Lunedì

... e le sue Lune

 

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Mio marito: Atlantideo
Mia cognata: Khamsin

 

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Cosa faccio nella vita? Beh, tante cose, ma principalmente questo:

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Messaggi di Settembre 2005

E la risposta di Oceano...

Post n°63 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 

Inviato da Oceano_Irrazionale il 21/09/05 @ 11:16 via WEB

Rimando alla risposta che ho dato nel post 48... In quanto a te, Kem "cut... Il male di quest'epoca non è l'inquinamento terrestre o le guerre o altro ancora, il male di quest'epoca è il modo in cui ci annulliamo nel materialismo. Alcuni li chiamano fantasmi, altri depressione, altri ancora voci che arrivano dall'aldilà... cut" penso che non sia così banale; le sfumature sono molte di più... Oltre al bianco ed al nero ci sono tutte le sfumature di grigio... Livelli differenti di sensibilità, nelle persone che esprimono le proprie idee e nelle persone che cercano di capire, e tu sai cosa intendo. In sintesi penso che non sia così semplice, le variabili sono molte più di quelle che conosciamo... nel presente! Figurati se facciamo riferimento al passato ed a civiltà scomparse... Che peraltro potrebbero aver intenzionalemente nascosto o addirittura inquinato le prove del loro passaggio qui! Non ci è dato modo di conoscere il risultato di questa complicata equazione a più variabili... Non ancora! In conclusione... Qui ed ora... Sentiamo, viviamo, trasmettiamo e riceviamo... Ma non per questo comprendiamo... ;-)

Ovviamente secondo la mia modesta opinione... Buongiorno ;-)

 
 
 

E la mia risposta...

Post n°62 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 

Inviato da lunedi.bs il 21/09/05 @ 03:17 via WEB

Non è semplice far uscire quella conoscenza da un livello spirituale soffocato e seppellito da secoli di abitudini materiali. Ci provo, ma... Forse è da lì che nasce il mio bisogno di sapere: lo spirito che urla e vorrebbe uscire se non altro ha trovato il modo di farsi ascoltare.

 
 
 

Commento 2 al post 58

Post n°61 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Inviato da kemetatlantis il 21/09/05 @ 03:07 via WEB

Lune tu parli di conoscenza mancante, di sapere ignorato, di scelte forse anche sbagliate. Conosci la storiella egiziana della candela nel deserto? Se non la conosci chiedilo a tuo marito che te la può raccontare meglio di me. La nostra spiritualità, sebbene sia un concetto astratto in questa era, discorsi che solo i "matti" o quelli considerati tali possono fare, ha più conoscenze, più informazioni, più veggenza di quanto possiamo credere. Ci stiamo avvicinando al quinto mondo, il mondo dell'etere in quanto spirituale, non ci possiamo permettere di sbagliare perchè nei nostri errori esiste un probabile futuro. Ci sitamo avvicinando al potere supremo e la nostra mentre, per quanto razionale possibile, deve prendere atto che esiste altro che bene o male, bianco o nero, ragione e istinto: esiste l'universo intero che noi abbiamo dentro ma non abbiamo "orecchie " per ascoltare.

 
 
 

E la mia risposta al commento...

Post n°60 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 

Inviato da lunedi.bs il 21/09/05 @ 02:57 via WEB

Kem da sempre esiste il libero arbitrio... forse gli abitanti di Mu o Atlantide avevano la possibilità di salvarsi dagli eventi che li hanno fagocitati, o forse no, ma mi piace credere che spetta a noi la scelta di tutto. Ciò che fa paura è la possibilità di scegliere la strada sbagliata, e spesso in effetti questo succede, ma solo perchè non abbiamo la conoscenza di ciò che ci serve per decidere al meglio. Oppure, sempre per il libero arbitrio, scegliamo di non sapere, per paura, comodità o altro. Credo sia questo il senso della mia ricerca: conoscere per decidere. E poi chissà, potrò anche fare la scelta sbagliata, ma... scelta MIA..

 
 
 

Commento 1 al post 58

Post n°59 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Inviato da kemetatlantis il 21/09/05 @ 02:50 via WEB

Perchè non prendere atti della propria energia spirituale? Perchè fermarsi a credere che la nostra giornata finisce quando cala il sole e andiamo a dormire? Eppure siamo consapevoli di sognare e forse in questi sogni di viaggiare su altre dimensioni di cui al risveglio non ricordiamo nulla. Il male di quest'epoca non è l'inquinamento terrestre o le guerre o altro ancora, il male di quest'epoca è il modo in cui ci annnulliamo nel materialismo. Alcuni li chiamano fantasmi, altri depressione, altri ancora voci che arrivano dall'aldilà. Alla fine si riduce in una sola sostanziale verità: abbiamo bandito da noi stessi la nostra coscienza spirituale. Cosa succederà nel 2012? Forse la fine del mondo materiale e l'inzio di quello spirituale. Forse le antiche civiltà scomparse come Mu e Atlantide (solo per nominarne alcune) vogliono insegnarci qualcosa. Erano grandi viaggiatori con conoscenze tecnologiche a noi ancora sconosciute ma sono scomparse perchè hanno perduto, o meglio, smarrito la loro conoscenza spirituale. Siamo fatti di energia, questa energia circola nell'universo, nutre la terra... e se questa energia scompare? Se noi non siamo più capaci di generarla? La fine del mondo? Forse sì, forse no... io preferisco non rischiare e iniziare fin da ora a costruire il bene per un domani di bene!

 
 
 

Altra intervista...

Post n°58 pubblicato il 21 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca

D - Nel 2012 cosa accade con la fine del calendario Maya?
R - Nel 2012 finisce un ciclo, è come se finisse un anno, è come se fosse il 31 dicembre dell'anno solare.

D - Noi abbiamo anche il calendario per l'anno successivo, loro ce l' hanno?
R - Certamente, hanno un calendario ciclico che non finisce mai, ogni volta ricomincia da capo. Il problema che loro si pongono è che ad ogni datazione, ad ogni ciclo corrisponde un determinato comportamento planetario e un conseguente comportamento umano, per cui bisogna essere in armonia. Se non si è in armonia con questo comportamento planetario ci saranno grosse sofferenze, ma comunque il calendario andrà avanti, non si ferma. Non c'è la fine del mondo.

D - Se siamo in armonia con il calendario queste disgrazie non accadono, cioè è un calendario che da una via per il bene e una via per il male?
R - Infatti i Maya chiamano questo periodo il periodo in cui gli uomini sono nel salone degli specchi: questo significa che uno si specchia, si vede, si guarda, controlla quello che è, quello che è diventato e quello che potrebbe essere. È un momento in cui c'è un'auto coscienza, un'auto confessione; l'uomo guarda se stesso allo specchio e vede ciò che è diventato attraverso le proprie azioni e decisioni, quindi da qui parte una decisione nuova.

D - Causa-effetto?
R - Esattamente.

La mia domanda ora è: come vogliamo che sia il nostro effetto???

 
 
 

Un grazie

Post n°57 pubblicato il 20 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Blog
Foto di lunedi.bs

a chi mi ha inserito nei link all'interno del suo blog. Finora sono due: Oceano_Irrazionale e morfeodgl6.
Non so a cosa sia dovuto questo "onore" virtuale, mi piace pensare di aver in qualche modo contribuito ad illuminare (che parolone) la loro giornata, così come loro, tramite commenti ed osservazioni, hanno aiutato me a migliorare il circuito un tantino intricato delle mie Idee. In questo mondo di parole scritte, dove a volte può sembrare facile mostrare il proprio pensiero, è invece assurdamente difficile riuscire a comunicare qualcosa di talmente "intimo" come un pensiero, soprattutto se è impossibile imprigionarlo in comuni parole. La paura di non riuscire ad andare oltre le parole usando le parole è forte. Spero di continuare, anzi, voglio continuare, e il vostro link è per me una conferma che sono sulla strada giusta. La vostra compagnia rende il cammino più piacevole e decisamente più allegro. Grazie di cuore dunque.

 
 
 

Da morfeodgl6

Post n°56 pubblicato il 18 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Riporto un commento lasciato da morfeo in risposta al messaggio 53. Il motivo è presto detto: non intendo lasciar cadere il discorso e quindi... l' Idea. L'asse terrestre in effetti si sta raddrizzando rispetto all'attuale inclinazione e molti pensano che ciò possa portare all'inversione del polo magnetico. Rifletto....


Inviato da morfeodgl6 il 16/09/05 @ 19:16 via WEB

Le previsoni Maya si basano sulla loro profonda conoscenza dell'astronomia..hanno previsto con soli 33 decimi di secondo di scarto l'eclissi del 1999..e secondo i loro calcoli nel 2012 finisce l'era attuale iniziata nel 3114 a.c.in modo catastrofico purtroppo. Secondo molti studiosi ciò potrebbe essere causato dalla prossima inversione dell'asse terrestre o da un asteroide. Attualmente il nostro sistema solare stà spostandosi verso una nuova zona della galassia molto più densa e ricca di energia..ciò potrebbe causare profondi cambiamenti fisici e spirituali del nostro pianeta..ma questo discorso affascinante sarebbe lungo e non voglio annoiarti...

P.S. A morfeo: mi sono permessa una sola correzione all'originale: non sono 33 secondi di scarto, ma 33 decimi di secondo. In pratica poco più di 3 secondi. :-)
P.P.S. L'immagine è proprio dell'eclissi del 12 agosto 1999.

 
 
 

Una candela....

Post n°55 pubblicato il 17 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

bianca.... accesa per te dolce Mamma.... Oggi brillerà come hai brillato tu nella mia vita.

 
 
 

La Mamma

Post n°54 pubblicato il 16 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
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...è sempre la mamma. Ma quando ci è concesso di averne due, splendide, nella nostra vita... è segno che l'Amore vive accanto a noi. Ho avuto poco tempo per conoscerti, poco tempo per amarti, poco tempo per dirti addio. Porterò la tua Luce con me, dolce mamma: aiutami a trattenerla nel mio cuore, insegnami, restami accanto. Almeno così....

 
 
 

Post del giorno... l'Idea.

Post n°53 pubblicato il 15 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Riflettendo sul 2012, mi è venuta un'idea un po' strampalata... o almeno così pare a me. Però poi ho trovato numerose conferme di questa idea. E ho anche notato una cosa: la paura di parlarne.
La mia ricerca è iniziata dal libro che ho trovato online al link segnalato sul venerdì, qua a fianco... Intendiamoci: non è un libro leggerino... a volte parla di cose un po' troppo tecniche, però si basa su un concetto essenziale che a me è piaciuto parecchio. L'autore, tale sig. Terzoli, esprime un'idea e ne cerca la conferma basandosi su ricerche, confronti, scontri anche, se vogliamo. E questo modo di esprimere un concetto mi ha affascinato: ho un'idea e desidero metterla alla prova. Se passa la prova allora la mia idea è valida. Con questo non voglio dire che una volta validata l'idea, questa diventa inattaccabile... anzi!! Il bello dell'idea è proprio quando produce altre idee, ragionamenti, riflessioni.... e si confronta con tutto e con tutti. In quel momento, sì solo in quel momento, sento l'energia della luce, la forza che noi tutti abbiamo. Quando nasce il confronto fra più menti, si genera l' Idea. E non c'è cosa più bella che vedere, anche dall'esterno, questa nascita, osservarne la divagazione, il percorso.... la riuscita... bello vedere, ma PARTECIPARE a questo... sì, l'apoteosi.
Vi siete chiesti che fine ho fatto, perchè non ho più messo commenti nel blog... ecco il motivo: il pensatoio era in pieno fermento.... Questo post è per ringraziare molte persone che mi hanno aiutato, mi hanno dato informazioni da elaborare, ma soprattutto mi hanno dato la voglia, la conferma, lo slancio per avere le mie idee, il coraggio per scriverle. Grazie a mio marito Lare, per avermi più volte incoraggiato lodando la mia testa, e per avermi sopra ogni cosa amato fin dal primo istante.
Grazie a mia cognata Kem, che mi sopporta e che non smette di alimentare la mia voglia di Idee riempiendomi il pc di articoli, informazioni e chipiuneha piunemetta.
Grazie infine a chi legge questo blog per i commenti che lascia, per l'incoraggiamento e le idee depositate, che mi sono servite a ragionare ancora più a fondo.
Grazie alla mia faccia tosta, che ogni tanto esce e dice: machissenefrega, tu scrivi e poi si vedrà..... Questo è il mio coraggio... e scrivere delle proprie Idee, credetemi, non è facile. Però ora mi sono resa conto che più scrivo e più scriverei... è come una droga. Finchè non passa l'effetto... mi sopporterete. Peggio (o meglio) per voi.

 
 
 

Essì

Post n°52 pubblicato il 13 Settembre 2005 da lunedi.bs
 

Lo so avevo promesso di pubblicare qualcosa ieri, ma siamo ad oggi e non so se lo farò domani.... ahahahah
Vi ho confuso le idee????

 
 
 

Un saluto...

Post n°51 pubblicato il 11 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

... veloce a chi passa di qua oggi in cerca di...
Non scrivo perchè ho da fare, e perchè principalmente sto mettendo in ordine le parole per un post importante. Stasera non sarò on line e avrò tutto il tempo di sistemare il post da pubblicare domani... lunedì...
Un saluto affettuoso agli amici che passano e scrivono... un saluto di benvenuto a coloro che passano per la prima volta... un saluto di addio alle falsità, alle ipocrisie e a chi crede di poter approfittare del mio tempo e della mia pazienza, inesauribili certo, ma a disposizione di pochi.
Al resto del mondo una pillola di Luce:

Ti voglio bene non solo per quello che sei,
ma per quello che sono io quando sto con te.

Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso,
ma per ciò che stai facendo di me.

Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto
abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.

L’hai fatto senza un tocco,
senza una parola, senza un cenno.

L’hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopotutto, questo vuol dire essere un amico.

ANONIMO

 
 
 

Lettera di Seathl

Post n°50 pubblicato il 10 Settembre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca
Foto di lunedi.bs

E’ la lettera di Seathl, capo della tribù Duwanish, al presidente americano Franklin Pearce che gli aveva proposto di vendere tutte le loro terre ad eccezione di una riserva. Purtroppo, il discorso esatto è oggetto di certa polemica. Seathl ha fatto questo discorso nel 1854. Una versione del testo è stata pubblicata nella Stella de Seattle domenica, 29 ottobre 1887 ed è stata ristampata nel 1934. Il testo è stato redatto "da un Dott. Smith,” elaborando le note prese dal discorso di Seathl nel dialetto di Suquamish. Pare che la versione riportata sia stata scritta da Ted Perry verso la fine degli anni 70 per un documentario. E’ stata pubblicata anche dalla rivista Panda. Vi auguro una buona lettura, che arrivi al vostro cuore come è arrivata al mio. Ringrazio Oceano_Irrazionale per avermi portato a conoscere questo testo.

"Il grande capo di Washington ci ha mandato a dire che desidera comprare la nostra terra. Il grande capo ci ha assicurato anche la sua amicizia e la sua benevolenza. Ciò è geniale da parte sua, poiché sappiamo che la nostra amicizia non gli è necessaria. Tuttavia, stiamo pensando alla sua offerta, dato che sappiamo che se non accetteremo, l'uomo bianco verrà con le armi e ci strapperà la nostra terra.
Il grande capo di Washington può credere con certezza in quello che il capo tribù Seathl dice, con la medesima sicurezza con la quale i nostri fratelli bianchi possono credere nell'avvicendarsi delle stagioni dell'anno. Le mie parole sono come stelle: queste non impallidiscono.
Come potete comprare o vendere il cielo, il calore della terra? Questa idea è strana per noi. Noi non siamo proprietari della purezza dell'aria o della freschezza dell'acqua: come potete comprarli da noi?
Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto che vola è sacro nella memoria e nell'esperienza del mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell'uomo rosso. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli. Il cervo, il lupo e l'aquila sono nostri fratelli. Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore del corpo dei cavalli e l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.
Quando il grande capo di Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra, ci chiede molto. Perché questa terra per noi è sacra. L'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è soltanto acqua, ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che essa è sacra e che ogni tremolante riflesso nell'acqua limpida del lago parla di eventi e ricordi nella vita del mio popolo. Il mormorio dell'acqua è la voce di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli ed essi saziano la nostra sete. Se vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare e insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli e anche vostri e dovete perciò usare con i fiumi la gentilezza che usereste con un fratello.
Noi sappiamo che l'uomo bianco non capisce i nostri pensieri. Una porzione della terra è per lui uguale a un'altra, perché egli è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualunque cosa gli serve. L'uomo bianco considera che la terra non è sua madre, ma un nemico, e quando l'ha conquistata, egli si sposta, lascia le tombe dei suoi padri dietro di sé e non se ne cura. L'uomo bianco tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate e vendute, come fossero perline colorate. Il suo appetito divorerà la terra e lascerà dietro solo un deserto. I nostri pensieri sono differenti dai vostri pensieri. La vita delle vostre città ferisce gli occhi dell'uomo rosso. Ma forse ciò avviene perché l'uomo rosso è un selvaggio e non capisce.
Ma non c'è alcun posto quieto nella città dell'uomo bianco. Alcun posto in cui sentire lo stormire di foglie in primavera o il ronzio delle ali degli insetti. Il rumore delle città ci sembra soltanto che ferisca gli orecchi. E che cosa è mai lì la vita, se un uomo non può ascoltare i discorsi delle rane attorno a uno stagno di notte?
L'indiano preferisce il dolce rumore del vento che soffia sulla superficie del lago o l'odore del vento stesso, pulito dalla pioggia o profumato degli aghi di pino.
L'aria è preziosa per l'uomo rosso perché tutte le cose partecipano dello stesso respiro. L'uomo bianco sembra non accorgersi dell'aria che respira e, come un uomo da molti giorni in agonia, egli è insensibile alla puzza. Se vi vendiamo la nostra terra, dovete ricordare che l'aria è preziosa per noi e ha lo stesso valore della vita che essa sostiene. Il vento, che ha dato ai nostri padri il primo respiro, riceve anche il loro ultimo respiro. E il vento deve dare anche ai nostri figli lo spirito della vita. Ho visto migliaia di bisonti che marcivano sulla prateria, lasciati lì dall'uomo bianco che gli aveva sparato dal treno. Io sono un selvaggio e non posso capire come un cavallo di ferro sbuffante possa essere più importante del bisonte, che noi uccidiamo solo per sopravvivere.
Che cosa è l'uomo senza gli animali? Se non ci fossero più gli animali, l'uomo morirebbe per la grande solitudine del suo spirito. Perché qualunque cosa capiti agli animali, presto capita all'uomo.
Tutte le cose sono interconnesse. Qualunque cosa accada alla terra accadrà ai figli della terra. Dovete insegnare ai vostri figli che il terreno sotto i loro piedi è la cenere dei nostri antenati. Affinché essi rispettino la terra, dite ai vostri figli che la terra è ricca delle vite del nostro popolo. La terra ha bevuto il sangue dei nostri padri, custodisce il sale delle loro lacrime, il grasso e la cenere dei fuochi da campo, il sudore del piacere e della paura. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri, che la terra è nostra madre. Che qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.
Quelli che ci hanno preceduto ritornano sempre, come maree dello spirito, per continuare la vita senza il peso del corpo, perché i più forti impulsi di un popolo seguitano ad esistere anche dopo la fine dei singoli e si concentrano sulla terra e la colmano di vita. Anche quando l'ultimo indiano sarà scomparso e il ricordo della mia gente sarà diventato una leggenda per i bianchi, questa terra ospiterà ancora le forme invisibili dei nostri corpi. I figli dei vostri figli si crederanno soli, nei campi, nelle case o negli empori o nel silenzio dei boschi senza sentiero. Ma anche quando, di notte, le strade delle vostre città saranno silenziose e deserte, ovunque si aggireranno gli spiriti di coloro che un tempo popolarono questo meraviglioso paese.
L'uomo bianco non sarà mai solo. Che l'uomo bianco sia giusto col mio popolo, perché i morti non sono privi di potere. I morti, ho detto? No, in verità non c'è morte, ma solo un mutamento dell'esistenza. Noi prenderemo in seria considerazione l'offerta di andare nella riserva che avete pronta per la mia gente. Vivremo separati e in pace. Ha poca importanza dove trascorrere i giorni che ci restano: non sono molti. I nostri figli hanno visto i loro padri umiliati nella sconfitta. I nostri guerrieri hanno conosciuto la vergogna, e da dopo la sconfitta trascorrono le giornate nella pigrizia.
Ancora qualche ora, ancora qualche inverno e nessuno dei bambini delle grandi tribù, che un tempo abitavano questa vasta terra, sarà lasciato a piangere sulle nostre tombe.
Perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Le tribù sono fatte di uomini, niente di più. Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l'uomo bianco, il cui Dio cammina e parla con lui da amico ad amico, non può sfuggire al destino comune. Può darsi che siamo fratelli, dopo tutto. Noi sappiamo una cosa che l'uomo bianco forse un giorno scoprirà: il nostro Dio è lo stesso Dio. Può darsi che voi ora pensiate di possederlo, come desiderate possedere la nostra terra. Ma voi non potete possederlo. Egli è il Dio dell'uomo e la sua compassione è uguale per l'uomo rosso come per l'uomo bianco. Far male alla terra è disprezzare il suo Creatore.
Anche gli uomini bianchi passeranno, forse prima di altre tribù. Continuate a contaminare il vostro letto e una notte soffocherete nei vostri stessi rifiuti. Dopo aver abbattuto l'ultimo bisonte, e domato l'ultimo cavallo selvaggio, quando le foreste misteriose annoieranno la gente, e quando le colline in pendio si riempiranno di donne, dove rimarranno i luoghi deserti? Saranno cessati di esistere. E le aquile? Saranno andate via. Rimarrà da dire addio alla rondine delle alture e alla caccia. Sarà la fine della vita e l'inizio della lotta per la sopravvivenza. Forse potremmo capire se conoscessimo le aspirazioni dell'uomo bianco, se sapessimo quali sono le speranze che trasmette ai propri figli nelle lunghe notti d'inverno, quali le visioni del futuro che offre alle loro menti perché si possano creare i desideri per il domani. Ma noi siamo selvaggi. I sogni dell'uomo bianco sono sconosciuti a noi. E poiché sono sconosciuti, dobbiamo scegliere la strada che ci è propria. Se accetteremo la tua offerta, è per garantirci le riserve che ci hai promesso. Là, forse, potremo vivere gli ultimi giorni come desideriamo. Quando l'ultimo uomo rosso sarà scomparso dalla terra e il suo ricordo sarà l'ombra di una nuvola che si muove sulla prateria, queste spiagge e queste foreste conserveranno ancora gli spiriti del mio popolo.
Noi amiamo questa terra così come il neonato ama il battito del cuore di sua madre. Se ti venderemo la nostra terra, amala come noi l'abbiamo amata. Proteggila come noi l'abbiamo protetta. Non dimenticarti mai come lei era nel momento in cui ne hai preso possesso. E con tutta la tua forza, il tuo potere, e con tutto il tuo cuore, conservala per i tuoi figli, e amala come Dio ama tutti noi.

Noi sappiamo una cosa:
che il nostro Dio è lo stesso Dio dei bianchi.
Questa terra è preziosa
per Lui."
- SEATHL, DUWAMISH -

 
 
 

I maya

Post n°49 pubblicato il 08 Settembre 2005 da lunedi.bs
 

Bene bene.... ringrazio coloro che hanno scritto la loro opinione commentando il post precedente... Ora posso tranquillamente pensare di non essere l'unica a credere determinate cose... e ne parlerò ancora. Sto solo raccogliendo le idee... giusto per essere all'altezza delle vostre. Grazie per avere aperto nuovi spazi all'orizzonte delle mie curiosità.

 
 
 
 
 

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