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...un tempo amata fui ; pò 'l van desìo...

 

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Coraggio...č tempo di coriandoli ora:-)
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Anche a te...un abbraccio forte..:)
Inviato da: unavoltaxsempre
il 24/12/2012 alle 14:52
 
So tre anni che ti conosco e mi piaci assai anche...
Inviato da: unavoltaxsempre
il 07/12/2012 alle 17:31
 
e della carta x le montagne ne vogliamo parlare? hai...
Inviato da: amata.fui
il 07/12/2012 alle 14:05
 
e voglio pure continua' a esse disordinata :))
Inviato da: amata.fui
il 07/12/2012 alle 14:03
 
 

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« ODE AL BIGNE'ITALIA CRIMINALE (8/12) »

ANDARE AVANTI

Post n°119 pubblicato il 01 Novembre 2012 da amata.fui
Foto di amata.fui

Bolletta del telefono : 168 euro

Consumo gas : 40

Telefono : 107

Rata mutuo : 546

Riscaldamento : 100

Condominio: 120

Vabbè, poi ci sarebbe il canone tv a 112, l'iscrizione all'albo 75, la tassa rifiuti 169 ogni sei mesi e l'IMU. Stipendio percepito questo mese : 1118 euro. Componenti nucleo familiare : 5 bipedi, più cane e pesce rosso. Spesa in generi alimentari minima giornaliera : 30 euro. Senza puntualizzare varie ed eventuali, ricariche cellulari, benzina e lenti a contatto, qui le cose so' due : o aumentano le entrate o diminuiscono le uscite. Ogni volta che apri la cassetta della posta, minimo ci trovi tre buste e non sai davvero quale aprire per prima : la uno, la due o la tre? Chi ci manda a chiedere soldi pure oggi? Però! Questi non mollano. Aspettano ancora un rimborso relativo a cinque anni fa, altrimenti minacciano di girare la pratica a un'agenzia di recupero crediti. Via! Nel faldone delle cose da pagare (che è sempre più alto).Ma come deve fare un povero cristo per tirare avanti? Su cosa ancora possiamo riaparmiare? A cosa rinunciare?

Sulla spesa, meno di così è davvero impossibile.

Gli scienziati dicono che bisogna consumare frutta e verdura fresche, assumere proteine e limitare grassi e zuccheri. Allora pensi, toh, oggi preparo una bella frittata di zucchine (verdure si, ma almeno travestite per i bimbi). Cheee?? Otto euro al chilo? Ma chi se l'è persi? No, decisamente le zucchine no.

Tutt'al più spinaci surgelati , che con un paio d'euro te la cavi. Un pacco di merendine per colazione lo vogliamo prendere? Eeeehh?? Tre euro e ottantanove per sei mottini? Ma questi so' matti! Un chilo di farina e sei uova e vai col ciambellone. Qualcosa di carne per il fabbisogno proteico? E pure qua è un pianto. Fettine rosse 10,90 al chilo, carne bianca 9,90, carne trita 8,90, spinacine e cotolette varie non se ne parla proprio. Sul banco dei surgelati , un cartellino fosforescente reclamizza una confezione di dieci hamburger a 3,89. Sarà carne di topo? Io me la rischio. Anvedi! Un chilo di polpette già pronte a 3,99. E chi se le fa scappa'? Il pesce ? Manco a guardarlo. Nemmeno mummificato sotto ghiaccio è contemplabile.Una confezione da mezzo chilo di merluzzo ( che quando lo scongeli resta la metà) si avvicina ai 10 euro. Vade retro! Niente pesce nemmeno oggi. Al massimo tonno (così c'è scritto sulla scatoletta) o sgombro. L'unica certezza so' le patate, fritte o congelate ancora si possono compra'. Mettere su un ragù per il pranzo della domenica? Meglio una scatola di fagioli che a due soldi ti frutta una minestra. Una pizzetta per il sabato sera? Fresca non se ne parla e surgelata ci vogliono quei 6-7 euro minimo. Qui tocca torna' dalle nonne a farsi spiega' come si lavora la farina. Il pane fresco ogni giorno? Cinque euro al chilo le rosette. Ma questi so' da neuro! Figli miei, pure oggi il pancarrè ci sta da dio. Con un chilo di polvere bianca (di frumento, tranquilli) , a 89 centesimi, ci sforni pane, pizza e dolci in quantità adeguate a una famiglia. Un caffè al bar? Ormai costa più di un euro quasi ovunque. E vai con la moka! Il giornale ogni mattina è diventato un lusso. Qui aumenta tutto. E meno male che non fumiamo! Poi senti il telegiornale che annuncia rincari sulle utenze, sulla benzina e sui generi alimentari. Ancora? Ma che se so' messi in testa questi? La brillantina Linetti? Ma qui tocca anda' a ruba' o a lavora' de notte! Così, se te beccano, perdi pure il posto, che dice che fisso è monotono ma se non ce l'hai non fai manco finta de fa la spesa.

E se , oltre tutto, avessimo a casa un bimbo piccolo? Tra pappe, pannolini e latte in polvere c'è poco da zazzare. E varrebbe comunque solo per i giorni comuni, infrasettimanali, anonimi numeri sul calendario. E i giorni segnati in rosso? Natale e Pasqua dove li mettiamo?

Al sol pensiero di un giorno di chiusura, si profila una vera iattura.

Interminabili file già al casello, per arrivare a contendersi un carrello. Che quasi sempre sbanda, ma questo è il meno. Prima bisogna procurarsi la moneta. Il distributore automatico è perennemente guasto. Chiedi ai passanti? Le hanno finite tutti quanti. Cerchi di raggiungere una cassiera, ma c'è sempre al nastro qualche acquirente che non ha tralasciato proprio niente. Una dozzina di tutto, sia acqua o semplice prosciutto.

 

Sospiri tapina, meditando di staccar la spina. Ottieni alfine l'agognato gettone e ti butti a cercare l'occasione. La passata è in offerta? Per carità, un cartone almeno. Olio d'oliva a prezzo scontato? Un intero imballo va accaparrato. E casse d'acqua e pane precotto, insieme a latte, uovo e biscotto. Manco dovessimo affronta' una quarantena! Succede così che, allettati dall'idea di un cospicuo risparmio, finiamo con lo spendere più del solito.

Diciamoci la verità : è tutta colpa della pubblicità. Ti fan vedere supermercati inesistenti, dove sono tutti felici e contenti. Commessi cordiali e sorridenti, lesti al servizio dei clienti. Sono lì apposta per te. E il direttore? La notte addirittura non dorme per vigilare il reparto frutteria. Troppo bella però è la scena in pescheria, dove la casalinga chiede un'orata per otto persone e il garzone la invita a sceglierla personalmente. Dietro lo scaffale si apre un oblò che conduce direttamente al mare, dove un peschereccio giunge giusto in tempo con un carico di orate guizzanti e... voilà! L'orata è servita. In tv, però. 

La realtà è tutt'altra cosa. Incantatevi davanti all'espositore e stateci pure per ore. I prezzi non cambiano. E poi, siamo sinceri, non è mica facile accontentare tutti. Chi vuole porzioni più piccole, chi merce più fresca o già pulita e condita. Ma si sa, il cliente ha sempre ragione. Forti quindi di questa convinzione, abbiamo l'ardire di chiedere un capitone.

- Si, signo', mo arrivo. -

In effetti un po' di fila c'è, ma è il minimo data l'occasione.

Quando finalmente è il vostro turno, ecco il ragazzo sciorinar la gioiosa cantilena - Abbiamo gamberi freschi in offerta, calamari giganti in quantità, orate (arieccole) , spigole e vongole assai. 

Che vi do, signo'? - Io veramente volevo vedere un capitone...

- Eccoli là, signo'. Ai piedi vostri. Sceglietene uno, io intanto servo quest'altra signora. –

E c'ha ragione, c'ha. Momenti mòro. Anzi, no, ma solo perché resto impalata davanti all'orrido spettacolo. Una enorme vasca piena d'acqua e un'infinità di esseri sguiscianti che si urtano, dato il poco spazio. Vivi! Sono vivi! Oddio, ma chi me lo doveva dire! Ma chi me l'ha fatto fa'? Ma perché cerco sempre di esaudire ogni richiesta? E mo questo chi lo ammazza? Io no di certo. E poi, se pure me lo ammazza lui, io ,dopo, come me lo porto? Ma mi lascia pure la testa o la toglie?

Mentre siffatti pensieri mi rimbalzavano in testa, proprio come i capitoni nella vasca, eccolo che torna.

- Signo', ha scelto? Faccia presto però che c'è la fila. -

Ed io allora, per prendere tempo, chiedo come si prepara che è la prima volta per me.

- Signo', ad ammazzallo ci penso io, poi glielo faccio a pezzi, mi dice lei quanto li vòle lunghi. Poi a casa, prima di cuocerlo, lo deve spella'. Lo sa come si fa? –

- Spellarlo? - chiedo io con un filo di voce.

- Si, col sale. –

- Col sale? –

- Si, se ne mette un bel po' sulle mani, prende un pezzo e glielo sfrega tutto intorno con energia, così la pelle viene via. – 

A questo punto già vedevo una serie di luci colorate danzarmi davanti agli occhi, come palle impazzite di un giocoliere maldestro, quando un'ombra scura, una macchia diversa, mi attraversa il campo visivo. Non realizzo subito. Ero troppo concentrata a cercare di non svenire già da un po'. Ma qualcosa mi frusta le gambe. Qualcosa di tosto, guizzante e bagnato. Ops! Argh! Un capitone è saltato fuori dalla vasca e mi si è praticamente consegnato.

- Avete visto, signo'? Vi ha scelto lui. Praticamente s'è suicidato. Ah, ah, ah, ah, ah! –

- Signo'? Tutto bene? Ma come siete pallida … -

BOING! Che ve lo dico a fa'? So' andata lunga. E quando è troppo, è troppo!

Fanculo pure le festività.

 

 
 
 
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INFO


Un blog di: amata.fui
Data di creazione: 02/03/2009
 

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