PensieriLiberiamo le nostre menti. |
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Nickname: luz1969
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Sesso: M Età: 55 Prov: RM |
C’è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri fra una sera che non muore
E una notte da scartare come un pacco di natale
C’è un principio di ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti
E trovarli già svelati e a parlare ero io
Sono io che gli ho prestati
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare un ridicolo pensiero
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di energia che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire e il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare fra gli ostacoli del cuore
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
"Il tango ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires. Chi lo canta non ha mai fretta di finire, come se temesse una conclusione drammatica. Chi lo balla ne interpreta la languida malinconia. Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti, solitudine, odio, burla, rancore, vendetta, desiderio, timore, ira, godimento sessuale, intrigo, felicità, vicissitudini di quartieri porteni, barrios, talvolta miserabili e malfamati."
"In ogni abbraccio c'è un racconto.
Ci sono le parole che non si ha avuto il coraggio di dire, e altre che non si vorrebbe mai dire".
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Post n°127 pubblicato il 04 Luglio 2006 da luz1969
Ho voglia di raccontare ciò che mi è accaduto domenica pomeriggio…Ora posso, ho metabolizzato… Di nuovo la voglia di correre sull’acqua, ma non con un mezzo qualsiasi, un Jet Sky da 160 Cv che sfiora i 140 Km/h (e vi garantisco che sull’acqua la percezione della velocità si eleva all’ennesima potenza). Questa volta usciamo in due e, come di solito rispettiamo tutte le norme di sicurezza…ci allontaniamo con calma dalla rampa di lancio e si va in mare aperto. 80…90…100 Km/h la progressione avviene in un attimo e di colpo ci ritroviamo lanciati a 137 Km/h…vediamo un canale dove il mare sembra abbastanza livellato e lo seguiamo… Un’onda di traverso, l’equilibrio si perde, non riesco a lasciare il mio amico per tempo e la moto ci disarciona letteralmente. Una caduta a quella velocità non fa male, il mare ti abbraccia come in un grande materasso, riemergi e ti ritrovi ad una ventina di metri dal mezzo (forse più). Il mio primo pensiero: Il profondo blu (tanto per rubare una battuta a Nemo). Per qualche secondo, forse minuto, mi sono trattenuto in quella condizione di stasi…è incredibile come il mare ti possa sostenere, sembra di avere una mano sotto i piedi che ti vuole fare emergere…per la prima volta credo di aver ascoltato il vero rumore del mare…in un silenzio “assordante”…dove non si ode lo sbattere delle onde, dove pur senza volerlo ti lasci andare alla sua danza, dove non riesci a vedere nulla se non il suo movimento…non una persona (neanche il mio amico che era ad una decina di metri da me, ma assorto anche lui in un grande silenzio)…non un mezzo, un edificio. Non riuscirò mai a descrivere ciò che ho provato…un grande rispetto per quella casa che mi stava ospitando… Una domanda su tutte mi sono posto, prima di risalire e lentamente rientrare … |
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