per la gran parte di queste nazioni povere.

Per gli extra comunitari il discorso è lo stesso.

Altrimenti non mi spiego l'esistenza sul nostro territorio di tutte queste strutture nate a garantire ugual diritti umanitari.

Che razza di persone siamo.

Ricordo nuovamente agli italiani che un modo per uscire da tutti questi disagi c'è, soprattutto c'è un modo per garantire alle città maggiori strutture pubbliche e i finanziamenti per le stesse.

Basterà modificare la legge che recita: nessun territorio o ente o condominio o struttura pubblica, ecclesiastica dovrà pagare ICI e Tarsu. E chissà quanti altri sconti. Quando questi “ tesori “ potrebbero garantire gran parte dei contribuiti destinati all'ampliamento o riqualificazioni di strutture carenti e inagibili.

Ricordo ai miei connazionali di quante strutture pubbliche e anche clericali siano state cedute, donate o comunque regalate per creare moschee. Quante strutture pubbliche vengono acquistate o affittate ad enti o privati per cifre irrisorie!

Non fate il loro gioco non vi schierate confusi dai vostri disagi!

Non fatevi confondere da finte urgenze e soprattutto non laciatevi narcotizzare.

Non sarà diventando razzisti che risolverete i vostri problemi ma soltanto esigendo da chi, chiamato a governarci, rimanga fedele ai principi elementari di uguaglianza e giustizia.

I nostri asili costeranno sempre piu e sempre meno saranno i posti liberi nelle scuole comunali.

Non sarà sterminandoci a vicenda che risolveremo i problemi di ordine pubblico.

Lassù ci stanno ingannando!

Per non parlare dell'incongruenza alla base della polemica.

Ci stanno letteralmente ammorbando con il bisogno secondo loro, di abolire, o riformare la 104.

Il Vaticano fa abuso dei suoi strumenti e delle sue arroganze per ribadire la meschinità dell'aborto e condannare pubblicamente chi la difende. eppure davanti al rifiuto ad ospitare bambini etichettati clandestini negli asili, i loro principi morali taciono, vanno a farsi letteralmente benedire.

La legge sull'aborto permette di ridare poteri e maggioranza ai partiti ed intellettuali ufficialmente cristiani: i bambini clandestini, tra le varie loro sfortune hanno anche questa, non rappresentano il mezzo capace per ridare nuovo vigore ai vecchi quadri.

Quindi difendiamo gli embrioni ma decidiamo di scacciare e ripudiare bambini già nati!

Ora venitemi a dire che questa non è incoerenza gretta e stupida.

Sommo Pontefice, i bambini clandestini che dice, meritano un suo gesto?

Invito anche l'Unicef e il Telefono Azzurro a dire la loro: esponetevi una buona volta unendovi.

Invito anche Massimiliano Frassi e la sua associazione Prometeo che combatte quotidianamente la pedofilia e gli altri crimine contro minori.

Non è la questione degli asili in se a farmi gelare ma il principio che si cela dietro questa sommaria indifferenza.

L'unica vera via di uscita è la cultura tra popoli.

Capire che dietro la nostra ostinata freddezza si nasconde il nostro divenire complici di tutti i piu disgustosi reati commessi a danno dei minori: soltanto salvando e dando dignità a questi ultimi possiamo sperare di educare le nuove generazioni e prevenire futuri terroristi o guerre assurde.

Discussioni sul tipo di simbolo religioso da adottare nelle scuole è la prova che questa volontà manca!

Discussioni in merito all'accettare bambini clandestini ne è il sigillo infernale.


Roberta Lemma

 
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