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« Un grazieCommento 1 al post 58 »

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Post n°58 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca

D - Nel 2012 cosa accade con la fine del calendario Maya?
R - Nel 2012 finisce un ciclo, è come se finisse un anno, è come se fosse il 31 dicembre dell'anno solare.

D - Noi abbiamo anche il calendario per l'anno successivo, loro ce l' hanno?
R - Certamente, hanno un calendario ciclico che non finisce mai, ogni volta ricomincia da capo. Il problema che loro si pongono è che ad ogni datazione, ad ogni ciclo corrisponde un determinato comportamento planetario e un conseguente comportamento umano, per cui bisogna essere in armonia. Se non si è in armonia con questo comportamento planetario ci saranno grosse sofferenze, ma comunque il calendario andrà avanti, non si ferma. Non c'è la fine del mondo.

D - Se siamo in armonia con il calendario queste disgrazie non accadono, cioè è un calendario che da una via per il bene e una via per il male?
R - Infatti i Maya chiamano questo periodo il periodo in cui gli uomini sono nel salone degli specchi: questo significa che uno si specchia, si vede, si guarda, controlla quello che è, quello che è diventato e quello che potrebbe essere. È un momento in cui c'è un'auto coscienza, un'auto confessione; l'uomo guarda se stesso allo specchio e vede ciò che è diventato attraverso le proprie azioni e decisioni, quindi da qui parte una decisione nuova.

D - Causa-effetto?
R - Esattamente.

La mia domanda ora è: come vogliamo che sia il nostro effetto???

Commenti al Post:
tibacioalbuio
tibacioalbuio il 21/09/05 alle 02:12 via WEB
post56
 
kemetatlantis
kemetatlantis il 21/09/05 alle 02:50 via WEB
Perchè non prendere atti della propria energia spirituale? Perchè fermarsi a credere che la nostra giornata finisce quando cala il sole e andiamo a dormire? Eppure siamo consapevoli di sognare e forse in questi sogni di viaggiare su altre dimensioni di cui al risveglio non ricordiamo nulla. Il male di quest'epoca non è l'inquinamento terrestre o le guerre o altro ancora, il male di quest'epoca è il modo in cui ci annnulliamo nel materialismo. Alcuni li chiamano fantasmi, altri depressione, altri ancora voci che arrivano dall'aldilà. Alla fine si riduce in una sola sostanziale verità: abbiamo bandito da noi stessi la nostra coscienza spirituale. Cosa succederà nel 2012? Forse la fine del mondo materiale e l'inzio di quello spirituale. Forse le antiche civiltà scomparse come Mu e Atlantide (solo per nominarne alcune) vogliono insegnarci qualcosa. Erano grandi viaggiatori con conoscenze tecnologiche a noi ancora sconosciute ma sono scomparse perchè hanno perduto, o meglio, smarrito la loro conoscenza spirituale. Siamo fatti di energia, questa energia circola nell'universo, nutre la terra... e se questa energia scompare? Se noi non siamo più capaci di generarla? La fine del mondo? Forse sì, forse no... io preferisco non rischiare e iniziare fin da ora a costruire il bene per un domani di bene!
 
 
lunedi.bs
lunedi.bs il 21/09/05 alle 02:57 via WEB
Kem da sempre esiste il libero arbitrio... forse gli abitanti di Mu o Atlantide avevano la possibilità di salvarsi dagli eventi che li hanno fagocitati, o forse no, ma mi piace credere che spetta a noi la scelta di tutto. Ciò che fa paura è la possibilità di scegliere la strada sbagliata, e spesso in effetti questo succede, ma solo perchè non abbiamo la conoscenza di ciò che ci serve per decidere al meglio. Oppure, sempre per il libero arbitrio, scegliamo di non sapere, per paura, comodità o altro. Credo sia questo il senso della mia ricerca: conoscere per decidere. E poi chissà, potrò anche fare la scelta sbagliata, ma... scelta MIA..
 
kemetatlantis
kemetatlantis il 21/09/05 alle 03:07 via WEB
Lune tu parli di conoscenza mancante, di sapere ignorato, di scelte forse anche sbagliate. Conosci la storiella egiziana della candela nel deserto? Se non la conosci chiedilo a tuo marito che te la può raccontare meglio di me. La nostra spiritualità, sebbene sia un concetto astratto in questa era, discorsi che solo i "matti" o quelli considerati tali possono fare, ha più conoscenze, più informazioni, più veggenza di quanto possiamo credere. Ci stiamo avvicinando al quinto mondo, il mondo dell'etere in quanto spirituale, non ci possiamo permettere di sbagliare perchè nei nostri errori esiste un probabile futuro. Ci sitamo avvicinando al potere supremo e la nostra mentre, per quanto razionale possibile, deve prendere atto che esiste altro che bene o male, bianco o nero, ragione e istinto: esiste l'universo intero che noi abbiamo dentro ma non abbiamo "orecchie " per ascoltare.
 
 
lunedi.bs
lunedi.bs il 21/09/05 alle 03:17 via WEB
Non è semplice far uscire quella conoscenza da un livello spirituale soffocato e seppellito da secoli di abitudini materiali. Ci provo, ma... Forse è da lì che nasce il mio bisogno di sapere: lo spirito che urla e vorrebbe uscire se non altro ha trovato il modo di farsi ascoltare.
 
Oceano_Irrazionale
Oceano_Irrazionale il 21/09/05 alle 11:16 via WEB
Rimando alla risposta che ho dato nel post 48... In quanto a te, Kem "cut... Il male di quest'epoca non è l'inquinamento terrestre o le guerre o altro ancora, il male di quest'epoca è il modo in cui ci annulliamo nel materialismo. Alcuni li chiamano fantasmi, altri depressione, altri ancora voci che arrivano dall'aldilà... cut" penso che non sia così banale; le sfumature sono molte di più... Oltre al bianco ed al nero ci sono tutte le sfumature di grigio... Livelli differenti di sensibilità, nelle persone che esprimono le proprie idee e nelle persone che cercano di capire, e tu sai cosa intendo. In sintesi penso che non sia così semplice, le variabili sono molte più di quelle che conosciamo... nel presente! Figurati se facciamo riferimento al passato ed a civiltà scomparse... Che peraltro potrebbero aver intenzionalemente nascosto o addirittura inquinato le prove del loro passaggio qui! Non ci è dato modo di conoscere il risultato di questa complicata equazione a più variabili... Non ancora! In conclusione... Qui ed ora... Sentiamo, viviamo, trasmettiamo e riceviamo... Ma non per questo comprendiamo... ;-)
 
 
Oceano_Irrazionale
Oceano_Irrazionale il 21/09/05 alle 12:22 via WEB
Ovviamente secondo la mia modesta opinione... Buongiorno ;-)
 
 
kemetatlantis
kemetatlantis il 21/09/05 alle 16:18 via WEB
Ciao dolce Oce… rispondo al tuo commento con due ben distinti. 1) cito testualmente un passo de “Il Gabbiano Jonathan Livingston” “… Il segreto, secondo Ciang, stava tutto qui: Jonathan doveva smettere di considerare se stesso prigioniero di un corpo limitato, un corpo avente un’apertura alare ci centodieci centimetri e i cui itinerari potevano venir tracciati su una carta nautica. Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva, come un numero perfetto non scritto, contemporaneamente dappettutto, nello spazio e nel tempo…” Per cui le sfumature di cui parli, i livelli di sensibilità che ognuno di noi riconosce esclusivamente nel proprio essere, e che spesso si da riscontro in altre solo perché ritenute simili ma non identiche, non sono altro che ombre del nostro spirito che limitato in una forma, che noi chiamiamo, umana irradia e si disperde. La nostra energia spirituale non si può ridurre a equazioni algebriche di variabili comportamentali, perché sarebbe comunque una limitazione che noi poniamo. E la comprensione di tutto ciò sta proprio nelle parole sù citate. 2) Non è assolutamente vero che queste antiche, scomparse civiltà abbiano intenzionalmente nascosto o inquinato le prove di cui abbiamo bisogno per capire. Le prove ci sono tutte, ti faccio qualche esempio: l’eredita lasciata dallla civiltà che costruì le tre piramidi di Giza alle altre culture che si installarono nella valle del Nilo, un’eredità che comprendeva la scrittura geroglifica, la geometria, la matematica, l’agricoltura e diverse tecnologie che oggi ci appaiono semplici, ma che sostanzialmente sono quelle che hanno dato l’avvio all’organizzazione sociale moderna; risalente ad almeno ottomila anni prima di Cristo è la misteriosa città fortificata i cui resti sino stati ritrovati nella piana di Gerico; alla medesima epoca risalirebbe la realizzazione in Inghilterra, il tempio di Stonehenge, che è stato dimostrato essere in realtà un vero e proprio osservatorio astronomico, la cui realizzazione richiedeva le conoscenze avanzate sul moto dei pianeti e notevoli capacità matematica; lo stesso calendario Maya preso in considerazione in questi post. Ma ce ne sono molte altre che ci spingono ad osservare come l’orientamento dei templi, monumenti, tombe e intere città sono perfettamente coincidenti con corrispettivi corpo celesti di riferimento in certe date stabilite. Loro non ci hanno abbandonati, ci hanno invece lasciato i riferimenti alla comprensione di ciò che è il nostro futuro. Per concludere cito testualmente quello che mi sembra un ringraziamento adatto ai nostri antenati, dal “Codice degli dei” “… Vi furono sopravvissuti in zone franche e gli stessi si accorsero che l’evento si sarebbe ripetuto a distanza ciclica di anni. Da quell’istante tutti i loro sforzi ed il loro lavoro fu volta a lasciare ai posteri una previsione ed un messaggio di salvezza. Vogliamo credere che tutto questo incessante lavoro non fu solo istinto di sopravvivenza del genere umano, ma qualcosa di divino li animò e una compassione fraterna li spinse a sacrificarsi per un’umanità che neppure avrebbero conosciuto, consapevoli che in essa vi sarebbe stato il seme e lo scopo del loro esistere, il loro lavoro per la salvezza di un patrimonio che potesse andare oltre le catastrofe cicliche, favorendo l’evoluzione dell’uomo verso la divinità. Essi, attraverso la comprensione del lato oscuro di dio e della precarietà della vita umana, divennero tolleranti e comprensivi, cercando una salvezza comune. Vogliamo rimandarvi ad immagini di uomini intenti a progettare qualcosa di grandioso che sfidasse il tempo, poiché portatore di un messaggio inconfutabile. Vi invitiamo a penetrare nei gradi giacimenti di intenso significato e di esperienze che costituiscono la memoria collettiva di ogni essere umano. Gli interrogativi che intendiamo sollevare, i dubbi che vogliamo insinuare, i veli che vogliamo alzare, non nascono dalle nostre piccoli menti, ma vengono attivati dalle anime di uomini antichi, patrimonio comune a tutta l’umanità…” Forse, dolce Oce, la conoscenza è solo questo, rispettare e capire, cercare e comprendere.
 
   
Oceano_Irrazionale
Oceano_Irrazionale il 21/09/05 alle 17:44 via WEB
Perdona la forma poco discorsiva di quel che segue e la mancanza di sentimenti, ma hai detto cose tanto interessanti che, rispondendoti altrimenti, mi perderei in discorsi ben più vasti, quindi cercherò di soffermarmi sul 'qui ed ora' ('qui ed ora' come avrai capito è la mia scienza, la mia filosofia ed il mio modo di vivere): 1-Jonathan, il mio jonathan, si è visto dover regredire nuovamente alla prigionia del corpo limitato... e per il momento è bene così. I motivi di ciò escono dal seminato e se lo vorrai, un giorno, li affronteremo. 2-L'energia irradiata, a livello universale, non può disperdersi, umana o meno che sia, bensì può mutare nello spazio e nel tempo, cambiando forma e stato (ne conosciamo tre: solido, liquido e gassoso ed il passaggio di stato e nel tempo è ben documentato dalla fisica tradizionale e teorizzato, mediante l'interazione col tempo - quindi quarta dimensione - da quella quantistica ). 3-Non intendevo le equazioni algebriche come risposta, ma come quelllo strumento che limita la nostra comprensione, a meno che il soggetto (uomo) che le affronta non sia in grado di prescindere da quelle certezze con altre maggiori. 4-Scrivendo che 'potrebbero aver intenzionalmente nascosto o addirittura inquinato le prove del loro passaggio', mi riferisco ad una teoria (comunque da non escludere) che ipotizza il fatto che, se civiltà scomparse ci sono state, sarebbero potute anche allontanarsi perchè perseguitate da qualcuno o qualcosa che, seguendo le prove del loro passaggio, li avrebbero potuti raggiungere altrove. 5-Quello che scrivo non è il mio credo, bensì quel poco che mi è dato sapere in seguito a letture rilassanti in momenti di svago e soprattutto, non per forza, il mio credo è riferito a fatti materiali dimostrati dalla scienza. Come già detto molte volte, mi definisco un filosofo pastorale che, in seguito al sentire il pianeta e le stelle, trae le sue conclusioni (valide fino a prova contraria, quindi mutevoli, come l'universo stesso). Ricordi? Filosofo cosmico da osteria :-) 6-Non credo in nessun Dio 7-Dalle tue parole "...cut...il tempio di Stonehenge, che è stato dimostrato essere in realtà un vero e proprio osservatorio astronomico, la cui realizzazione richiedeva le conoscenze avanzate sul moto dei pianeti e notevoli capacità matematica...cut..." la matematica (campo dove sono fottutamente ignorante :-) è sempre stata usata come strumento di dimostrazione e calcolo... Torno quindi ad usare le equazioni algebriche, come NOSTRO strumento di comprensione. 8-Si kem, forse è solo questo, rispettare e capire, cercare e comprendere... END... Cazzo kem, stavolta l'hai messo davvero a dura prova il mio neurone... Povero Albert, reclama il week end lungo! Kem, a volte sei straordinariamente stimolante... Perdonami ancora per la freddezza delle risposte, ma romanzarle avrebbe creato equivoci e forse non ne sarei neanche stato capace... :-) La mia stima sia con te!
 
morfeodgl6
morfeodgl6 il 21/09/05 alle 16:58 via WEB
I dati dicono chiaro che la fine di ogni ciclo è stata caratterizzata da catastrofi...indipendentemente dal progresso spirituale di una civiltà.( poi se consideriamo l'epoca attuale..il male regna sovrano ovunque) Anzi secondo me sono proprio questi eventi che fanno da catalizzatori verso il progresso spirituale dell'umanità...e la storia ci insegna che è stato sempre così purtroppo.
 
lunedi.bs
lunedi.bs il 21/09/05 alle 17:54 via WEB
Se mi concedete questo penso che riporterò in post successivi i vostri commenti... e ad uno ad uno li potremo sviscerare insieme. Del resto il blog è nato proprio per questo e i commenti purtroppo restano in secondo piano. Invece vorrei metterli sotto gli occhi di chiunque passi di qua. Uno dei motivi per cui scrivo è la condivisione e la crescita dell'Idea. Chi lo sa, magari insieme troveremo la risposta, e ognuno di noi potrà leggerla con le proprie parole.
 
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