Creato da xGamex il 11/11/2009
Perchè alla fine, per fortuna e purtroppo, ogni inizio ha pur sempre una fine.
|
Area personale
Tag
Menu
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
“Minchia sempre che stai a lavorare, andiamo a trovarlo almeno no? Tanto non morirà nessuno se per caso non ti trovano a casa a lavorare….di Domenica sera santo di un Dio”
E te lo dice tra il serio e lo scherzo, e tu annuisci e senti i peli della tua barbetta pizzicare contro il colletto del tuo giubbino nero. Annuisci perché alla fine ha ragione, è Domenica e pure colui che, secondo le tavole del vecchio testamento, ha creato l’ambaradam dove vivi, si è riposato e poi lo sai già che dopo cena se non prima ti rimetterai a digitare parole e leggi sulla tastiera nuova portata dalla tua donna quindi….perdere trentacinque minuti della tua giornata di “riposo” non pensi possano crearti disagi….no? Raggiungete la soglia di casa Sux suonate ed entrate. La sua donna, o meglio, sua moglie è sotto le coperte sopra il mega divano bianco, guardano un film dato da non si sa quale canale satellitare proiettato dalla loro mega tv al plasma, lo guardi e ripensi che una delle cose da comprarti prima che schiatti è proprio un televisore simile. Si parla di lavoro, del passato, si scherza, assaggi la torta di mele fatta da uno dei tuoi più cari amici, di quello che con te ha vissuto l’epoca dell’anoressia e del nuovo sport olimpico che avevi inaugurato, ovvero sia, il “SALTO CARPIATO DA UN LETTO ALL’ALTRO”. La raggiungi, al solito, con le mani dentro le tasche, i jeans comodi che ti vanno a finire sotto le scarpe da ginnastica, il giubbino con il colletto alzato e con in testa il nome della tua donna che naviga in ogni cosa che i tuoi neurotrasmettitori partoriscono. “Ho una cosa da farti vedere” Ti dice e scruta i tuoi occhi verdi con i suoi marroni “Senti se hai brutte intenzioni finiscila, questa volta non tradisco nessuno e poi suvvia sei la moglie del mio migliore amico” Le sorridi e ti da del coglione come il marito in precedenza. Accende il pc e si collega su facebook e mostra che nella sua bacheca la tua ex ragazza ha pubblicato delle foto, ma non foto insieme a WonderL o suo marito, no, niente di tutto questo, solo ed esclusivamente foto sue. Scuoti il capo….non pensavi potesse arrivare a tanto…. Lei incalza “Sta usando me e questa stupida bacheca per farsi vedere da te, dopo che hai chiuso i ponti con lei…" “E che vuoi che ti dica?” le chiedi…. “Niente…era solo per dirtelo, nel senso, volevo fartelo sapere prima che tu te ne accorgessi da solo, tutto qua” “Fallita…” Sussurri, lei sorride…. “Se vuoi le parlo cioè io non vorrei entrarci ma ora usare me per raggiungere te mi pare squallido” “Ti chiedo scusa, non potevo pensare che usasse la tua bacheca per….insomma, questo” “Ma anche no, non voglio che tu recida un amicizia seppur superficiale con una persona per colpa mia” “Andiamo di la dai…” “Ok” Ritornate, tutto sembra tranquillo, parlate ancora di sta cosa, Sux fa spallucce e ti sfotte dicendo “Per le donne sei come un tatuaggio, appena lo fai non lo si può togliere più” “C’è sempre il laser” rispondi. Poi…. Ti ritrovi qui, nel silenzio della tua stanza con Alex accoccolato in grembo che dorme con un respiro regolare. Ripensi a ciò che ti ha fatto vedere WonderL. e a come è stolta questa persona con la quale hai diviso trenta mesi della tua vita. Lei con il suo viso da bambina, gli occhi verdi e i capelli castani chiari, molto simile alla protagonista di Heros. Tu invece con la faccia di angelo perennemente incazzato, con la cicatrice sulla fronte e sul sopraciglio… Il cuore ti va infiamme ma non per amore ma per la delusione Lei che ti aveva distrutto ciò che eri come un cocktail devastante di alcool, pasticche e dopamina Il tuo ego mutato per il bene comune, per il “loro” bene comune, come un albero non dissetato che stava per morire. Tu che le avevi spiegato a come si vive in strada, ad arrangiarsi sempre e comunque e nonostante tutto, a sopravvivere ai giochi meschini che la vita ti propone di partecipare senza avere un'altra possibilità nell’ipotesi di sconfitta. Lei, invece, che dopo essersi nutrita di te aveva cercato di metterti dentro una bara come la migliore tra i becchini. Ripensi alle nottate fuso davanti la porta di casa tua con i pochi amici a sentirti vuoto nonostante c’era lei al tuo fianco, con i problemi, che vedeva solo lei, così irrisolvibili a modo tuo perché il tuo modo era “sbagliato”. Le piogge di paranoie dettate da una sua gelosia malata, di un suo amore distorto che ti ha corroso l’anima e il cuore, che adesso, seppur ami la tua donna con ogni singola cellula che ti compone, ti fa andare avanti sempre con il terrore di ritrovarti affianco una come lei, anche se la tua donna non lo è affatto. Ti piacerebbe guardarla in faccia e dirle di lasciarti stare, che ormai pure se lei ti chiedesse (come ha già fatto) di tornare con lei, adducendo al fatto di avere intrapreso un cambiamento, tu le risponderesti che non la vorresti comunque. Lei è stata una bugia, un bluff, che una camionata di corna sarebbero state meglio e che quel lavaggio del cervello che hai subito non lo auguri neppure ai tuoi peggiori nemici e, sai bene, che ne hai tanti di nemici. Sai anche che tu mollandola, un po’ l’hai uccisa, ma meglio la morte sua che tua, che dentro di lei i baci che le hai dato le hanno lasciato un tatuaggio in qualunque parte del corpo dove le tue labbra si sono posate. Lei che si credeva quella giusta, quella che poteva cambiarti, invece no, adesso, con questi fantozziani mezzucci, capisci che l’hai colpita a morte e che ormai te la ritrovi dietro le spalle, magari inginocchiata mentre tu cammini senza volgere lo sguardo indietro. Lei che era riuscita a sporcare l’aria che respiravi e a farti sentire inadeguato, lei che considerava il tuo passato di anoressico quasi inventato, ti odi al pensare di aver sprecato 30 mesi della tua vita con una persona del genere, ti scoppiano le meningi per la rabbia per non averlo capito prima. Ma non le auguri nulla di male…ma neppure nulla di bene Lei si è resa rea di aver tolto la speranza di crearti qualcosa di bello nella tua vita, perché tu speravi di crearti una famiglia, magari senza matrimonio di mezzo, ma….ora nelle vene la speranza di fare questo combatte contro la paura/cinico-realismo che per te non ci sarà mai la realizzazione di questo sogno. Ti chiedi come cazzo poteva chiederti di cambiare se ti diceva di amarti? Se una persona ama un'altra persona l’accetta così com’è senza tentativi di cambiamenti Per colpa sua adesso i tuoi passi si sono fatti pesanti e se non ci fosse la tua donna chissà che fine avresti fatto….. Adesso potrà anche piangere tutte le notti ma non ci sarà più colui che dai problemi la tirava via, quindi ho impara a nuotare oppure morirà annegata Lei che non poteva comprendere il tuo mondo fatto di rinunce, vuoti e sboccate di rabbia Lei che diceva che ti amava, con la sua pelle di porcellana, lei che si è comportata peggio della peggiore puttana che ti sei scopato fino a farle dire basta. A questo punto, davanti a ciò che ti hanno fatto vedere e i suoi innumerevoli tentativi di tornare insieme, dovrebbe farti quasi tenerezza, ma no, non c’è nulla di tutto questo, c’è solo lo sdegno di non aver decapitato la sua testa prima, perché sai di cosa è capace lei e quella puttana di sua madre, sono fortunate per il fatto di essere geneticamente donne, se fossero stati uomini, a quest’ora avresti il loro scalpo. La vostra storia non avrà un lieto fine, non ti interessa il fatto che si sia pentita, perché l’amore a volte ti buca l’anima con fa l’anello per i pearcing. E adesso prosegui la tua vita senza di lei, stai meglio, ma il virus che ti ha inserito dentro il cervello, nelle ossa, nelle vene, nel cuore spesso si fa risentire E hai paura che si possa riaccendere come una febbre, che la persona che ami adesso possa trasformarsi, possa riconsiderare l’idea di vivere con te, di disegnare una costellazione dolce come lo zucchero a velo insieme a te, hai paura che anche quest’altra chance che ti stai dando…possa infrangersi. Ma sai anche…..che la tua donna….è l’antidoto a questo virus. La tua donna…è…la tua ricompensa a una vita di merda.
Cose da Ricordare: Una fallita.
|
Sotto queste stelle. Parlo di te........ Sin da piccolo eri il più triste del quartiere Cose da Ricordare: me ne fotto di ciò che ho fatto in passato, se questo è il risultato, che Dio sia lodato. |
Ti piacerebbe cambiare vita, Oggi più che mai poi E ricacci giù la delusione, questa delusione che ti assale come una carogna quando meno te lo aspetti….. Le mani digitano lettere che formano parole in un incessante ticchettio………che partorisce pensieri. Tutti si aspettano che tu ci sia E facile combattere quando sei solo, ma quando da te dipendono le scelte di altre persone o lo stare bene di altre persone la cosa è diversa. Pensi questo, quando stamattina, stai in ginocchio mentre metti una calza elastica a tua zia visto che la sua caviglia destra ormai è fuori uso per non si sa quale cazzo di distorsione Il tuo gatto bianco si struscia su di te e ti guarda, tu hai gli occhi arrossati, il conto di aver riposato quasi zero, ma cazzo se non le fai ora ste minchiate? Lo guardi con i suoi occhi strambi, uno celeste e uno giallo mentre inizia a fare le fusa “bella vita la tua eh?” Come se ti capisse ti salta in braccio Carezzi il suo testone e lui lo spinge contro il tuo palmo Ma era già tardi e dovevi ricominciare il solito tram tram quotidiano Perché tutti si aspettano da te Devi fare la spesa e pagare le bollette e chiamare dall’ufficio casa per accertarti che tua zia si sia presa le giuste medicine…. Il tuo capo vuole che lavori sodo…. Per uno stipendio che se lo scrivessi qui, Splinder ti chiuderebbe il blog per quanto è ridicolo, con un contratto ancora più orrendo…. Poi gli altri lavori? Ah beh si certo….anche quelli, giustamente, pretendono da te Se non stai sull’esaurimento…poco ci manca. E sei deluso, deluso di tutte le responsabilità che porti a termine ma che non riesci mai a godertene E vorresti ficcare un paletto nel cuore di quella stolta ragazzina che invita la tua donna a bere Si perché la coerenza della gente è un optional, non esce di serie Si perché magari prima, ti veniva a dire “è una alcolizzata bugiarda, priva di valori che sputtana i soldi al ristorante” Ieri poi osservavi la gente che ti circondava e restavi basito Attenzione, sei stato il primo ad essere un coglione simile, ma….poi ad una certa età…si cambia o no? Poi vabbè ci sta pure quello che si sputtana euro su euro al tavolo verde e che ha come “ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA” l’essere protagonista di un (udite udite gente) POKER DENTRO UN CASINO. Scemo io che penso che il mio obiettivo cardine è quello di vivere con la mia donna e di baciarle la punta del naso quando si sveglia…. E resti deluso da sta vita carica di tensione, stress ma alla fine….meglio che essere morto dai. Ti scazza solo non poter dare alla tua donna quello che si merita La tua presenza sempre arzilla, le cene, i miliardi di miliardi di regali Sei per lei “panza e prisenza” si dice dalle tue parti.. E lei ti guarda con gli occhi azzurri e i capelli che svolazzano stando sopra ad un marciapiede dicendoti “A me del messicano non mi interessa però mi scazza vederti stare male” E ha schifosamente ragione E la guardi e ti senti come congelare Ma non perché non provi più nulla per lei… L’ami con ogni cellula che compone il tuo corpo e goccia di sangue che scorre nelle tue vene E questa cosa ti spaventa…..e pure tanto…. E LA VITA DENTRO IL TUO MORTORIO. |
….. Non si inizia mai uno scritto con dei punti di sospensione….me lo diceva sempre la professoressa di italiano, una biondina niente male con la quale ebbi un flirt quando avevo 17 anni. Nei temi mi metteva 4, a letto mi promuoveva non curandosi del fatto che aveva marito e figli… Ma lasciamo stare… Io ne uso a bizzeffe di sti (puntini …) forse è un modo come un altro per ricordarmi ciò che ero. Ho letto di te, non tutto ma quanto basta Mi sono sentito come quando fino a poco tempo fa partecipavo alla risse, un pugno in pieno addome, a mozzarmi il fiato e farmi inginocchiare e poi una ginocchiata in piena faccia a farti stordire…. Fortunatamente non ho mai preso ginocchiate in faccia…tranne stasera. Mi rivedo in quelle parole digitate e che ho divorato come un affamato, i miei occhi che andavano da sinistra a destra mi facevano sentire uno stupratore perché leggevo te, ma hai detto che potevo e allora l’ho fatto. Io e i puntini insignificanti… Tutto iniziò verso i 13 anni…. Pesavo la bellezza di 130 kg, ripeto CENTOTRENTA KILOGRAMMI CORPOREI, ma nonostante questo le mie donne le avevo comunque, non chiedetemi il motivo per il quale delle fighe spaziali andavano a letto con un obeso…buh dovremmo chiederlo a Paola o Marika…. Un giorno però decisi di fare una dieta e dieta…fù Io ero contento, Mamma era contenta, perdevo peso a vista d’occhio Dopo qualche anno, la dieta dovette interrompersi… La dieta difatti cessò di essere seguita perché avevo raggiunto il peso corporeo ideale Mamma era contenta, perché ora suo figlio era piùsicuro di se stesso Io…non fermai la dieta Non c’è un motivo per il quale ho fatto la conoscenza della mia amica Nessuna persona me l’ha presentata So solo che un giorno mi si piazzò davanti e mi disse…”Piacere…Sono L’Anoressia, ti va di farti scopare da me?” Io le sorrisi e accettai… Da prima era facile nascondere il NON mangiare, cioè era facile dire “sono abituato alla dieta datemi tempo” che tutti si ingoiavano sta minchiata ed io potevo fare quel che cazzo mi pare. Poi dovetti iniziare ad essere bugiardo… Ricordo come se fosse ieri i piatti fumanti di pasta al sugo che, appena mia madre o mia zia voltano lo sguardo, venivano svuotati a cucchiaiate nei loro piatti, oppure le fettine di carne, rigorosamente scondite che venivano tagliuzzate fino a spappolarsi per poi finire nella pattumiera Ma ricordo anche… Le serate con gli amici, magari non eccessivamente “produttive” che mi portavano, una volta tornato alle 4 del mattino, a dare del tu al frigo saltando dal dolce al salato come un funambolo, via di patatine, gelati, cornetti, patatine, pane e salame, formaggio, yogurt. Tutto rigorosamente in successione. Ma non vomitavo, no non riuscivo e mi facevo schifo….. Allora, che facevo? Semplice e facile facile facile L’indomani con la scusa che avevo da studiare, mi facevo portare il mangiare in camera e… Lo gettavo dalla finestra… Letteralmente dalla finestra Penso che in quel periodo, i gatti del mio quartiere erano i più obesi della mia cittadina… Il merito era mio. Alle feste capitava pure che i miei compari che magari sapevano di questo mio “malessere” mi mettevano davanti a pizzette, panini, panelle, stigggghiiiiolaaaaaaaaaaaaaaaa. Ma io, davo due morsi e poi bang ooops mi è caduto a terra. Triste vita la mia Ma ancora non mi bastava…no… Nonostante iniziavano a cascarmi i capelli, a scuoiarmi la cute, a barcollare, e non riuscire neppure ad uscire di casa, nonostante tutto questo, non mi piaceva com’ero Si perché non mi accettavo E allora ho trascorso i migliori anni della mia adolescenza saltando da un letto all’altro carico di rabbia e di alcool Era facile trovare amici dediti all’alcolismo E chi se li scorda i SABATI DEI TRE PASSI NEL DELIRIO Magari beviti una dudemon (o come si scrive), magari beviti del jack daniles e magari beviti un paio di angeli azzurri, poi magari fatti 3 canne e ti senti Dio No non ero Dio, ma il vuoto che avevo dentro si sentiva meno, lo “riempivo” ma non mi bastava, passato l’effetto, il vomito, lo stono, andavo a trovare qualche amichetta…qualche porticina sempre aperta che mi spalancava le sue gambe per un altro orgasmo facile. L’orgasmo dovrebbe essere piacevole no? A me dilaniava Per tutti, nel mio paesello, sono uno che si è scopato il mondo E schifosamente vero. Ma non me ne vanto… Se fossi un uomo medio, mi dovrei sentire un grande per essermi scopato una buona dose di donne da far invidia a Cassano, ma non è il mio caso, se potessi non rifarei certe cose Ma ritorniamo alla mia Amica di nome ANORESSIA. Non mangiavo e non ci riuscivo E sia mia madre che mia zia non sapevano più che pesci pigliare Perché io non ammettevo il problema “Io anoressico? Ma non dite cazzate” E psicologi e psicologhe ma niente, io stavo bene, per poi tornare a casa e fare il ramadam 24 h su 24 h con i pianti isterici di mia madre Le avevano tentate tutte, io però stavo bene, secondo il mio cervello devastato da questa amica che continuava a sussurrarmi “NON MANGIARE NON MANGIARE NON MANGIARE NON MANGIARE, NON LO VEDI FAI SCHIFO? NON LO VEDI CHE SEI UN CESSO? LE DONNE VENGONO CON TE PERCHE HANNO IL GUSTO DELL’ORRIDO” E intanto i chili svanivano, gli occhi verdi, solo quelli mi erano rimasti Me lo diceva sempre mia madre Poi…una sera dopo una partita a calcetto… Anche quegli occhi si spensero Semplicemente non vidi più. Mi ricordo che mi svegliai totalmente privo di forze, con mia madre con gli occhi carichi di terrore e mia zia, che bella che è mia zia, a guardarmi con uno sguardo tra il forte e il preoccupato. Quando tocchi il fondo, dopo averlo scavato fino a farti saltar via le unghie, non puoi far altro che MORIRE REAGIRE Fortunatamente scelsi la seconda opzione. Ci vollero anni…diversi anni In questi anni, un cancro si portò via mia madre, un ictus mio zio, e l’anoressia era sempre li, con le sue calze autoreggenti nere, cosce aperte a dirmi “dai torna da me e scopami” A volte ci cascavo, altre volte no Finchè un giorno, dopo aver fatto il solito digiuno, dissi… Basta. Posso dire di esserne uscito da 5 anni, in maniera netta e definitiva, soprattutto ho capito che questo “disagio” era dovuto dal fatto che io mi consideravo un…puntino insignificante. Tutti quelli che mi circondavano erano migliori di me, avevano belle auto, bei vestiti, una famiglia perfetta “E tu no invece” (mi sussurrava la mia amica) Tu no e allora punisciti diventa magro magro cosi anche loro si accorgeranno di te. Il discorso più o meno suonava così. Adesso, invece, vedo gli altri come dei puntini insignificanti, vedo tanti voci monofoniche dove io, invece, sono il solista. “NON RIESCO A STARE DENTRO AL CORO PERCHE HO UNA VOCE DA SOLISTA” Se il mio amico Pit Bull leggesse questa frase mi sfotterebbe Ma è la verità, mi sento così…. Ho letto di te… Le budella mi si sono attorcigliate Non ho niente da dirti che non sai già a parte quella cosa che ti dissi, quella sera quando le lacrime solcarano, per l’ennesima volta, il tuo volto. “CAZZO SE DEVI UBRICARTI…UBRIACATI DI ME PORCA PUTTANA” Ora aggiungo… CHE SONO UN EMERITO COGLIONE Io con le mie paure Io con i miei scazzi a lavoro Io con le mie insicurezze sul nostro futuro….sul “perché deve continuare? Seeee tanto tu mi mollerai…” Il pugno all’addome che mi sono sentito piazzare mi ha mozzato il fiato ma al tempo stesso mi ha svegliato. Ti amo Tonta (si ho scritto Tonta e non tanto J ) E vaffanculo al futuro e al perché e al percome Ti giuro su quanto ho più caro al mondo Che sarò capace di riempirti, di farti stare tranquilla e serena, di proteggere le tue ali Hai delle belle ali sai?Adesso è tempo che inizi ad utilizzarle perché le hai e quindi devi ricominciare a volare E allora vola….vola….che io non ti mollo Seguo la tua scia anzi se vorrai volerò affianco a te Vola con le ali che si sono ricompattate dalle ceneri Come la fenice…. Vola che sei bella quando lo fai, con i tuoi occhi che sorridono E fidati che non potrai cascare e se, per caso, cadrai, porca puttana che Dio mi fulmini se non ci sono io a sorreggerti Sarò pronto ad asciugarti le lacrime se piangerai A seppellire i cadaveri dei tuoi nemici A renderti partecipe di ogni singola azione che compio o che penso di fare Trascorrerò interi pomeriggi oziosi davanti ad un tuo documentario avvolto in un plaid Guarderemo l’alba con te in braccio mentre parliamo delle energie alternative Disquisiremo dei vari complotti che ci sono in giro per il mondo e di come ci “stanno pigliando per il culo” Riuscirò a mangiare sushi se magari a te fa piacere Farò pace con la tua migliore amica se per te è importante Verrò a cena dai tuoi e disquisirò di religione con tua madre Ti farò sorridere con le mie continue figure di merda Vivremo insieme, stessa città, stesso tetto Ti chiamerò da casa quando sarai ancora incasinata di lavoro e non torni oppure mi chiamerai quando sarò in ritardo io. Ci guarderemo in faccia quando, dopo un sabato trascorso a fare i cazzoni con gli altri o anche soli diremo… “Oh…ANDIAMO A CASA” Sarò il tuo amico, il tuo amante, il tuo uomo Perché tu SEI LA MIA SCELTA E, come ti ho scritto in un sms, lo sei stata anche ieri Quando ci smezzavamo una canna, quando ci facevano un giro con il motorino, quando magari mi raccontavi di quel tipo che ti aveva spezzato il cuore, quando minacciavo quel coglione di lasciarti in pace, o quando picchiavo quell’altro giurandoti vendetta. Ci sono voluti 13 anni per farmi (spero farCI) capire cosa proviamo l’uno per l’altra Ora che (almeno io) l’ho capito, dopo che sono stato “via” per questi 13 anni….sono tornato…e sono tornato per restare e fidati… Finchè staremo insieme, tutto andrà bene. Perché NOI non riusciamo a stare dentro a questo coro di tanti puntini insignificanti, perché possediAMO delle voci da SOLISTI. Cose da Ricordare: Il vuoto si è azzerato da quando sto con te. |
Il giubbino sollevato fino a copriti le labbra, il naso ti spunta, il petto che ti duole, non ci vuole il pronto soccorso per farti capire che hai una bella botta di influenza e sti cazzi si va avanti comunque. Una mano si poggia sulla tua spalla destra. Ti scosti dalla porta dove ti sei appoggiato ”Ehi….campione…un'altra gara aggiudicata eh?” Sorride… E la tua collega. I suoi occhi nocciola sembrano brillanti, ha due bicchieri, dentro ci sarà spumante sicuramente. La guardi e le sorridi mentre chiudi la porta Avevi bisogno di eclissarti, il solito desiderio di sparire…ti viene così, senza un vero motivo. ”Allora…che c’è…non festeggiamo” Ti porge il bicchiere Ti togli il giubbino…. “Festeggiamo” le dici e lei allarga il sorriso e ti dà una pacca sulla spalla “Sempre il numero uno eh? Quest’anno hai fatto fatturare parecchio…complimenti” I suoi complimenti quasi ti infastidiscono, sei cosi, nonostante sei consapevole delle tue capacità, un po’ ti da fastidio quando qualcuno le evidenzia. Di li a poco uscirai L’auto è posteggiata lontano, il tempo che basta per scrollarti di dosso il peso di una giornata iniziata all’alba e finita all’ora di cena o quasi. Il desiderio di mollare tutto e andartene pesa come un macigno, ma finchè non c’è l’occasione, quella giusta, il salto di qualità, devi stare ancorato a dove sei. In silenzio, ingoi il rospo, mentre le tue scarpe da ginnastica evitano delle pozzanghere come se giocassi al gioco dei quattro cantoni. L’aria è fredda e ti bacia le guance, gli occhi, stanchi, si arrossano perché, come sopra, l’influenza forse vuole farsi sentire. Finalmente raggiungi l’auto, metti in moto….e….in automatico…componi il suo numero…. Vi parlate, scherzate, si assorbe la tua dose di scazzo lavorativo e solo per questo già la ami. Già…. Lei….. Porca puttana…chi l’avrebbe detto mai che accadesse a noi sappi che tutto ti darei tranne che dolore. Si perché lei per te….è…LEI Non c’è una spiegazione per la quale ti sei innamorato di lei e, speri, lei di te E solo…che….L’HAI FATTO punto e basta. Ami lei perché si dimentica le cose per casa o magari litiga con gli oggetti quando le cadono di mano La ami perché è schifosamente intelligente, riesce sempre a tenerti testa ma non con arroganza ma con genialità Ami le sua labbra che baceresti ogni singolo istante della tua giornata Ami i suoi occhi Azzurri come il mare quando è calmo, quando li vedi sorridere, in quel preciso momento il tuo cuore è come se si fermasse Ami le sue mani, quando ti sfiora, ti spoglia, ti cerca la mano quando, la tua, sta dentro le tasche L’ami quando ti cazzia perché guardi le altre, un po’ perché sei un coglione, un po’ perché glielo fai apposta L’ami perché comprende che hai una vita di merda e capisce che se non ti spacchi la schiena in 3 lavori non ci arrivi a fine mese L’ami perché comprende il fatto che ODI i ristoranti e il mangiare fuori L’ami perché tollera quando la tua squadra del cuore perde e non fai altro che lamentarti L’ami per ogni cosa che ti dà, per i link su facebook, perché con te si apre, parla, dello stesso problema che hai vissuto. L’ami perché sai che in questo momento starà leggendo questo foglio virtuale e magari sorriderà e magari ti dirà “mi hai lasciato senza parole…ma non in senso cattivo” L’ami perché ha rinunciato a diversi viaggi per te e forse non te lo meritavi, anzi senza forse L’ami perché è lei….per ciò che è e per ciò che non è L’ami perché ha bloccato la tua nobile arte di picchiare la gente e di scoparti questo mondo e quell’altro. L’ami perché….in una giornata di merda come quella che hai vissuto….la più bella frase che senti dire e che ti da ossigeno puro è… “TI AMO ANCHE IO” |
Inviato da: cleopatraslux
il 12/11/2009 alle 00:54