Messaggi del 12/04/2021
Post n°237 pubblicato il 12 Aprile 2021 da manu650
Non voglio parlare di diritti negati, nè di emarginazione, battaglie legali e aspetti giuridici della questione, altri più titolati di me lo stanno facendo. Voglio semplicemente mettermi nei panni di questa ragazza, e di tutte le persone che si aprono, dopo aver accettato se stesse, e non è per niente semplice, perchè essere "diversi", nel peso, nel colore, nella forma, nell'aspetto, nell'orientamento sessuale, cozza pesantemente con l'aspirazione degli adolescenti in crescita che vogliono omologarsi al gruppo per farne pienamente parte. Voglio mettermi nei panni scomodi di questa ragazza che, dopo aver accettato se stessa, decide, coraggiosamente, di raccontarsi alla sua famiglia. Ai genitori, che sono poi quelli che questa benedetta, maledetta vita, gliel'hanno data. Come ci si sente ad essere rifiutati da chi dovrebbe amarti? Da chi ti ha partorito, allattato, cullato, insegnato a camminare, a mangiare, ad andare in bicicletta? E nonostante questo, quando ti guarda non vede la sua bambina, cresciuta e diventata una giovane donna, ma il suo orientamento sessuale, che di una persona è una caratteristica, un dettaglio, e non ne definisce certo la totalità o l'essenza di persona. Se neanche la tua mamma riesce a volerti bene per il solo fatto che esisti, se persino lei ti crede sbagliata, "venuta male", come puoi amare te stessa, accarezzando le tue debolezze e i tuoi difetti? E, soprattutto, come puoi sentirti degna di essere amata dagli altri? Mi sono messa nei suoi panni, e ho sentito un gran dolore. Perchè in tutta la mia vita, anche nei fallimenti e nelle difficoltà, sempre mi sono sentita amata dalla mia amiglia, anche quando non condivideva le mie scelte. E' tutto talmente brutto e sbagliato in questa storia, che purtroppo non è unica, ma una di tante, che non ho parole per esprimere quello che sento. Vorrei solo dire a Malika che non si può scegliere dove nascere. Auguro a Malika di essere madre di se stessa e amarsi due volte, perchè la maternità non è quella che lei ha conosciuto, essere madre è una cosa che non ha a che fare con l'utero, ma col cuore. |
PENSIERO DEL GIORNO
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