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C’è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri fra una sera che non muore
E una notte da scartare come un pacco di natale
C’è un principio di ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti
E trovarli già svelati e a parlare ero io
Sono io che gli ho prestati
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare un ridicolo pensiero
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di energia che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire e il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare fra gli ostacoli del cuore
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme

 

immagine"Il tango ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires. Chi lo canta non ha mai fretta di finire, come se temesse una conclusione drammatica. Chi lo balla ne interpreta la languida malinconia. Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti, solitudine, odio, burla, rancore, vendetta, desiderio, timore, ira, godimento sessuale, intrigo, felicità, vicissitudini di quartieri porteni, barrios, talvolta miserabili e malfamati."

"In ogni abbraccio c'è un racconto.
Ci sono le parole che non si ha avuto il coraggio di dire, e altre che non si vorrebbe mai dire".
 

 

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Post N° 141

Post n°141 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da luz1969

Facciamo il punto della situazione.

Ieri giornata storica.

Già da tempo meditavo la cosa, ma ieri ho agito d’istinto.

Ho preso un permesso, anche se non avrei potuto per i diversi impegni, e sono andato in conservatorio a trovare il mio insegnante.

Un’ora, solo un’ora e dopo dodici anni avrei ritrovato la mia vecchia e cara aula. 60 minuti in cui ho rivissuto i miei studi, mille pensieri, svariate cose da dire.

Scendo alla fermata della metro di piazza di Spagna e di colpo, senza rendermene conto, ritrovo le normali abitudini passate.

La scala mobile: ce ne sono due che ti catapultano fuori, una è doppia l’altra singola.

Scelgo la prima. Mi è sempre piaciuta, trasmette un senso d’appartenenza al mondo…il contatto, braccio contro braccio, con le persone…piccole conversazioni che nascono spontaneamente e che si esauriscono dopo pochi metri, quando ognuno si ritrova nel tunnel che lo porta alla propria destinazione.

Gli occhi delle persone: Li ho sempre cercati, così come del resto lo faccio ancora oggi. Molti guardano in terra…altri rispondono allo stesso modo, magari facendoti un sorriso….ognuno nel suo mondo con i suoi problemi ma tutti immersi in quel fiume che si snoda con una certa regolarità.

Gli amici: c’incontravamo, casualmente, all’uscita della metro e più di qualche volta mi domandavano: ma come fai a sorridere alle 8 di mattina?...azione del tutto naturale che mi è rimasta negli anni.

Il percorso e sempre lo stesso i negozi non sono cambiati ad eccezione di una piccola pizzeria nata sulle ceneri di un negozio di gioielli.

Prima di dirigermi verso la mia destinazione faccio una piccola deviazione verso il negozio di Messaggerie Musicali. Compro un Cd da donare a G. non un CD qualsiasi, ma quello che rappresentava e che rappresenta tuttora il mio progetto.

Riprendo via del Corso e senza pensarci su giro a destra per via dei Greci…al numero 18 la scritta incisa sulla trave di marmo è sempre la stessa: Conservatorio di musica S. Cecilia.

L’emozione è tanta, il cuore batte forte…un rapido sguardo in giro poi comincio a salire le scale. Il piano è sempre lo stesso, il terzo, l’aula idem la n° 8…chiedo conferma, ma la risposta è quella che mi aspettavo.

Mi avvicino…mi soffermo qualche minuto fuori per ascoltare un po’ della lezione e la sua voce…

Busso, entro….la commozione ora è reale e di entrambi.

Restiamo insieme per un paio d’ore e parliamo di tutto…della famiglia, degli studi, del lavoro…della lettera che gli ho spedito tempo fa nella quale gli davo molte spiegazioni tra cui quel grazie che non sono mai stato in grado di dirgli, ma questo è un discorso  più complicato…e  meriterebbe un’adeguata spiegazione (magari un’altra volta altrimenti rischio di annoiarvi, se già non è accaduto).

Gli regalo il Cd parlando del mio progetto, legato al suo insegnamento più grande…quello che mi ha fatto distinguere la parola Hobby dalla parola Passione.

Si ferma un attimo, il suo sguardo mi fa capire molte cose…leggo e interpreto: “allora non è poi stato tutto sbagliato”. Ne ho la conferma subito dopo con le parole che ha pronunciato.

Gli ribadisco ciò che penso: “Devi continuare su questa strada. Contro tutto e tutti come del resto hai sempre fatto. Il tuo più grande insegnamento è stato proprio questo, farci prendere coscienza che ancor prima che musicisti siamo delle persone che sanno ridere, piangere, vivere le proprie emozioni, i sogni…che sanno farsi travolgere dalla passione per la musica.”

Il tempo trascorre velocemente e mi sento in colpa per aver interrotto una lezione che so essere importante per i ragazzi.

Ce n’andiamo insieme com’era una volta nostra consuetudine. Entrambi per prendere la metro che riporta me nel mondo attuale, nella mia casa, e lui al treno che lo riporta a Napoli…chissà a cosa penserà nel tragitto.

Prima di congedarci però gli lascio una frase  che so non lo lascerà indifferente:

“A chi oggi mi chiede se suono per hobby rispondo con un no sicuro e sincero.

Suono per passione…Un hobby colma il tempo libero, una passione la vita intera”.

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Commenti al Post:
Ladyna1975
Ladyna1975 il 19/12/06 alle 12:32 via WEB
..che emozione indescrivile.. che mihai trasmesso.. non so come spiegarle.. ma mi sento molto in sintonia con te.. non sono musicista. .non amo particolarmente la musica.. ma in quelche scrivi.. mi ritrovo..
 
 
luz1969
luz1969 il 19/12/06 alle 13:54 via WEB
Grazie per essere entrata nei miei pensieri...Sai, più volte nei nostri blog si parla dele proprie passioni. Può essere la musica, la pittura, la scrittura o la fotografia (e chi più ne ha più ne metta), ma alla base di tutto c'è un comune denominatore che ci lega:farsi trasoprtare per quel che facciamo e viverci sopra.
 
   
Ladyna1975
Ladyna1975 il 20/12/06 alle 08:52 via WEB
GRAZIE a te di esser passato nel mio .. :) mi piace molto come scrivi e come descrivi le tue sensazioni e la vita di tutti giorni.. appassioni davvero :) Ciaoo!
 
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