Creato da: pipperaiomatto il 06/01/2006
per scriverci le basi, aggiornate da chi la vive, della filosofia e delle pratiche di vita indipendente delle persone con disabilità
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Abitare con chi?
Post n°67 pubblicato il 23 Maggio 2006 da pipperaiomatto
Tag: Temi e problemi Gli aspetti pratici e filosofici della vitaindipendente delle persone con disabilità sono tanti e si possono raggruppare in alcune categorie: abitativi, psicologici, economici, relazionali, e via discorrendo. Io penso che, anche se siamo tutti unici e irripetibili, mettendo in comune le esperienza e le aspettative si ottiene comunque un confronto che non è sterile. Prendo spunto dal racconto di Sabrina che, favorita dalla presenza di un progetto abitativo nella sua zona, sta facendo una scelta di grossa portata e con un futuro tutto da costruire. Personalmente abito da qualche anno tutto solo in un appartamento in affitto e, seppure la mia motorietà sia inferiore a qualche anno fa, ho un bisogno di assistenza personale relativamente limitato. Ma quelle esposte ora sono condizioni mie personali ed attuali: la vitaindipendente si puo' realizzare anche convivendo con altri (assistenti personali a parte) a patto di non essere, come me, incapaci di difendere e sviluppare il proprio spazio personale. A Como, tanto per andare sul concreto, esistono tre comunità alloggio (cioè: io sono a conoscenza di queste tre, magari ce n'è altre). Una è stata fondata nei primi anni '80 dal Comune e ospita soprattutto persone con disabilità mentale spesso associata a disabilità motoria. Ospita alcune decine di persone ed è a tutti gli effetti un servizio istituzionale. Non la conosco bene. Precedente a questa ('78) ne era stata fondata un'altra in ambito associativo-parrocchiale. Ha ottenuto poi aiuti istituzionali che le permettono, non certo da soli, di sopravvivere ancora. E' tuttora governata da un'associazione che cerca di mantenerne l'impostazione originaria. Ad eccezione della persona che tuttora vi abita fin dai primi tempi, è stata considerata negli anni un luogo da dove partire per la propria strada: chi ci ha abitato ci è rimasto con l'intento di orientarsi e temprarsi per poi uscirne (ci ho passato qualche anno anch'io). La terza, prima in ordine di tempo ('74), è stata fondata da un gruppo di amici (alcuni di questi con disabilità) e poi ha ottenuto aiuti stabili dal Comune. Dalle ultime due realtà descritte sono partiti alcuni importanti esempi di vitaindipendente, sia durante il periodo di convivenza che dal momento dell'allontanamento per tentare da soli o coabitando con altri. E' solo un'introduzione. Fil
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