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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

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LA DESTRA ATTACCA E PROMUOVE LA STERMINAZIONE DI MASSA.

Post n°88 pubblicato il 20 Maggio 2008 da lunarossa.1974

 

La Destra attacca:


Maroni sterminerà i campi rom; dove manderà i rom sfrattati è mistero, visto quanto ci costerebbe un rimpatrio di massa li sparpaglierà in qualche periferia.

La Russa immetterà nelle nostre strade pattuglie di sceriffi, ma solo dalle 24 alle 2 di notte, e di giorno? E come farà con la mancanza di personale lamentata da questure e caserme?

Berlusconi intende seppellire la Campania con 3 inceneritori e ben 10 discariche; a dargli una mano saranno i militari addetti ai carri armati puntati contro gli abitanti. Ma non contro Bassolino.

La Carfagna ha in cuore di rinnegare gli omossessuali. Secondo lei non esistono, sono solo un fenomeno da baraccone.


Non mi sono mai piaciuti i provvedimenti varati in tutta fretta e in nome di un emergenza nata e voluta da chi, del Paese, se ne è sempre fregato.

Non mi piacciono i metodi della Destra, né tanto meno i metodi dell'oramai tramontata Sinistra, oggi piu complice che mai.

Voglio parlare delle tante donne vittima delle violenze feroci subite negli angoli bui di città logorate, abusate, inabissate sotto tonnellate e tonnellate di spazzatura e degrado umano e ambientale. Delle nostre fabbriche costrette a chiudere dalla manovalanza schiavista e sotto pagata.

Delle nostre tante vie divenute ghetti dall'aria putrida.

Delle loro mosse risolutive e dal grande impatto mediatico.

Della loro idea di attentare sempre più la democrazia traballante con un'azione dittatoriale militare.

Abbiamo noi tutti responsabilità non indifferenti: ognuno di noi ha contribuito alla prolificazione degli immigrati non adatti a vivere in Nazioni come la nostra. La politica non è la sola a doversi recitare il mea culpa.

Non soltanto gli abusati romeni o albanesi; ma anche i cinesi, i nigeriani e altri ancora anche se in numero inferiore.

I cinesi hanno “ invaso “ molte aree italiane: Prato ad esempio si è vista sottrarre tutta via Pistoiese.

Chi gliele ha vendute le case? E i negozi? Noi naturalmente.

Noi quando abbiamo visto i loro bei portafogli gonfi: gli abbiamo venduto a prezzi super gonfiati le nostre case. I cinesi è bene dirlo non violentano le nostre donne, solo le loro. Ma a noi non importa. I cinesi fanno crescere i loro figli a noi italiani fino ai 3 anni di età e dietro un mensile di tutto rispetto: ma qui nessuna associazione umanitaria scende in campo a difendere i diritti di questi bambini strappati due volte dalle persone a loro care. Due volte perché la prima è quando neonato viene staccato dal seno materno per darlo ad una estranea, la seconda perché a 3 anni viene diviso senza troppi scrupoli dalla donna estranea che ormai chiamava mamma. Per non parlare dello schiavismo che esercitano nelle loro fabbriche a danno di connazionali classificati come serie B: i cinesi violano ogni diritto umano e sotto il nostro tetto. Tuttavia lo fanno tra di loro e questo sembra legittimare la nostra spontanea indifferenza. Peccato che grazie a loro molte fabbriche, soprattutto tessili, son state chiuse! I mercatini rionali e i negozi vendono solo abbigliamento cinese.

Tanto meno è colpa delle frontiere aperte se ad oggi ci ritroviamo con le città invase dai clandestini: semmai è nuovamente colpa di chi, incapace, non ha saputo nel tempo costruire un progetto che impedisse l'invasione incontrollata.

Ricordo da ragazzina, più o meno 27 anni fa, quando passeggiando per Roma con mia nonna, vedevo i Rom, i zingari, borseggiare turisti e italiani, in paranza.

Ancora ricordo quando frequentavo le superiori a San Paolo, sul ponte Marconi circa 22 anni fa.

Mia madre era preoccupatissima poiche, sotto il ponte Marconi vi era una numerosa colonia Rom: già allora si sapeva del loro rubare nelle case e nelle borse e anche il loro rapinare o sequestrare bambini. Nulla di nuovo ad eccezione che nel tempo si sono triplicati e sono nate nuove colonie di immigrati.

Non possiamo pretendere che chi, nel proprio paese, cresce e vive senza regole ne diritti ne doveri sappia poi rispettare le nostre regole.

Gli albanesi e i romeni e i nigeriani non comprenderanno mai le nostre regole poiché nella loro terra non c'è ne sono e vivono e nascono sotto una perpetua guerra civile. Occhi abituati alla sofferenza, al dolore, alla morte e alle violenze.

Per loro violentare una donna è normale, come il rubare o il pisciare sotto i portici.

Sbandierare questa pericolosa presa di posizione tutta di matrice destriana è pericoloso e potrebbe innescare una serie di detonatori incontrollabili. Guerriglia urbana.

Laddove il pugno saldo dello Stato sguinzaglierà i suo super commissari gli immigrati si vendicheranno con ancora più ferocia.

I numeri parlano chiaro: sono tanti e sono logisticamente ben sparpagliati e molti di loro sono entrati nelle file di clan mafiosi e camorristici. Gia ieri a Tor di Valle, sempre a Roma, ci sono stati tafferugli.

Vorrei dire al neo ministro Maroni di fare molta attenzione. Questa determinazione potrebbe riservargli ritorsioni politiche.

Spiegargli che non è necessario usare la forza per ripulire l'Italia, basterebbe una buona dose di lungimiranza e progetti a lungo termine.

Vanno bene le leggi ma non la repressione.

Cominciamo ad alleggerire le carceri: quanti immigrati ci sono li dentro? Tutti a casa e subito. Senza distinzione di reato. Prima di rispedirli

Quella benedetta via Anelli e quante vie come questa nelle nostre città?

Smantelliamoli questi ghetti, sparpagliamoli, induciamoli ad abbandonare le nostre aree metropolitane. Rendiamoli deboli. Isolati saranno meno feroci.

Vecchie fabbriche in disuso, casermoni abbandonati diventati alloggi clandestini: monitoriamoli.

Rendere reato la clandestinità significa generalizzare un fenomeno tutt'altro che marginale.

Spesso la loro clandestinità è frutto del nostro lucrare: a Caserta, le masserie, li obbligano a lavorare incessantemente con uno stipendio da fame e li mandano a dormire in stalle inutilizzate. Anche questi italiani andrebbero severamente puniti poiché la loro mancanza di responsabilità rende vano ogni disegno creato a controllare immigrati ed extra comunitari.

Nell'edilizia lo sfruttamento è lo stesso.

Il pugno di ferro non servirà a nulla ma solo ad aizzare ancor più animi di per se già bellicosi.

L'ultima volta che ho visto Roma ne ho sofferto.

Non vi era marciapiede dove non risiesse un ambulante o passeggiasse un drogato o non sostasse un immigrato dalla faccia poco rassicurante.

Il centro storico ne è una immane cozzaglia.

Anche innanzi gli illustri palazzi del potere sostano; lì dove i Big sfilano e le telecamere l'immortalano.

Il decreto di Maroni non approderà a nulla di serio e sostanzioso: un disegno di legge che susciterà forti tensioni per poi implodere ed esplodere nelle nostre strade già rese insicure.

A questo si aggiunge la brillante idea del ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Pattugliamento terrestre dell'esercito per fronteggiare l'allarme sicurezza nelle metropoli. Ci vogliono militarizzare.

Pattuglie composte da un poliziotto un carabiniere un soldato e un vigile urbano, dalle 12 alle 2 di notte. E di giorno? Immagino che scatteranno le vendette dell'altro fronte.

So per certo che molte caserme lamentano la mancanza di personale: non so come la Russa voglia trovare la materia umana per assemblare questi gruppi.

Vorrei ancora aggiungere che ci è stata un'anticipazione su quello che vorrà diventare l'azione capace di sconfiggere la grave situazione rifiuti in Campania.

Anche qui si evince l'intento di militarizzare e reprimere.

Da anni si tenta di costruire un termovalorizzatore ad Acerra: un impianto divenuto oggetto di critiche e polemiche sia per la sua struttura non adatta ne ha difendere l'ambiente circostante ne tanto meno quella dei suoi vicini di casa, sia per le infiltrazioni da parte dei clan camorristici. Gli stessi potranno smerciare meglio i rifiuti tossici provenienti da varie parti di Italia avendo un parziale controllo sull'impianto di Acerra. Tra l'altro Prodi ha già firmato il consenso ad usare il nuovo impianto per bruciare balle non a norma: un inceneritore capace di rilasciare nell'aria polveri altamente cancerogenie Chissenefrega se in futuro in Campania aumenteranno i casi di leucemia, tumori, nascite con malformazioni; a chi importa se mangeremo cibi contaminati. Abbiamo lasciato morire i nostri soldati con l'amianto e l'uranio figuriamoci se ci fermava qualche tumore in piu!

Dicevamo, oltre all'impianto di Acerra si prevede la costruzione di altri due inceneritori: uno a Salerno e uno a Caserta.

Quindi, tre impianti e subito l'apertura di ben 10 discariche.

Sapete quanti anni sono che i vari super commissari tentano di aprire discariche?

Tra queste alcune son risultate altamente inquinate e intrise di percolato. Alcune non si son aperte per le forti tensioni che hanno provocato nei centri abitati; centri che si sarebbero viste vicine di casa, troppo vicine, con una discarica a cielo aperto.

Le aperture saranno possibili, stando a quanto si legge dalle anticipazioni, grazie ad un super lavoro di copertura da parte della forza militare: non sono sicura ma forse gli daranno la licenza per uccidere sul colpo chi tenta di opporsi. Nessuno ricorda Marigliano? Eppure si tratta solo di pochi mesi fa. Il corpo armato dello Stato costretto dai suoi “ padroni “ a manganellare uomini, donne e bambini.

Intanto il neo Presidente Berlusconi si vede arrivare sulla sua scrivania un progetto di tutto rispetto da parte dell'armatore partenopeo Salvatore Lauro. Un progetto che non solo non pretenderà soldi dallo Stato e che verrà completato nel giro massimo di 6mesi ma che risolverà nella maniera più pulita possibile l'annoverosa questione Campania. Non credo il Berlusconi l'accetterà: i suoi interessi e “ amici “ glielo impediranno! Tuttavia non nascondo la speranza di un mio errore.

Stiamo attenti a mostrarci troppo entusiasti di queste nuove misure di sicurezza, poca sicurezza ma molta repressione che si sa è madre di ogni rivoluzione.

I comitati civici sparsi in tutta Italia dovrebbero comunicare tra loro e far forza su un progetto meno immediato ma di certo capace nel tempo di ridarci sicurezza.

È giunto il momento di “ lodare “ la ministra per le pari opportunità Carfagna.

Riflettevo sul termine pari oppurtunità e non so perche l'immagine che mi giungeva era di un qualcosa mirato alla salvaguardia di tutte quelle fasce sociali deboli come ad esempio le donne, i diversamente abili, e i discriminati di qualsiasi natura. Anche gli omosessuali.

Evidentemente mi sbagliavano o la neo ministra non sa di cosa tratti il suo dicastero.

Altro caso di incapacità?

La Carfagna nega il patrocinio al GayPride: con i ringraziamenti di tutte quelle classi bigotte e profondamente ed ottusamente cattoliche.

Ma fa di piu.

Dice ai microfoni che in Italia non esiste affatto questa discriminazione: e allora perché gli nega il consenso?

Perchè ad oggi le coppie omosex non hanno le stesse opportunità e non parlo di adozioni ma di eredità o di diritto in caso di malattia e cose del genere. O come l'obbligo da parte di conviventi omo a pagare doppia tassa della televisione di Stato poiché la legge non li riconosce come utenti di un unico domicilio. Roba da matti.

Avete notato di come tutte queste notizie apprese per vie ufficiali rasentino una sorte di volontà dittatoriale e repressiva?

Non so voi, ma io comincio a sentirmi soffocare.

L'alternativa è costituirsi e riformare un modello di sinistra.

Certo servono uomini e donne carismatici, capaci e coraggiosi.





 
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