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La fierezza di Socrate

Post n°10 pubblicato il 04 Aprile 2014 da desaix62
 

Questo è un brano dal De Oratore di Cicerone.

In primo piano Socrate. Il grande filosofo si comporta da uomo fiero e virile, sfrontato e senza paura al procasso intentato contro dilui. Socrate sa che il suo atteggiamento lo può far condannare a morte, ma in fondo al cuore pensa di poter didporre dei giudici grazie alla sua intelligenze ed eloquenza. questa volta il filosofo si sbaglia. i giudici si sentono presi in giro Come tutti sanno Socrate venne condannato a morte. Ma vediamo come  Cicerone descrive un pezzo del processo:

 

Socrate, dopo essere vissuto come il più saggio e il più puro degli uomini, nel processo capitale a suo carico parlò in propria difesa in modo tale da dare l'impressione di essere non un supplice o un imputato, ma un maestro dei giudici, o meglio un loro padrone. E anzi, quando Lisia, oratore assai facondo, gli portò un discorso scritto da imparare a memoria, se credeva, per servirsene in giudizio, di buon grado lo lesse e lo giudicò ben scritto, ma aggiunse: "Come se tu mi avessi portato un paio di calzari di Sicione, non li userei, anche se fossero comodi e si adattassero perfettamente al mio piede, perché non sono da uomo". Il discorso gli pareva brillante e degno di un oratore, ma non forte e virile. Così anche lui fu condannato; e non solo alla prima votazione, con cui i giudici stabilivano soltanto se condannare o assolvere, ma anche alla seconda, che essi erano tenuti a indire per legge. 
Ad Atene, infatti, dopo che l'imputato era stato giudicato colpevole, a meno che non si trattasse di delitto capitale, si faceva una specie di valutazione della pena; al momento di passare secondo la legge alla sentenza dei giudici, si chiedeva all'accusato quale massima pena, per così dire, ammettesse di aver meritato. Socrate, interrogato in proposito, rispose che meritava di ricevere le massime onorificenze e i premi più grandi, e di essere mantenuto nel pritaneo a spese dello stato, cosa considerata il massimo onore fra i Greci. Alla sua risposta, quei giudici si adirarono a tal punto che condannarono a morte un uomo del tutto innocente
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Commenti al Post:
REGINA.LEONESSA
REGINA.LEONESSA il 06/04/14 alle 15:15 via WEB
E ancora oggi...molti innocenti hanno la stessa sorte...
 
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