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Libertas, filia veritatis

Post n°271 pubblicato il 06 Marzo 2024 da m0n0lite
 

Roytan

Al mondo

4 marzo 2024

 

 

Libertas, filia veritatis

Nel piccolo

 

Gesù disse: “La verità vi renderà liberi”. La libertà è figlia della verità. La verità è figlia del tempo. Non si può celare un monte. Non si potranno per sempre raccontare bugie. Questa composizione per orchestra sinfonica, voci e strumenti elettronici è nata dalla riflessione che, in un mondo insano, a causa del quale si narra una versione dei fatti distopica e aberrante, chi osa ricercare la verità è un vero eroe. La nostra libertà potrà essere solo figlia della verità. Occorre sapersela raccontare la verità. Verità sul nostro nucleo familiare. Verità sulle persone che abbiamo conosciuto. Verità sul sistema di potere che avvelena, ogni giorno, i pozzi, sterminando la diversità, con l’assassinio premeditato del pensiero altro. Ho molto meditato, in questi giorni di densa composizione e sono giunto ad una interessante osservazione, grazie alla quale mi sento sereno. Gli uomini ricercano i surrogati di verità che più amano. Si accontentano di piccole ricette quotidiane per andare avanti. Si crogiolano in protopensieri rassicuranti, che nulla hanno a che fare con la Verità e la Libertà. In questa società regna sovrana la scissione mentale. Pochi la superano, entrando nella grande dimensione della Verità. Gli ipocriti la fanno da padrone. I disorientati sono davvero molti. Chi ha tenuto il timone ben dritto in questi ultimi anni è veramente un prodigio. La Verità nasce dal racconto puro dei fatti. Più si narrano in un modo neutro e più è edificante l’analisi di essi. Tanti anni fa, cessai di propormi bugie, che motivassero i comportamenti delle persone. Smisi di giustificare. Tutto, allora, mi apparve nella sua nudità. I gesti. Le azioni. Le parole. Le strategie proposte per la risoluzione dei problemi. Ero anch’io nudo di fronte alla Verità e, sebbene in un primo momento mi sia sentito a disagio, successivamente non ho più avuto vergogna del fatto di essermi spogliato di tutte le sovrastrutture, potendomi avvicinare alla Verità con passo certo, occhi aperti, ed un sorriso di chi ha compreso che quella tappa del suo cammino non sarebbe stata dolorosa ma liberatoria. Sono stato fortunato perché ho incontrato una persona che, come me, era sulle tracce della Verità da tanto tempo. Insieme siamo diventati una famiglia. La Verità viene spesso insabbiata. Depistata. Sottoposta al meccanismo di bugie progressive sempre più venefiche. Ma il tempo la restituirà nel suo splendore, folgore e brillantezza. Per questo c’è bisogno degli attimi che si sommino agli istanti. Il Tempo e i fatti sono cocciuti: prima o poi liberano il proprio potenziale, rendendo giustizia a chi ha saputo vedere oltre, resistendo agli attacchi di un sistema laido. Il Tempo restituirà alla Verità il suo ruolo nella Storia delle umane vicende. Chi seguirà la Verità diventerà libero e non sarà più ricattabile da parte di nessuno. Queste sono le conclusioni che oggi condivido sulla base delle esperienze vissute in base alla stesura di questa nuova composizione, “Libertas, filia veritatis”. Vengo fuori da un lungo periodo di prove, che non hanno mai fatto vacillare il mio passo e posso dire a tutti che la vita, nella Libertà figlia della Verità è davvero bella. Ci si emoziona per un Narciso sbocciato in giardino. La Libertà è figlia della Verità, che sgorga sinuosa e sfolgorante dal flusso del Tempo. Fin da bambino mi chiesi tante cose. Crescendo ho contattato il mondo. Bugie, sotterfugi, manipolazioni, brama di potere sugli altri, tutto all’insegna della scissione. Invece un altro mondo è possibile. Un’altra via esiste. Un nuovo sguardo sulle cose è quanto mai necessario. Ci sono persone il cui grido solitario riecheggia nella notte più buia, in un firmamento illune. Coloro sappiano di non essere senza speranza. Spesso, nel dolore, ci sentiamo soli, abbandonati, ma non è così. Siamo invece circondati dall’affetto di chi ci ama, sempre, e questo dovrebbe rappresentare la nostra fiaccola inestinguibile nelle tenebre. Il mondo sta andando a rotoli, sempre più velocemente. Per coloro i quali è stato lungo e faticoso smascherare il progetto sadico del potere, ora, proprio perché hanno sudato per scoprire la Verità, il mondo è bello, ed ora queste Persone sono nella condizione di non genuflettersi più al cospetto di nessuno. Sono lieto. Ho scorto il piano criminale e ne sono uscito. Non credo più ad una sola parola pronunciata da un politico. Non ho più bisogno di bugie per vivere. Ho colorato l’arido vero, aggiungendo suoni alla mia Sinfonia. Questa composizione ha una parte in Do diesis maggiore, che fluisce in modo semplice. Ha una coda rock ed un impianto in Re diesis minore. Il coro pronuncia parole sulla Verità e la Libertà, che sono percepite dal sistema come due grandi nemici, da occultare in ogni consesso. Si continuano a fare guerre. Si uccide sempre con molta facilità. I bambini sono quelli che ne rimarranno per sempre segnati, e lo strascico dell’impatto bellico non lascerà mai le loro menti. Un giorno, però, la grande tribù umana danzerà tutta intorno ad un grande fuoco. Si canterà gioiosi. I nonni narreranno storie di vittoria su quel mostro che aveva attanagliato la vita degli uomini per controllarli e dominarli, in una spirale di violenza che, nelle menti dei creatori di quel disegno, non doveva avere soluzione di continuità. Sarà un grande giorno. Glorioso. Maestoso. Gli artisti creeranno nuove opere. Io sarò lì con loro, dacché, nei miei pensieri, quel giorno è già qui. Sogno una Rivoluzione delle coscienze, da sempre e sono fiducioso che giunga, con lo sforzo di tutti. Ci dobbiamo ribellare. Questo sistema è corrotto e non ci vuole bene. Brama la nostra incondizionata resa. Il Pezzo è davvero potente, mi ha restituito grandi vibrazioni. “Libertas, filia veritatis” è un titolo al quale sono giunto analizzando molte dinamiche della vita moderna. Col tempo e la Verità che instillava in me scampoli di realtà, ho cominciato, in progressione, a porre pensieri nella musica. Sentimenti, emozioni, ciò per cui batteva forte il mio cuore di rivoluzionario. La mia Arte è militante, combatte per il bene dell’Umanità di là da venire. Non mi sento solo. So come esista una moltitudine di Persone che non si sono inchinate di fronte al progresso del Neoliberismo che tutto uccide. Questa composizione verte intorno al concetto di Verità figlia del Tempo, la quale, con il trascorrere dei giorni diventa madre della Libertà, che conduce alla Vittoria. Il brano musicale è denso. Ho costruito dei muri di suoni, strutture verticali nelle quali suonano tanti diversi strumenti insieme, per incarnare il passo della Libertà, che ci attende tutti fiduciosa. Questo pezzo è stato scritto dopo alcuni recenti accadimenti nella mia vita che mi hanno ancora di più fatto riflettere sulla Bellezza dell’esistenza e su come siamo responsabili dell’immagine che portiamo delle persone che non ci sono più. Occorre ricordare e muoversi lungo la traiettoria delineata dai nostri cari che non ci sono più. Provengo da una famiglia che ha sempre lottato. Non sarò di certo io a fermarmi. Onorerò la lotta fatta dai miei genitori per il bene di tutti. In questa composizione c’è uno spirito indomito di battaglia, alla ricerca della Pace e della Bellezza. C’è dolcezza. C’è la voce umana che guida il popolo verso la Vittoria della propria identità di essere sublime. Lo stile è maestoso. I ritmi incalzanti. Ho lavorato duramente a questa composizione per giorni. Sono fiero del risultato. Non cambierei una virgola. La modulazione in Do diesis maggiore è davvero gioiosa. L’uomo si libera dalle sovrastrutture di un sistema di imposizione di regole ingiusto, iniquo, malsano e sadico. Ci sono note ribattute in questa sezione in maggiore, nella famiglia delle percussioni. I vari muri di suoni che si succedono vogliono essere una Vittoria dell’uomo sulla barbarie e sulla decadenza. Non possiamo convivere con la guerra, che deve sparire dal paesaggio delle attività dell’uomo. Chi la fomenta deve essere posto nella condizione di non nuocere più a nessuno, altro che Premier degli Stati. La sezione in Do diesis maggiore è in ritmo ternario, che dona fluidità e senso di danza. C’è un uso vasto degli ottoni, dacché non vedo altro modo di proclamare una Vittoria, se non quello di annunciarla con squilli di tromba, corni, tube e tromboni. La Libertà ci salverà tutti, se noi ci salveremo nella Libertà. Sta a noi. Dipende da come agiamo. Dalle parole che diciamo, da quanto siano più o meno violente. Dai gesti che compiamo nell’amore di chi ci ha scelto. Questa composizione, “Libertas, filia veritatis” si inserisce nel quadro complessivo della situazione attuale del mondo, che è dissociazione, prevaricazione e psicosi, così violenta e profonda, frutto di menti persecutorie, da far ritenere a molti impossibile una via d’uscita. Chi ha generato questa condizione del mondo dovrà risponderne davanti al grande tribunale del Tempo. Il pezzo si apre con gli archi e sembra da subito aleggi nell’aria una minaccia, scacciata dall’intervento da voci angeliche che inneggiano alla saggezza. Al pianoforte la modulazione in Do diesis maggiore. Le percussioni incalzano. C’è un tessuto di archi. “We will find a way” dicevano I Pearl Jam in una vecchia canzone e non vedo come dargli torto. Troveremo una via. Questo nuovo Nazismo necessita, come risposta, l’insurrezione di tutti coloro che non accettano lo status quo. Noi troveremo una strada. Noi siamo una famiglia. Chi non vuole fare del bene non può essere accettato. I bambini torneranno a giocare per le strade. Agli anziani il ruolo di insegnanti di vita. Non si farà più del male a nessuno. La diversità sarà trattata come si deve e il mondo sarà di nuovo quello splendore che è sempre stato senza l’intervento dei malvagi. Scrivo queste parole con la speranza che possano fare da specchio a coloro che sono in ricerca. A chi non si è accontentato della superficie liscia delle cose. A tutti quelli che non possono basare la propria vita sull’inganno. Sono fiducioso. Da più parti giungono notizie di moti spontanei contro la Tirannide. Molti si sono già risvegliati, nell’attesa che altri possano uscire dal misfatto criminoso concepito da menti perverse. Ci sarà bisogno di aiuti. Alcuni, una volta usciti dal sonno profondo della coscienza, avranno la necessità di essere condotti alla Verità ed alla Libertà da sapienti mani. Il mio pensiero è indirizzato anche a loro. Sono lieto, oggi. Questa composizione mi sembra bella. La sto riascoltando da due ore e non mi stanca, mi appare libera e vera, nello spirito della Ricerca esistenziale che conduce all’Identità. Con questa musica voglio trasmettere il desiderio di una esistenza degna, che tutti noi abbiamo. Per averla, però, si deve lottare, in noi e fuori di noi, contro un sistema carnefice che non ci vuole felici. I nostri figli meritano invece la gioia della tribù umana. La felicità dell’incontro sano con gli altri. La certezza che nessuno possa operare più il male. Viviamo in un’epoca tragica, sotto molteplici punti di vista. Sta a noi indirizzarla verso la Bellezza e la Pace, muovendoci verso la piena realizzazione dei nostri Sé sani. È una missione che ci attende ogni giorno al risveglio. È qualcosa di sacro. È un invito che ci dobbiamo fare sempre. Sono convinto che chi, come me, non si è mai rassegnato allo squallore delle relazioni violente, viva queste ore drammatiche con il desiderio di una vita giusta. Sana. Costruttiva, nel rispetto dell’altro, che è sempre una risorsa nei nostri giorni. Mi auguro di aver fatto un buon lavoro. Un giorno, ascolteremo tutti una musica così bella da commuoverci. Sarà il La ad una Nuova Era di Luce, cui, chi vorrà, potrà partecipare, nella Verità, nella Libertà e certo del proprio valore di essere umano…

 
 
 
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