Creato da: mandria0 il 26/05/2006
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Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 06 Ottobre 2006 da mandria0

DIO E’ MORTO

Ero spaparanzato sul divano quando ho sentito una voce metallica provenire dalle casse della televisione. Un po’ di apprensione, di paura, poi ho capito. Pur essendo una voce atonale è inconfondibile. La stessa di Luca Coscioni. Si parla di eutanasia o giù di lì.Ho alzato il volume e quella voce diveniva sempre più fredda, ma paradossalmente piena di convinzione ed emozione.Ho visto un volto senza un corpo. Il corpo si nascondeva tra le coperte e il pigiama quasi per paura di mostrarsi. Attraverso il movimento frenetico degli occhi e con l’aiuto di una macchina quel volto riesce a comunicare. Un esempio di tecnologia al servizio dell’uomo.  

Uomo?

Piergiorgio Welby, è la prima volta che sento questo nome.Sta mandando un messaggio al Presidente della Repubblica e attraverso di lui al popolo italiano.Sta parlando anche a me, lo ascolto.Chiede di porre fine a quello strazio. La distrofia muscolare gli è stata diagnosticata all’età di 16 anni e anno dopo anno si è aggravata, fino ad oggi.Ora è costretto a letto, si alza solo per  cambiare posizione qualche minuto , poi si distende stanco, si addormenta e si risveglia sudato e ancora più stanco. Una stanchezza mortale,la chiama.“La giornata inizia con l'allarme del ventilatore polmonare mentre viene cambiato il filtro umidificatore e il catheter mounth, trascorre con il sottofondo della radio, tra frequenti aspirazioni delle secrezioni tracheali, monitoraggio dei parametri ossimetrici, pulizie personali, medicazioni, bevute di pulmocare”. Questa è la sua vita.

Vita? 

“Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l'amico che ti delude”

Non esiste una morte ‘buona’. La morte è sempre l’atto più violento e crudele. La morte difficilmente può essere dignitosa.  E’ la vita che deve essere vissuta secondo il senso che gli si è voluto dare. Quando si è costretti ad abbandonare il  ‘Senso’ , si muore.                                                                      Piergiorgio Welby non usa mai la parola ‘uccidere’.Non chiede di venire ucciso, ma di porre fine a quella vita che rispetto alla morte è più crudele e che non ha più niente di naturale.Ogni malato vuole guarire e ogni medico ha il compito di fare il possibile per aiutare il paziente.                                           C’è un momento per le malattie allo stato terminale in cui la scienza non può più intervenire, può solamente attraverso la tecnologia far sussistere le funzioni vitali dell’organismo.          Al giorno d’oggi si possono tenere in vita anche per molti anni persone allo stato vegetativo, centinaia di morti viventi stanno riempiendo le sale degli ospedali. Lì non regna né pietà né compassione né umanità. Lì, dio è morto.

E Dio? 

Per la religione cattolica la vita è sacra e deriva da Dio. Nel 1980 la Congregazione per la dottrina della Fede emise un documento, firmato dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, sull’eutanasia. Per eutanasia si intende “ Un’azione o un’omissione che di natura sua, o nelle intenzioni, procura la morte, allo scopo di eliminare ogni dolore. L’eutanasia si situa, quindi, al livello delle intenzioni e dei metodi usati”

E ancora “ Nessuno può richiedere questo gesto omicida per sé stesso  o per un altro affidato alla sua responsabilità, né può acconsentirvi esplicitamente o implicitamente. Nessuna autorità può legittimamente imporlo né permetterlo. Si tratta,infatti,di una violazione della legge divina, di un’offesa alla dignità della persona umana, di un crimine contro la vita, di un attentato contro l’umanità”.                                                          Quindi l’eutanasia sarebbe un omicidio.

Come autorità divina ha tutta la legittimità e il dovere di affermare i precetti a cui i credenti dovrebbero attenersi. Il problema è un altro.                                                            Se per la religione cattolica il suicidio è peccato, Dante lo mette negli abissi dell’inferno, per lo stato italiano non è reato. Se ciò che è peccato fosse reato non saremmo in uno stato laico.        La richiesta di eutanasia non può essere considerata un suicidio?Vengono identificati due tipi di eutanasia: attiva e passiva.

La prima è l’atto di procurare la morte con mezzi idonei a non far soffrire. La seconda consiste nella sospensione delle terapie e dei trattamenti atti a prolungare la vita. Mi sembrano due definizioni un po’ artificiose e velate di ipocrisia.                                                                            Nei confronti della seconda le autorità religiose sono più disposte, già un papa conservatore  come Pio XII, all’anagrafe Eugenio Pacelli, aveva speso parole di apertura nei confronti della cosiddetta ‘eutanasia passiva’.Credo, in realtà, che nella posizione ecclesiastica ci siano delle contraddizioni.               Fino all’ultimo referendum sulla fecondazione assistita ci hanno parlato di una vita che deve seguire il suo percorso naturale, ma cosa c’è di naturale in una macchina che tiene in vita una persona?. E’ il volere di Dio o il volere della macchina (quindi dell’uomo)?                                                                          La Chiesa in quanto rappresentante di una religione che, per forza di cose assume una funzione di formazione di coscienze, credo voglia mantenere il ‘controllo culturale’ sulla fine della vita, per non perdere quello sulla vita stessa .

Libertà?

L’art 4 della ‘Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino’ del 1789 recita   La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri; l’esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi diritti. Questi limiti possono essere determinati solo dalla legge”

Anche la scelta della morte risponde a questo principio laico di libertà.Sono consapevole di tutti i problemi che ruotano attorno all’eutanasia.Se il malato sceglie di morire in un periodo di depressione?Se viene spinto verso quella scelta da parenti, amici…?                                                                       Queste domande riguardano un passaggio successivo. Sono dubbi sacrosanti che devono venire risolti attraverso una buona legge che preveda per il malato il supporto di medici e psicologi che gli facciano scegliere con libertà senza pressioni di alcun genere.

 Il testamento biologico può essere un passo importante. Significare dare il diritto ad ogni persona di indicare le cure e i trattamenti che ritiene accettabili per se stesso, se un giorno diventerà incapace di intendere e volere. La questione è sicuramente complessa, ma questo non deve impedire anche alla gente comune (come me) di parlarne, come alcuni vorrebbero.  Siamo nella sfera dei diritti e delle libertà, che riguardano allo stesso tempo individuo e società.Quello che auspico è che un non-credente di fronte alla morte  abbia la possibilità laica di scelta.                                                                     Montanelli diceva “ Non capisco come sia legittimo per un uomo pianificare o decidere della propria vita, ma non sia legittimo della propria morte!”Il rapporto di un laico con la morte è diverso da quello di un credente. Entrambi devono essere tutelati e rispettati, è una questione di libertà. Come nella vita si è liberi nelle proprie scelte così bisogna esserlo anche nei confronti della morte che è parte integrante della vita.

 
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Commenti al Post:
nicolo_ildos
nicolo_ildos il 07/10/06 alle 18:17 via WEB
..l'ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte.. lottiamo per una libera informazione contro chi ci vuole imporre l'eutanasia della nostra coscienza critica! ps complimenti a chi di dovere per i continui aggiornamenti..
(Rispondi)
 
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