Da tempo seguo “Io TV” su rete 4, soprattutto il sabato sera quando sono nullafacente di turno al lavoro (o forse è meglio dire "nulladormiente"??)
Non c’è tanto altro da vedere, se si escludono le televendite di gioielli, quadri, tappeti, cd, videocassette e i nauseanti 5 minuti con mediashopping. Nauseabondi in particolar modo quando appare sul video una strillante Gill che vuole trasformarti in un Big Jim tutto addominali e muscoli. Brrrr, fa male anche solo pensarci.
Qualche settimana fa ho visto un lanciatissimo Gerry Scotti presentare Azzurro 88 in diretta dal Petruzzelli di Bari. Un vero tuffo nel passato...
Come socio conduttore ha accanto un giovanissimo Andrea Salvetti, con un paio di pantaloni che, pare, tirano un po’ sul cavallo. Per quanto riguarda l’abbigliamento è solo il primo esempio di “moda”. Partiamo con una biondona che, se non ricordo male, si chiama Mandy Smith che ha un delizioso tubino iperaderente turchese e degli orribili stivaletti scamosciati neri alla caviglia, per proseguire con la mora Tracy, voce inesistente, canzone… ma stava cantando??, vestitino bianco frou frou, svolazzante come un abito da gara di ballo liscio, elegante certo, non fosse che sotto aveva calzini bianchi infilati in scarpacce da ginnastica nere. Nick Kamen non lo cito nemmeno: dopo anni ancora mi domando come tante mie amiche vedessero in lui un figo da urlo. Gli unici un poco “normali” erano i Gipsy King, tra l’altro con una canzone che pensavo più vecchia, Bandoleiro, ma sempre energica.
Cavoli, nel 1988 avevo 14 anni, eppure sti’ Novecento manco li ho mai sentiti nominare. Però sanno fare benissimo lo step sul palco. Che abbiano seguito i 5 minuti di Gill prima di andare in onda? Stesso esercizio, anche se un po’ fuori tempo, per i due coristi dei Matt Bianco. Nota positiva: lo stile dell’abbigliamento è finora il migliore. Passa una certa Shakatah (chi la conosce alzi la mano!) che tra sottane, merletti e cappotto parrebbe una strega del medioevo, se non fosse che viaggia sulla tonalità del bluazzurro. Inoltre balla come se le scottasse il pavimento sotto i piedi.
E parlando di scottature arrivano quelli che “voglio accendere un fuoco” che “brucia, brucia e non si spegne mai”. Ecco perché quella di prima saltellava così! Una Marcella con 20 anni di meno non la ricordavo, non che sia cambiata molto. Indossa un bustino bianconero tanto inamidato che le stecche son di certo meno rigide della stoffa. Finora la più raffinata, insieme al Gerry che canta la sigla di smile… irresistibile!
Se non lo sapevate vi informo che la moda dei pantaloni corti stile “ho l’acqua alta in casa” è stata lanciata da Kim Wilde: pantaloni a tubo blu, scarpette nere paurosamente simili a quelle indossate dalla Smith e camicetta bianca con risvolti alla marinara. Elegantissimi in black i “Black” (sarà un caso?) con la loro Wonderful life. Con questa salgono a 4 le canzoni che ho riconosciuto, e meno male, iniziavo a sentirmi un’aliena. Jodie Chicks è un’estranea con minigonna ascellare e chiodo in pelle. Altrettanto sconosciuta è la canzone. Un’ovazione accoglie invece Scialpi e Scarlet: lui elegante, lei un poco intabarrata in abito nero a vita alta e qualche ruga in più del previsto. Vanessa Paradis con Joe le Taxi mostra una danza sinuosa al ritmo di un lento cha cha, che, finalmente, non ha nulla a che spartire con lo step di Gill. Quasi mette voglia di ballare. E ti chiedi anche: ma perché non da qualche lezione di ballo al vecchio Nick?