Lunedì

wow...peccato non saper giocare a scacchi...mi sa che mi perdo qualcosa davvero!! buongiorno Monday! :-)))))

Non è che sia una giocatrice incallita... diciamo che conosco le regole del gioco. E lo considero affascinante, nonostante preferisca di gran lunga i giochi di carte.

Mi piace giocare a scacchi per quanto frequenti di più i giochi con le carte. E' molto bella quest'idea dell'essere alfiere, credo che, a naso, ti calzi a pennello. Io sarei il granchio il gambero, se ci fosse :-))

Mi ci sento, Alfiere. E' stato un commento scritto di getto e dopo averlo riletto mi ci sono vista in pieno. Ho deciso di salvarlo da qualche parte nel mio PC e ieri, facendo "pulizie" di appunti vari, l'ho ritrovato. Per fortuna, perchè altrove è stato rimosso... :-)

Alfierissima, direi... ^_^

Definisci, prego...

L'Alfiere è il pezzo che preferisco negli scacchi: la Regina esagera, la Torre ha movimenti banali, del Cavallo non riesco a prevedere la posizione possibile dopo tre mosse.
L'Alfiere è particolare: capace di profonde incursioni diagonali, eppure confinato nella sua metà di caselle.
Non so se conosci questo simpatico problema di scacchidi Sam Lloyd.
Ciao!

"Loyd", con una elle sola :)))

Non arrivo a quei livelli con gli scacchi :-((
E comunque mi hanno fatto presente che l'alfiere è il pezzo più debole e sacrificabile della scacchiera, mi devo preoccupare? :-/

Beh... io non volevo infierire ed ho taciuto. E' il pezzo però anche più affascianante...:-)))))

Sai una cosa? Più ne so sull'alfiere e più confermo il mio istinto che mi fece scrivere queste parole di getto :-)) P.S. Mio marito dice che sono affascinante... è di parte, lo so, ma conferma il tuo commento :-P

Confermo... sarò di parte???

Sono un giocatore di scacchi decisamente modesto.
Sai quei programmi di scacchi per i palmari? Quello che avevo un paio d'anni fa lo piegavo facilmente, bastava limitarlo al secondo dei cinque livelli che aveva. Salendo di un solo livello, mi ridicolizzava. Soprattutto non perdonava le mie distrazioni.
Dunque, spolvero i ricordi. Nel valutare i sacrifici, l'Alfiere, se non ricordo male, vale 3, come il Cavallo, mentre la Torre vale 5. L'unità di misura credo sia il pedone.
L'Alfiere dovrebbe essere più utile all'inizio e al centro della partita, mentre il Cavallo diventa più prezioso nei finali, visto che arriva dappertutto, mentre l'Alfiere è confinato a caselle di un solo colore.
Ma visto che è sacrificabile anche la Regina, di cosa preoccuparsi?
Ciao :))
p.

La mia "strategia" di scacchiera è alquanto modesta. In genere libero cavallo ed alfiere, ma a dispetto del buon senso spesso attacco direttamente col re, per una questione di principio: visto che tutti si smuovono per "parargli le chiappe" è giusto che anche lui si dia "una mossa". E non amo la torre perchè gli fornisce modo di sparire, con l'arrocco, quando il gioco si fa duro. Non è giusto che il re si ripari mentre la regina si fa un mazzo tanto :-))

In parole spicce, al 90% perdo, se gioco a scacchi :-))

Non sono un fautore della vittoria ad ogni costo, ma giocare per perdere non mi sembra il massimo, tanto più che non sembri proprio una perdente per natura! Ho giocato a scacchi per alcuni anni e, come pippone, ero abbastanza forte. Posso perciò assicurarti che l' Alfiere non è per nulla debole ed anzi l'Alfiere "buono" dispone di una potenza di gioco eccezionale. Magari, se proprio devo muoverti una critica bonaria, sei solo un po' capocciona e non vuoi ammettere i tuoi errori. Il Re è il pezzo più debole durante il gioco, fai finta che sia il tuo neonato che va curato e protetto, fino a quando non sarà in grado di badare a se stesso: e solo a quel punto ti saprà far vedere lui se ha ancora bisogno di cure! Comunque gli scacchi sono un gioco estremamente violento e aggressivo ed anche per questo ho smesso di giocarci, dedicandomi ad un gioco di creatività pura come il Go, dove la distruzione -scopo esclusivo degli scacchi- è solo un fatto occasionale, ma purtroppo necessario: come nella vita quotidiana. Scusa per il commento fesso, ma volevo ringraziarti per la tua gradita visita al mio blog. Valerio

Come si dice altrove (non a Brescia) "accà nisciun è fèss", chi commenta qui è sempre benvenuto, soprattutto quando ci mette un po' di cervello. Detto ciò, negli scacchi non gioco per vincere, ma per mettermi in discussione. Magari le mie strategie sono un po' fuori dalle righe, criticabili senza dubbio, ma a volte risultano vincenti. Non lo vedo come un gioco violento (Diablo, sì, quello è violento, ma ci gioco appunto per sfogare i 5 minuti di ordinaria follia...) piuttosto come un gioco di "confronto fra teste" E siccome la mia testa funziona in modo particolare questo si riflette negli scacchi e nella vita. Grazie a te per la "contro-visita". Lune

questo post mi piace molto... complimenti Lù... complimenti...

1. perchè ti piace?
2. chi è lù?? perchè se sono io, meglio lune :-)

Stesso segno, stessa sorte... Sono un'alfiere anche io...Buona domenica Cinzia

Anche stesse idee, a quanto ho letto nel tuo blog :-)) Buona domenica a te!

Negli scacchi l'alfiere e il cavallo son considerati pezzi aventi forza simile, pur se hanno quelle differenziazioni che hai ben illustrato.. Però c'è l'alfiere che sta sempre sulle caselle bianche e quello che sta sempre sulle caselle nere: memento te.. Si dice che il bianco, che fa sempre la prima mossa, ha dunque una mossa di vantaggio sul nero. Un piccolo vantaggio da saper mantenere, mettere a frutto se si vuol vincere la partita.. Personalmente adoro la torre, forte e solitaria, specie quando "resto", nei finali di partita, con la mia compagna- gemella di colore e insieme riusciamo a far capitolare, ad esempio, il pezzo più forte della scacchiera, la.. regina, quando rimane lei sola a difendere il Re, il suo Re.. Per lei praticamente non c'è scampo ^_^

Una volta ero più Torre. Mi riparavo ed isolavo dietro le mie mura. Poi ho conosciuto mio marito e, come ben dici, Cavallo ed Alfiere hanno forza simile e si sostengono a vicenda. Credo di aver individuato, grazie a lui, il mio posto nella scacchiera e, per analogia, nella vita. E non sempre la prima mossa è un vantaggio: spesso ti porta a dover attaccare, a volte è meglio aspettare in difesa. Come si dice: siedi sulla sponda del fiume ed attendi che passi il cadavere del tuo nemico :-))

Accipicchia, mi hai fatto tornare alla mente certi bei tempi, passati da un bel pò! Mia moglie era regina allora, piccolina.. carinissima, rossa di capelli, molto riservata.. io sempre torre, ma con le porte aperte per far vedere tutto, dentro la mia anima. Ora qualche bastione si è alzato.. Vedi, gira e rigira, dopo oltre 34anni di matrimonio (e 2 di fidanzamento) non c'è più scacchiera che tenga, gli impegni son tanti, il tempo per noi sempre più scarso, la stereotpia è quasi uno.. sgradito ospite giornaliero.. Ehmmm.. mai aspettato cadavere alcuno che transitasse sul fiume della mia vita, tranne quello di.. SuDario *____* Ora che è passato prenderò la canna da pesca e, se pesco qualcosa di buono, spero di non morire inquinato.. ahahaha.. Vabbè, comunque negli scacchi chi muove per primo, se è capace di sfruttare sempre quel vantaggio, è comunque favorito. Non lo dico io ma scacchisti, i più bravi da 70anni in qua, a partire dal grande sovietico Botvinnilk, fino ai mostri sacri dei nostri giorni, tipo Fischer (un americano grandissimo genio sregolato della scacchiera, un "attaccante" nato) Karpov, Kasparov.. ^_^

Non prendo mai le "regole" per oro colato. Non esiste uno standard da seguire, ma una situazione che va affrontata al meglio, sia che si abbia il bianco sia il nero. Sono una che "prova" e in questo credo che avere una buona spalla (il compagno che ho) è la mia fortuna.

Sono daccordo, nella vita è sempre meglio avere un buon feeling per affrontare qualsiasi evenienza - preferisco non usare il termine spalla, non importa il colore etc. Ma, per conto mio, solo nella vita (che poi è la cosa più importante).. ^_*

Cos'altro esiste oltre la Vita? E non a caso ho usato il termine "spalla", inteso come sostegno, appoggio, ma anche come "fattore d'equilibrio", consapevolezza di una non-solitudine, amico prima ancora di compagno.

Daccordo. A modo nostro abbiamo detto all'incirca la stessa cosa.. Spalla reciproca, feeling, l'importante è che sia sempre presente il concetto di reciprocità e senza bilancino: basta dar tutto se stessi in ogni momento della propria vita.. Beh.. oddio.. io, dopo oltre 36anni, mi scuso, ma talvolta ho l'"abbiocco".. ^_^