Un blog creato da Mar.ghi il 27/03/2005

La vita....

...uno splendido viaggio tra le emozioni di tutti i giorni !

 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Mar.ghi
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 52
Prov: VA
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

Quanti racconti, fiabe, poesie, odi sono state dedicate e...
Inviato da: s.toia
il 07/05/2007 alle 15:05
 
:) bella domanda. dipende!
Inviato da: Mari813
il 21/03/2007 alle 19:37
 
"Eppure, non volevo tentar di vivere se non ciò che...
Inviato da: s.toia
il 26/02/2007 alle 16:43
 
Un Piccolo aiuto Non so da dove arrivi Con chi adesso...
Inviato da: s.toia
il 01/01/2007 alle 15:22
 
eh,fabrizio è il migliore!!
Inviato da: Mari813
il 17/11/2006 alle 17:33
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Messaggio #19Messaggio #21 »

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 21 Marzo 2007 da Mar.ghi

dove sta di casa l'amore ???

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/marghi/trackback.php?msg=2451015

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Mari813
Mari813 il 21/03/07 alle 19:37 via WEB
:) bella domanda. dipende!
 
s.toia
s.toia il 07/05/07 alle 15:05 via WEB
Quanti racconti, fiabe, poesie, odi sono state dedicate e redatte per il sentimento più dolce del mondo, l'amore... ! Ma chissà perchè non si finisce mai di parlarne... Sono quelle tematiche che attraggono, e che attraggono generalmente la fascia più attenta alle sfumature della vita, quel target d'umani a cui la monotonia e la razionalità della vita non ha ancora atrofizzato il cuore... i giovani! Saremmo in grado di perderci in congetture e riflessioni varie in merito... A volte si parla di un amore puro, di quello che quando hai 14-15 anni ti fa sussultare di quell'emozione calda e forte che ancora conosci poco, ma che ti avvolge e sembra risucchiarti nel vortice della sua intensità: chi non ricorda il primo amore come un "incendio" nell'anima, tanto forte da creare quel senso di stordimento così teneramente insolito? Ci troviamo a raccontarci discrete confidenze sul primo bacio dato a quel ragazzetto che ci fa impazzire abbandonati al silenzio del suo e del nostro respiro, o il sussulto nel cuore a vederlo lì, fuori da scuola ad aspettarci impaziente di rapirci e portarci in quel posto così magico, che poi, con gli occhi maturi di una donna fa sorridere per la sua semplicità? A volte poi, i racconti amorosi prendono altri caratteri, si trattano temi di sofferenza, di solitudine; comincia a mancare l'autenticità del sentimento o forse solo l'incapacità dell'amato di comprendere l'incommensuratezza della nostra emozione; ci si racconta che forse è meglio vivere senza crearsi aspettative, godendo di quel poco che l'altro sa darci, senza accorgersi che l'amore è tale solo se davvero inibisce i sensi e spiazza per la molteplicità degli aspetti nei quali si mostra... e ci accontentiamo, troppe volte, di sciocche montature, di pseudo amori che ci fanno idealizzare chi abbiamo accanto, dipingendolo come la nostra anima vorrebbe che fosse... E questo accade quando si cresce, si matura e non sempre si dà valore a quelle piccolezze che solo il cuore nobile d'un giovane sa cogliere. Cambiano le priorità, l'attenzione che si presta nel creare insieme, la gestione dello spazio che si può dedicare alla persona amata e di conseguenza l'amore... Cambia, come tutti gli aspetti evolutivi della società: e ci si chiede perchè quella persona che a lungo c'ha corteggiate, lusingate sembra non impegnarsi poi così tanto per afferrarci il cuore; come sia possibile che l'amore possa essere minimizzato e banalizzato in primo luogo da noi, che riuscivamo fino a poco prima ad emozionarci per quel gesto che oggi ci sembra solo l'ennessimo tentativo per attirare la nostra attenzione. E tutto appare così meccanico; non si avverte più quel turbinio di vibrazioni, quelle che amo definire come un "serpentello lungo la schiena". Crescere è anche abbandonare quell'ingenuità che ci fa godere delle emozioni e che in pochi sanno tenersi salda col passare degli anni. Molti definiscono il "crescere" un gioco, ma chi ne definisce la perversità? Vorrei tornare a quei tempi quando tutto sembrava incantevole per la sua semplicità, quando una canzone cantata a squarciagola nel tepore della macchina in corsa provocava felicità pura, a quei tempi dove passeggiare per le vie silenziose del centro con la mano stretta nella sua regalava un brivido, a quando fare l'amore significava davvero donarsi un poco di sè e svegliarsi con gli occhi amorevoli di lui addosso era una festa.... Tempi in cui l'amore aveva una valenza che forse oggi non riscontro più nei ragazzi che passeggiano ignari per la strada della mia vita...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

manu.sissidolceshevadivaglaia1s.toiaLuce_Amorestellaserenityrory_83
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963